di Luca Patrassi
La fila dei pazienti in attesa di fare il vaccino si allunga, si accorcia la lista dei medici liberi da poter assumere per rispondere alle varie esigenze sanitarie che il territorio indica.
Situazione pesante negli hub vaccinali, una sintesi la fa, con un post sulla sua pagina Facebook, il consigliere comunale del Partito democratico Andrea Perticarari che segnala quattro ore di attesa per la somministrazione della terza dose di vaccino, regolarmente prenotata. Situazione difficile sul fronte dei medici da poter assumere: non se ne trovano molti e per quei pochi i contratti sono da record quanto a durata, ora si fanno con tratti per un solo mese, cosa che potrebbe significare qualche ristrettezza nei bilanci.
All’albo pretorio dell’Area Vasta 3 compare la determina per la proroga di un mese del contratto a Luca Pieretti, «nel quadro delle azioni mirate a fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid 19». Rinnovi di un mese per alcuni medici pensionati e sono Walter Antonelli, Anna Mancini, Donella Pezzola, Rolando Riganelli, Simonetta Rossini e Renato Curina.
«A fronte – si legge in un’altra determina dell’Area Vasta 3 – del fabbisogno rilevato per l’intensificazione in atto della campagna vaccinale in atto, si ritiene indispensabile incrementare il numero dei medici nei diversi punti vaccinali dell’Area Vasta 3, anche in considerazione del fatto che molti rapporti di collaborazione o di lavoro autonomo precedentemente in essere non sono più attivi, per scadenza ovvero per recesso anticipato dei collaboratori. È inoltre indispensabile garantire la funzionalità del servizio di contact-tracing stante l’attuale trend in aumento dei contagi»: fatta la premessa le assunzioni – per sei mesi, trenta ore settimanali – sono per i medici Ambra Fuglini e Fabio Santamaria. Contratti, per tre mesi, per prestazioni d’opera professionali, con i medici rianimatori pensionati Timoteo Pernici, Alfredo Venezia, Maurizio Memè e Paolo Maria Bellucci. Assunzione a tempo determinato nel profilo di dirigente farmacista per la dottoressa Laura Marzi. Conferimento di due incarichi provvisori per un anno di medico di assistenza primaria per Latif Abdul Tarakji (Treia) e per Daniela Re (Camerino). Assunzione a tempo indeterminato per i medici veterinari Francesco Renzi e Monica Dellabiancia, vincitori di un recente concorso. A proposito di carenza di specialisti si registra il fatto che dei due vincitori di concorso per Radioterapia in Av3 ne è arrivato uno solo, Matteo Marcucci. Infine l’uscita di scena dall’elenco dei medici di assistenza primaria nel distretto di Civitanova di Serenella Foresi, raggiunti limiti di età.
Stanno scaricando la loro responsabilità sulla popolazione comunque vada e pre me questo giochetto lo fanno di proposito destabilizzare il popolo per indurlo alla follia
Anche la mamma dellassessore Andrea Marchiori eppure lui non ha stoicamente battuto ciglio anzi cercava di tenerla calda poverina (io ho aspettato 5 ore ed ho visto tutto in prima persona)
Ah, certo. Non per quelli cacciati però, sono medici pure quelli e ragionano con la propria testa , e per questo non possono più svolgere il loro importantissimo lavoro. Che schifo .
Susanna Ortolani secondo lei un medico novax ( un ossimoro vivente praticamente) potrebbe svolgere la funzione di vaccinatore? Io boh...
Susanna Ortolani senza considerare che in questo periodo, con la scusa del covid, chissà quante persone sono state assunte col vecchio e sempre utile voto di scambio.
Perticarari è un privilegiato, c'è gente che dopo 4 ore di attesa x un tampone è stato inviato a passare il giorno dopo.
Quando un governo mantiene milioni di parassiti poi non ha denaro per altri sanitari da assumere e poi fa leggi da manicomio ecco quello che accade.
Poveri noi.. qui stiamo al delirio puro ...
L area vasta ......
C'è chi non è riuscito a farla
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Credo che in questo momento critico sia opportuno implementare l’utilizzo dei medici specializzandi e in formazione in tutti i settori carenti ovunque possano essere utili; quindi, se necessario per la somministrazione dei vaccini, e soprattutto nei Pronto soccorsi e per l’assistenza territoriale, e pure nelle unità operative cliniche in cui sono ricoverati pazienti Covid.