Il deputato Mario Morgoni
di Laura Boccanera
«Giù le mani dall’ospedale di Civitanova e coerenza dal centrodestra fra propaganda e azione di governo».
A chiederla è il deputato del Pd Mario Morgoni che critica la progressiva riduzione dei posti letti per malati ordinari per far posto ai pazienti Covid lasciando chiuso il Covid Hospital.
Morgoni sottolinea le incongruenze politiche della giunta di centrodestra e chiede di riaprire la struttura intensiva per pazienti contagiati convogliando però personale da tutta la Regione: «L’ospedale di Civitanova ha una funzione che va oltre i confini del Comune e copre le esigenze di un territorio ampio. Il centrodestra locale ha utilizzato questo tema, la salvezza dell’ospedale cittadino in maniera strumentale in campagna elettorale contro Ceriscioli ergendosi a paladino dell’ospedale, ma ad un anno e mezzo di governo della giunta Acquaroli, al di là di annunci roboanti non c’è nulla».
E’ di ieri inoltre la presa di posizione di 9 consiglieri comunali di Civitanova contro l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini che imputano al politico della Lega le stesse accuse che rivolge oggi anche il parlamentare del Partito democratico. E anche su di loro Morgoni è critico: «Fanno il gioco delle parti, maggioranza e opposizione al tempo stesso – e poi tornando alle scelte regionali prosegue – dove sono i fondi e i lavori per i famosi due piani dell’ospedale? Ma non solo non c’è stato il rilancio l’inerzia politica regionale si mostra nelle decisioni attuali. L’ospedale sta per essere risucchiato e da qui ad alcuni giorni col trend in crescita dei contagi l’ospedale sarà out per i pazienti non Covid causando un danno enorme dal quale sarà difficile riprendersi. La Regione rispetti il piano pandemico o lo modifichi». Inoltre il parlamentare democrat interviene anche sulla chiusura del Covid hospital ritenendola una scelta sbagliata: «dovranno riaprirlo se non vogliono cancellare la sanità civitanovese. Capisco che Fratelli d’Italia fece una manifestazione con tanto di bandiere contro il Covid hospital, ma ora si impongono altre scelte. Si concentrino i pazienti nella struttura del Covid H e si porti anche il personale da tutta la Regione, altrimenti è la solita beffa. L’ospedale di Civitanova è già ostaggio del Covid ed è vergognoso. Serve coerenza fra la propaganda e l’azione di governo».
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Secondo Morgoni, se riaprisse il Covid Center, dove si andrebbe a reperire il personale? Quanti reparti dovrebbero chiudere per far funzionare “l’astronave”. Oltre tutto non si eliminerebbe la promiscuità negli ospedali. Al Covid Hospital non si accede direttamente, il paziente viene prima valutato e stabilizzato nei pronto soccorso che non rimarrebbero “puliti” come si suol dire, o si vuol far credere. Il Covid Center è una struttura adeguatamente attrezzata,un buon bacino di posti letto a cui attingere… ma inutile avere un’astronave se non si hanno gli astronauti. Tenerlo aperto pochi mesi è costato quanto i tagli fatti negli anni dal suo partito, caro Morgoni. Giù le mani da Civitanova?!!? Quanto avrei voluto leggere questa affermazione sotto la vostra gestione!!!
Onorevole Morgoni, in risposta al suo commento, dal punto di vista organizzativo, gestionale e di utilizzo del personale, la riapertura del Covid Center (con il mantenimento degli attuali servizi ospedalieri) richiederebbe il triplo delle risorse (sia umane che economiche). Forse le sfugge che un solo modulo di rianimazione, richiede l’avvicendamento di 54 operatori sanitari tra medici, infermieri, tecnici e OSS. In tutta onestà, disponiamo di queste risorse?!? Quanti reparti dovrebbero cessare le normali attività istituzionali per dirottare il proprio personale verso l’astronave?!? La coperta è corta e lo sappiamo benissimo. La pandemia ha evidenziato delle carenze e delle lacune che erano già evidenti nella gestione ordinaria, figuriamoci ora!!! Ogni tanto dovremmo provare (tutti) ad uscire dalle logiche di partito e lasciare spazio al buon senso. Questa pandemia ci ha tolto molto, troppo, speriamo almeno ci abbia insegnato qualcosa, in primis a non fare campagna elettorale sulla pelle dei civitanovesi e dei marchigiani in generale. Le auguro una buona serata e la ringrazio perché ritengo che il confronto sia sempre costruttivo, anche quando le posizioni sono distanti.
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Sig. Pantella, dal punto di vista organizzativo , gestionale, e di utilizzo del personale ,rispetto ad una disseminazione di pazienti COVID in varie strutture , la possibilità di concentrarli in un’ un’unica struttura rappresenta indubbiamente una razionalizzazione che aiuterebbe anche ad affrontare meglio il
problema della disponibilità di personale. Per il resto credo le sia sfuggito ma in alcune occasioni ho avuto modo di esprimere il mio pensiero su questi problemi anche durante gli anni del governo regionale a guida PD .
Pantella , io non sono prigioniero di alcuna logica di partito , mi sembra piuttosto che sia lei ad essere condizionato da un atteggiamento di pregiudiziale e acritica difesa dell’ attuale governo della Regione . Lei sostiene che per attivare
“ l’astronave “ occorrerebbe molto personale ma trascura di considerare che quel personale , distribuito in tanti ospedali , e’ già impegnato nel seguire i pazienti COVID . Sarebbero quegli stessi pazienti ad essere trasferiti nel COVID center e quindi non vedo come sia necessario utilizzare più personale di quello che attualmente segue in diversi presidi gli stessi pazienti . Anzi , io ritengo ragionevole pensare che concentrare l’ attività di cura dei pazienti COVID in un’ unico centro rappresenti un elemento di razionalizzazione e quindi di migliore utilizzo delle risorse umane. Inoltre tale scelta avrebbe il pregio di evitare di “sporcare “ almeno una parte dei nostri ospedali che potrebbero continuare , se non a pieno , almeno in misura adeguata , ad esercitare la propria funzione di luogo di cura di tutti i pazienti non COVID .