«Inaccettabile mascherina ai bimbi
per otto ore al giorno»

DPCM - Noemi Tartabini, sindaca di Potenza Picena, sul piede di guerra per l'Introduzione dell'obbligatorietà dell'uso del dispositivo di protezione nelle scuole anche in situazioni statiche. «Qual è la motivazione scientifica? Sembra si decida a caso per tentativi, ne va della salute dei più piccoli»

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Noemi Tartabini

 

di Laura Boccanera

«Non ci sto. È impensabile far indossare la mascherina dalle 5 alle 8 ore consecutive a bambini e ragazzini a scuola. C’è un limite a tutto». E’ arrabbiata e preoccupata Noemi Tartabini, sindaca di Potenza Picena alle prese con classi in quarantena (4 al momento quelle in cui si sono manifestati contagi) e nuovo dpcm. In particolare sono proprio gli aspetti che riguardano i nuovi obblighi per le scuole che alla Tartabini paiono senza senso e infondati. «Anzitutto credo che il nuovo dpcm sia poco chiaro, non si può relegare in due righe generiche il capitolo della mascherina per i bambini durante le ore di lezione, si creano dubbi interpretativi. Fino ad oggi la mascherina a scuola era obbligatoria nei momenti di spostamento, ma non al banco. Per quale motivo ora si decide di obbligare bambini dai 6 anni in su ad indossarla in maniera continuativa fino a 8 ore al giorno?» Una preoccupazione di carattere sanitario, ma anche una contestazione politica quella che la sindaca di Potenza Picena ha intenzione di sottoporre al presidente della Regione e concittadino Francesco Acquaroli: «non accetto un provvedimento che non viene motivato dal punto di vista scientifico. Abbiamo speso soldi pubblici per adeguare le aule, ampliare gli spazi, rispettare i distanziamenti, abbiamo acquistato anche i banchi con le rotelle sui quali sarebbe meglio stendere un velo pietoso. E ora ci viene detto che quelle misure non sono più sufficienti. Ma sulla base di quali motivazioni e ricerche scientifiche? La scuola è il posto più controllato, tutti dai più piccoli agli insegnanti osservano in modo scrupoloso ogni protocollo. E ora si va a penalizzare proprio questa categoria quando poi all’aperto c’è l’impossibilità di controllare e non ci sono state date risorse ulteriori per polizia municipale e per aumentare i controlli contro gli assembramenti. Sono seriamente preoccupata degli effetti che un uso prolungato della mascherina può avere sui bambini». La sindaca ha intenzione di andare avanti e interpellare anche il Governatore delle Marche per valutare alternative da sottoporre al Governo. «Prima abbiamo cercato di capire se era possibile utilizzare dispositivi di protezione differenti, ma non c’è questa possibilità. Parlerò con Acquaroli di questo problema. Intanto mi sono sentita anche con l’amministrazione comunale di Civitanova e su questo l’assessore Barbara Capponi la pensa come me». Attualmente sono 80 i positivi registrati sulla piattaforma, ma almeno una decina in più i casi positivi non ancora conteggiati dal Gores come riferisce sempre la sindaca: «ci sono dei ritardi nella comunicazione della positività alle scuole per cui le notizie di bambini e casi positivi arrivano sempre prima dalle famiglie che dagli organismi ufficiali. In città attualmente sono 80 i positivi, ma ho notizia di almeno altri 10 casi che devono ancora essere inseriti».

 

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