Cartelli con indicazioni su mascherina e distanziamento sono obbligatori anche in lingua inglese. Ad aiutare commercianti e titolari di attività che hanno meno dimestichezza con le lingue straniere ci pensa Elisa Bolognesi, titolare della scuola “Multilingue” a Macerata. L’insegnante ha realizzato i cartelli in lingua e li ha messi gratuitamente a disposizione di chi vorrà utilizzarli per la sua attività. Già nei giorni scorsi alcuni esercenti sono stati sanzionati anche per la mancanza delle indicazioni in inglese previste dalla normativa anti contagio.
Tra le indicazioni naturalmente quella di indossare una mascherina e di igienizzarsi le mani all’ingresso, oltre a mantenere le distanze e a precisare il limite massimo di persone all’interno del locale. Tra i divieti naturalmente quello di assembrarsi.
La maceratese vuole così sostenere gli esercenti: «Almeno non prenderanno multe in questo momento così difficile».
(a.p.)
Brava Elisa! Li prendo per mio marito
Complimenti!
Grande Elisa
Brava Elisa!
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Bene, brava!
Ma con tutto l’inglese che infiliamo in ogni discorso non sappiamo scrivere un cartello in inglese? lockdown droplet kit “civid hospital” screening termoscanner smartworking taskforce dai ne sappiamo troppo di inglese…
Grazie Elisa
E’ agghiacciante che venga considerata una colpa la non conoscenza dell’inglese e che sia un misfatto per un esercente ma non per il ministro degli esteri. Per non parlare del sottosegretario Di Stefano…https://www.huffingtonpost.it/entry/di-stefano-diventa-of-stefano-sul-sito-della-farnesina-il-web-e-google-translate_it_5f882ab3c5b6c5eccffdd46d
Bravo Franco Pavoni, mi piace: un negoziante (soprattutto di sforzacosta in cui gli stranieri non si riesce a contarli per quanti sono) DEVE sapere l’inglese ma il Ministro degli Esteri è esonerato.