L’allarme era scattato l’altra sera quando ai controlli Asur era emersa la positività al Covid di un operaio che lavora all’Apm di Macerata: il protocollo è appunto partito immediatamente con i relativi provvedimenti per la messa in quarantena e le verifiche ulteriori sul posto di lavoro. Stamattina la sorpresa è arrivata nel capannone al deposito dei bus di Villa Potenza dell’Apm, in particolare nell’officina: locali chiusi, al pari dell’ufficio adiacente. Ieri il presidente dell’Apm Giorgio Piergiacomi si era attivato – sulla base del piano già approvato – per le varie procedure. Subito è stata chiamata l’azienda appaltatrice per la santificazione dei locali, appunto eseguita nell’immediatezza, chiusi i locali mentre è stata attivata una convenzione con un’officina privata per le eventuali necessità legate alle manutenzioni dei mezzi di trasporto. Colleghi di lavoro del dipendente Apm in isolamento in attesa che vengano fatti i tamponi a cura dell’Asur, tamponi non immediati visto che sembra ci sia una lista di attesa di diversi giorni. Da verificare insomma quale possa essere stata l’origine del contagio, interna al luogo del lavoro o esterna. In ogni caso il vertice Apm ha subito attivato le misure previste nel caso di dipendenti positivi: fatta la sanificazione degli ambienti di lavoro, resta da attendere che i colleghi di lavoro dell’operaio vengano sottoposti ai controlli per verificare se si sia trattato di un caso o di un contagio partito nei luoghi di lavoro.
(l. pat.)
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Di nuovo la “santificazione” dei locali. Chissà che non funzioni meglio della sanificazione!