Flavio Ferdani, prefetto di Macerata
Proseguire con i controlli anti pandemia, soprattutto dove si possono creare assembramenti. E’ questo l’indirizzo che emerge dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi oggi alla prefettura di Macerata. Oltre al prefetto Flavio Ferdani e ai vertici delle forze dell’ordine, presenti anche il rettore Unimc Francesco Adornato, Antonio Pettinari presidente della Provincia, la direttrice dell’Asur Nadia Storti, il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale e i sindaci di Macerata, Recanati, Tolentino e Civitanova. Riunione necessaria anche per fare il punto dopo il nuovo decreto annunciato ieri sera dal premier Giuseppe Conte.
Storti ha spiegato la situazione in provincia da un punto di vista epidemiologico e le varie iniziative per contenere la diffusione del virus. Durante l’incontro è stata sottolineata «la necessità di proseguire nei controlli di prossimità da parte delle forze di polizia con l’aiuto delle polizie municipali e provinciali nei principali punti di ritrovo, vie e piazze con particolare afflusso di persone nelle ore serali, nei locali pubblici e nei luoghi della movida, sia con riguardo alle limitazioni orarie di esercizio previste dal nuovo Dpcm sia con riferimento al rigoroso rispetto dei protocolli previsti per lo svolgimento delle attività di somministrazione», spiega la Prefettura.
Il prefetto ha poi voluto ringraziare le forze dell’ordine per l’attività svolta e per i risultati finora ottenuti che in particolare dal primo ottobre ad oggi hanno portato al controllo di 6.120 persone, di cui 45 sanzionate per aver violato le disposizioni normative in tema di spostamento. Sono stati poi ispezionati 1.642 esercizi commerciali, di cui tre sanzionati. Alla luce delle direttive ministeriali del 16 ottobre, il prefetto ha chiesto alle forze dell’ordine di incrementare l’attività di controllo davanti agli istituti scolastici per evitare assembramenti e per verificare l’utilizzo delle mascherine e del distanziamento fisico, anche in collaborazione con la polizia locale. Sia nei momenti di ingresso uscita dalla scuola sia per quanto riguarda la movida e i trasporti pubblici, soprattutto nelle zone di interscambio.
I sindaci hanno spiegato la situazione nei propri comuni e le attività poste in essere a tutela dei propri cittadini, condividendo l’importanza della sensibilizzazione della popolazione ad una corretta applicazione di tutte le misure di prevenzione: vale a dire l’uso della mascherina e il rispetto del distanziamento fisico anche all’interno della propria abitazione in caso di presenza di soggetti non conviventi. Ai sindaci presenti è stata assicurata la massima collaborazione ed è stata condivisa la necessità di porre in essere tutte le iniziative per richiamare l’attenzione dei cittadini in ordine alla necessità dell’osservanza di comportamenti corretti e responsabili, anche alla luce delle novità introdotte dal nuovo decreto. «È fondamentale – ha evidenziato infine il prefetto – che oltre ai controlli di polizia, il rispetto delle norme sia affidato al senso di responsabilità delle famiglie, oltre che degli esercenti, che dovranno prestare particolare attenzione all’afflusso degli avventori nei locali al fine di evitare assembramenti in prossimità degli esercizi commerciali negli orari di apertura consentiti».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Io sono sconcertato per come viene scandagliato il territorio, in cerca di pericolosi terroristi, rei di avere un luogo dove cercano di sopravvivere con la loro attività attaccata a una partita iva,e che lottano ogni giorno con lo stato e la massa di coglio.ni che entrano e da loro(se entrano ) sentono spesso fantasiose scuse fregandosene delle più elementari precauzioni e mascherine varie, facendo passare l’esercente per un essere pericoloso…
sarà populista ma applicare la stessa “cura” alla miriade di omini spesso abbronzati con il loro i-phone in mano e Nokia 3310 non intercettabile, a far nulla tutto il giorno(apparentemente) per Macerata e nei parchi della provincia, sarebbe davvero cosa buona e giusta…
sarebbe auspicabile…