Giobbe Covatta a Macerata:
«Al pianeta servono soluzioni,
partiamo da Ricotta e Mangialardi»

MACERATA - Endorsement dell'attore e attivista con le liste Macerata insieme e Rinasci Marche: «Io faccio dei progetti, ma non sono la soluzione. Sono una pezza a un buco che si è creato. Dopodiché serve la soluzione, che è complessa». il candidato sindaco: «Oggi anche i più negazionisti non possono non rendersi conto che la sostenibilità ambientale deve essere il primo punto dell’agenda politica del Paese»

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Giobbe Covatta in piazza Cesare Battisti

 

di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)

Tra il frastuono intermittente dei lavori in corso, le campane dell’orologio e il popolo (diminuito ma irriducibile) degli aperitivi, oggi una già vivace piazza Cesare Battisti ha accolto anche un ospite inaspettato della campagna elettorale maceratese: Giobbe Covatta. Dopo la piazza di Bonaccini ieri sera a Civitanova (leggi l’articolo), oggi il poliedrico attore e attivista ha preso il suo posto nel tavolo elettorale di Rinasci Marche e Macerata insieme. Presenti Massimiliano Bianchini, regista dei due progetti politici, David Miliozzi (capolista Macerata Insieme), il candidato sindaco del centrosinistra Narciso Ricotta e il capolista di Rinasci Marche Gianluca Carrabs. Covatta sembra un po’ la “risposta” del centrosinistra alla carta Al Bano giocata dal candidato di centrodestra Sandro Parcaroli, che ha promesso un suo concerto in caso di vittoria (leggi l’articolo).

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Giobbe Covatta, Narciso Ricotta e Gianluca Carrabs

Covatta “vola alto” sui temi locali e punta direttamente al quadro generale con l’ironia che da sempre lo contraddistingue. Il messaggio è sociale e ambientalista: «Il territorio e le persone che lo abitano hanno delle responsabilità nei confronti dell’ecosistema. Come mi diceva mio padre da piccolo: se tu sputi in Adriatico quello sputo prima o poi arriva a Thaiti. Non c’è niente da fare. L’atteggiamento virtuoso deve coinvolgere tutto il pianeta. Detto questo ci sono 7 miliardi di persone che tutti i giorni dovrebbero avere colazione, pranzo e cena. E questo è un problema tecnico e pratico nei confronti del pianeta. Se i cinesi e gli indiani decidessero di tenere il nostro tenore di vita, ogni anno ci servirebbero 9 pianeti e mezzo. Quindi è un’ipocrisia totale augurargli un giorno di “vivere come noi”». Certo, prosegue Covatta, «per quanto io possa condividere la decrescita felice, ogni volta che ho visto la decrescita di felice non c’era proprio niente. Sono elementi da prendere in considerazione che vanno declinati per trovare una sintesi. Ma non chiedetela a me: io faccio il comico. Non ho risposte politiche ma ho molte domande da fare».

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David Miliozzi, Giobbe Covatta e Narciso Ricotta

Covatta, che si definisce «ambasciatore del pianeta», sottolinea anche che il riscaldamento globale provocherà milioni di profughi climatici. «I profughi del clima nel giro di qualche decina di anni saranno decine di milioni. Questo significa che Salvini si metterà a Lampedusa e comincerà a dire “fermi là” ma non credo che riuscirà a fermare centinaia di milioni di persone che si sposteranno per il pianeta. Sono tutte cose complesse e collegate tra di loro». Dopo aver raccontato di alcune esperienze in Africa, Covatta condivide con i presenti la sua raccomandazione alla figlia: «Nella vita ci sono tre cose importanti: “Essere gentili, essere gentili ed essere gentili”. Significa che se c’è qualcuno che ti parla tu lo ascolti. Non perché sei buono ma perché ti interessa. Io faccio dei progetti, ma non sono la soluzione dei problemi. Sono una pezza a un buco che si è creato. Dopodiché serve la soluzione che è complessa. Bisogna partire da Ricotta, arrivare a Mangialardi, poi a Conte poi all’Europa e poi al pianeta. Questi sono i passaggi – conclude Covatta -. E mo buonafortuna».

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Massimiliano Bianchini e David Miliozzi

Prima di Covatta è stato il turno degli altri al tavolo. «Una lista così ce l’abbiamo solo noi nelle Marche – dice Bianchini -. I veri “green” saranno i Verdi che sono parte del progetto tramite Gianluca Carrabs. Siamo la vera novità a livello regionale. Stiamo costruendo un soggetto politico fortemente radicato nel territorio con gli amministratori. Non è una lista inventata. Il centro sinistra senza l’area ambientalista non va da nessuna parte. Sappiamo che di sicuro avremo un consigliere regionale a prescindere dalla vittoria del centrosinistra. I temi dei Verdi e dei civici non muoiono con questa campagna elettorale».

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Narciso Ricotta e Gianluca Carrabs

Carrabs aggiunge: «Molte volte si parla di slogan e alla pancia delle persone ma quando bisogna governare e impegnarsi nella conversione economica ed ecologica…Un anno fa Salvini si dimetteva per incapacità manifesta, non è stato in grado di neutralizzare l’aumento dell’Iva. Pensava di dimettersi e di andare al voto ma aveva dimenticato che la nostra è una repubblica parlamentare, non presidenziale. Oggi viene nelle Marche a dare lezioni di buona amministrazione, per gestire cosa? Le risorse europee. Un controsenso. Se vincono gli altri non vince l’Europa ma il sovranismo. Se vinciamo noi vince l’Europa e lo sviluppo della regione. La maggior parte del bilancio regionale va in sanità. Le uniche risorse importanti che possono ridisegnare lo sviluppo della regione sono i fondi comunitari. Non arrivano però più soldi a pioggia ma bisogna essere bravi a progettare. La maggior parte delle criticità che sono arrivate durante il governo Spacca e poi Ceriscioli riguardano il decreto Balduzzi. Quella norma era figlia di una momento di grande austerity. Perché Salvini non l’ha cambiata la legge? Perché non c’erano le risorse. Oggi ci sono. Hanno preso l’impegno di cambiarla. A quel punto davvero si può rivedere la sanità».

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David Miliozzi

David Miliozzi, capolista di Macerata Insieme, spiega il suo impegno: «C’è voglia non di parlare di politica ma di fare politica, non di parlare di giovani ma di far parlare i giovani, non di parlare di sostenibilità ma di metterla in pratica. Quello che manca oggi è l’empatia tra elettori e politica. Non è necessariamente qualcosa che si costruisce sul negativo come fanno Lega e Fratelli d’Italia. Non si costruisce sull’odio e la rabbia verso il diverso. Noi costruiamo un’empatia positiva che ponga le basi per una comunità integrata, civile, altruista e solidale, con lo sviluppo sostenibile al centro. I progetti non hanno colore politico, ci sono progetti che fanno il bene della comunità. Che hanno una ricaduta concreta nella nostra vita. In politica non ci si improvvisa e l’unico candidato sindaco che mostra più affidabilità e più competenza per portare avanti questi progetti è Narciso Ricotta». Ultimo a prendere la parola prima di Covatta, il candidato sindaco Ricotta: «Oggi anche i più negazionisti non possono non rendersi conto che la sostenibilità ambientale deve essere il primo punto dell’agenda politica del Paese. Abbiamo impostato un programma elettorale fondato su questo. Il movimento verde in questo ha fatto la storia del suo essere».

Il prossimo appuntamento di Rinasci Marche è domani a Pergola, nel Pesarese. Arriva l’ex ministro Pecoraro Scanio oltre a Gerardo Capozza, dell’entourage del premier Giuseppe Conte.

 

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