Fratoianni porta la sinistra a Ricotta
«tanti impegni per lavoro e sociale»

COMUNALI - Incontro della civica Macerata bene comune con il deputato Leu che in Regione sostiene Roberto Mancini (Dipende da noi): «Destra regressiva e autoritaria, impediamole di governare i nostri territori». Il candidato sindaco ha assicurato: «Nei primi 100 giorni il progetto per il Convitto e per la scuola delle Vergini»

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Nicola Fratoianni e Narciso Ricotta

 

di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)

Macerata bene comune per un pomeriggio recupera, anche se solo sul simbolo esposto al tavolo dei conferenzieri, il suo nome precedente, che iniziava con “A sinistra per…”. L’ospite politico lo richiede: è Nicola Fratoianni, deputato Leu e portavoce di Sinistra italiana. Oggi a Macerata per la lista civica che sostiene il candidato sindaco Narciso Ricotta, anche se in regione Fratoianni si è schierato con Roberto Mancini di Dipende da noi. Presenti anche Michele Verolo, candidato della lista, insieme ai giovani candidati Leonardo Piergentili e Andrea Maurilli.

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Narciso Ricotta

Ricotta riserva all’appuntamento qualche annuncio. Intanto nei primi 100 giorni, se vincesse, «avremo la cronologia per la ristrutturazione del Convitto e per la scuola delle Vergini». E poi, siccome «per parlare di sinistra bisogna parlare di lavoro, nell’appalto del Centro fiere di Villa Potenza abbiamo già siglato un pre accordo con i sindacati per introdurre il badge di cantiere. uno strumento contro il lavoro nero». Tra gli impegni per il sociale, per cui «è già investita buona parte del nostro bilancio, la sfida è il nuovo piano di protezione sociale verso le nuove povertà». Infine il candidato sindaco ricorda: «Il nuovo sindaco deciderà per una buona sanità per la città. Sui servizi sociali (per cui istituiremo l’assessorato alle famiglie), a un sistema di protezione sociale che può dare garanzia a tutti i cittadini di trovare risposte adeguate».

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Michele Verolo, Nicola Fratoianni e Narciso Ricotta

Il candidato consigliere Michele Verolo ha spiegato che la sua è «una civica aperta e plurale. Noi siamo per l’alleanza delle forze progressiste, non abbiamo un unico riferimento nazionale. La realtà di questa civica non nasce oggi ma dieci anni fa quando Sel si mise a disposizione per una civica che andasse oltre e potesse rappresentare l’anima progressista della città. In questa lista – aggiunge Verolo – ci sono tanti giovani. A Macerata siamo stati in grado di fare qualcosa a livello di alleanze che a Roma sembra più difficile. Prendere scelte che sappiano incidere mettendo in pratica un’idea di città. Oggi Macerata è scelta da tanti che vengono a studiare e poi restano qui. I dati di pochi giorni fa segnalano l’incremento della popolazione universitaria. Macerata valorizza la cultura, investe sul sociale e sull’integrazione per costruire una comunità coesa e per non rivivere altre giornate come quella del 3 febbraio 2018».

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Nicola Fratoianni

Fratoianni ha ricordato che «il paese affronta un passaggio molto complicato. La pandemia sconvolge la vita, al netto di ciò che sostengono i negazionisti e anche una certa destra che chiede di aprire tutto subito. E lo fa perché immagina nel primato della dimensione economica il punto di riferimento. Questa è un’occasione per imparare, da questa crisi così profonda, quello che è necessario fare per inventare un paese nuovo. Per ripensare a come viviamo le nostre città e il nostro tempo e come la cura sia la misura si cui si valuta la qualità della politica». Fratoianni ha ripreso le parole chiave della lista: verde, inclusivo, creativo. «Attorno a questi nodi si gioca la sfida del futuro per il Paese intero. Sono queste le questioni su cui si concentra la transizione ecologica dell’economia. “Verde” incrocia il tema della vita sul pianeta, delle grandi migrazioni. “Creatività” per ripensare il modello produttivo. La cultura non è soltanto la cura del bello ma il terreno di costruzione di nuove occasioni di lavoro e impresa. L’”inclusione” è il terreno su cui si ricostruisce il tessuto fondamentale delle relazioni di una comunità. Quello che è successo qui nel 2018 è il segno di un possibile germe della disgregazione delle relazioni sociali. E’ importante provare a dare continuità a una pratica concreta sapendo coglierne i limiti e da lì costruire un elemento di innovazione e rilancio – dice lanciando la volata a Ricotta -. Le alleanze sono sempre un bene. Bisogna impedire che questa terribile destra governi i nostri territori. E’ espressione di una regressione generalizzata non solo sul piano dei diritti». Fratoianni, umbro, era anche alla manifestazione a Perugia dopo che la governatrice Tesei (presente a qualche appuntamento elettorale anche nelle Marche), ha cambiato la legge regionale sull’aborto imponendo il ricovero, finché il ministero non ha aggiornato le linee guida ripristinando la possibilità di assumere la pillola abortiva in day hospital. Per questo e non solo, dice, «la destra e sempre il mio avversario».

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Leonardo Piergentili, Andrea Maurilli, Michele Verolo, Nicola Fratoianni e Narciso Ricotta

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Leonardo Piergentili, Andrea Maurilli e Michele Verolo

 

 



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