Unimc progetta la Fase 2, Adornato:
«Dal 4 maggio riapriamo le biblioteche
Questione degli affitti va affrontata»

MACERATA - Il rettore annuncia che il Senato accademico si riunirà martedì per decidere l'offerta formativa del prossimo anno. «E' possibile che a luglio le lauree tornino in presenza anche se evidentemente non con duecento invitati al seguito. Se non sarà fattibile tornare in aula potenzieremo la didattica online»

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Il rettore Francesco Adornato

 

di Luca Patrassi

Si riparte, non si riparte, apertura e chiusura: voci e notizie, annunci e decreti si inseguono quasi a volersi smentire in diretta. I tempi sono sempre più social, specie se governati dal Covid 19. Solo che anche la città inizia ad avvertire segni di stanchezza derivanti da un eccesso di immobilismo. In centro per la verità, giusto per sfatare suggestioni green, non girano nemmeno gli animali: non un’anatra con pargoli al seguito, non un fagiano in libera uscita, giusto qualche piccione. L’assenza di locali aperti e di studenti in giro inizia però a suscitare qualche reazione. Ripartirà tutto e subito al prossimo decreto Conte?

A parte un accenno del candidato sindaco di Strada Comune Alberto Cicarè, nessun amministratore, nessun politico, nessuna associazione ha pensato di promuovere una qualche iniziativa collegata al tema dell’Università, in lockdown da tempo come tutte le altre peraltro. Solo che se a Macerata togli l’Università non è che poi rimanga molto. C’è l’impegno del rettore Francesco Adornato che alcuni aspetti tiene a sottolinearli: «Martedì prossimo – anticipa il rettore – tornerà a riunirsi il Senato accademico di Unimc per affrontare la questione e decidere l’offerta formativa del prossimo anno accademico. Valuteremo anche sulla base delle misure di sicurezza che indicherà il Consiglio dei ministri e sulla base di quanto discusso in questi giorni con il ministro e all’interno della Crui, la conferenza dei rettori delle università italiane». Le mosse? «Dal quattro maggio, rispettando le misure di sicurezza vigenti, riapriremo le biblioteche ed è possibile che a luglio le lauree tornino in presenza anche se evidentemente non con duecento invitati al seguito. Quanto al prossimo semestre la nostra speranza è di tornare alla normale attività didattica in presenza ma se questo non sarà possibile potenzieremo la didattica online». Didattica online, sembra un controsenso letterale. «Unimc è una università presente, lo è nel senso ontologico del termine, perché è innanzitutto una comunità a differenza delle realtà nelle quali i dati costitutivi dell’Università non sono gli stessi. Mi rammarico, piuttosto, che in questo tempo non si sia alzata una voce a sostegno dell’Università». Didattica, servizi agli studenti, affitti: «Quella degli affitti è una questione da affrontare, ci sono arrivate diverse richieste dagli studenti e credo sia una questione da definire in ambito regionale. In sede cittadina andrà invece discussa la situazione dei fuorisede che vanno incentivati a venire a Macerata ai tempi del coronavirus affrontando viaggio e disagi». Unimc riparte martedì prossimo con il Senato accademico, è anche evidente che l’assenza di un minimo sostegno da parte del Comune rende la questione ancora più complicata da gestire: l’assenza da parte dell’Ente locale di una politica legata ai servizi per gli studenti e gli ostacoli posti alla ricerca di nuovi spazi per la didattica rendono il percorso di Unimc ancora più difficoltoso soprattutto per le radici in centro storico.

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