Acquisto di mascherine nel mirino del capogruppo di Forza Italia in Comune Riccardo Sacchi che contesta l’impossibilità – dichiarata dall’Ente locale – di acquistare quel tipo di prodotti dalle piattaforme pubbliche e il ricorso a una azienda privata per gli acquisti pur possedendo il Comune una municipalizzata che gestisce diverse farmacie comunali. «Il Comune – rileva Sacchi – ha pubblicato nell’albo pretorio la determina 505 del 16 aprile 2020, la seconda in poco tempo, per l’acquisto di 400 mascherine da destinare al personale in servizio esterno, dalla polizia municipale ai messi notificatori. Prima l’acquisto di 200 mascherine Ffp2 con determina del 16 marzo 2020, adesso 400. Sin qui nulla questio. Tuttavia, ciò è avvenuto in ambo i casi passando per una società privata esterna. Allora sorgono spontanee alcune riflessioni». Vediamo quali sono le riflessioni: «La prima attiene a quanto scritto nell’atto: “non sono attive convenzioni Consip aventi ad oggetto servizi con caratteristiche uguali o compatibili con quelli in argomento… preso atto che da indagini di mercato effettuate, in considerazione dell’emergenza in atto, i prodotti che si intendono acquisire risultano esauriti nel catalogo Mepa, con tempi di riassortimento scorte variabili sino a 60 giorni …”. E’ assai grave che, a più di due mesi dall’esplosione dell’emergenza Covid19, le piattaforme pubbliche per gli acquisti degli Enti locali non abbiano disponibilità di presidi fondamentali per la salute dei cittadini, resi anche obbligatori per legge. Così il comune di Macerata ha pensato bene di rivolgersi a una società umbra per l’acquisto di mascherine, al prezzo unitario di 4,60 euro oltre Iva, per un totale di 2.244,80 euro, con garanzia di consegna in tempi brevi». La seconda riflessione: «perché il Comune ricorre a una società esterna umbra per acquistare prodotti sanitari quando la più importante società municipalizzata – Apm – gestisce ben tre farmacie? Non si poteva passare per le nostre farmacie comunali? In conclusione, se è vero come è vero che il Comune di Macerata è proprietario quasi esclusivo delle azioni di Apm, salta all’occhio – come nella vicenda delle bollette – l’assoluta mancanza di collaborazione tra Apm e Comune di Macerata».
«A Macerata distribuire le mascherine e ripensare ztl e sosta a pagamento»
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