Lettera al premier Conte di un gruppo di avvocati: «no a discriminazioni in base all’età, non ci si può obbligare a star bene al prezzo della libertà». La missiva è firmata dall’avvocato Ubaldo Perfetti, noto docente dell’università di Macerata.
«Siamo un gruppo di avvocati – si legge nella lettera -, ex consiglieri del Cnf, di cui avrà ricordo per averci frequentato all’epoca della prestigiosa presidenza Alpa, taluno suo collega accademico, tutti nel pieno esercizio dell’attività forense, attivi nella vita sociale, anagraficamente appartenenti alla terza età. Con preoccupazione e incredulità apprendiamo della possibilità di escluderci dal ritorno, seppur graduale, a una vita controllata garantita agli altri. Non contestiamo la legittimità dei suoi precedenti provvedimenti, ma siamo sicuri che la sua sensibilità, umana e di giurista, è a disagio di fronte alla paventata discriminazione basata sull’età, o, peggio, sulle condizioni di salute, tale da impedirci l’esercizio dei nostri elementari diritti costituzionali. Non siamo vettori di infezione perché di una certa età, ovverosia non lo siamo più di chiunque altro; i nostri dati anagrafici non predispongono alla trasmissione del virus, semmai sono fattori statisticamente causa di una sua maggiore letalità. La discriminazione, dunque, non è funzionale alla salvaguardia della collettività essendo evidente che ci si vuol imporre la protezione da, o di noi stessi, obbligandoci a star bene al prezzo della libertà, prezzo la cui congruità dovremmo essere noi a poter valutare. Se la discriminazione si giustificasse con i costi delle nostre eventuali degenze, comprenderà il pericolo che l’idea rappresenta per un paese democratico; si farebbe strada la prospettiva di conculcare le libertà fondamentali di un’intera categoria di persone in ragione dell’età, in quanto potenzialmente più costose per lo Stato. A queste considerazioni si aggiungono le preoccupazioni per il nostro lavoro che lo smart working non può eliminare, almeno per quanto riguarda l’assistenza nel processo. Per quelli che tra di noi svolgono anche attività accademica le limitazioni sarebbero ugualmente gravi perché la ricerca è essenziale e, come sa, è impossibile, o gravemente limitata a casa. Non vogliamo trattamenti speciali, ma essere equiparati agli altri e destinatari degli identici eventuali provvedimenti limitativi. Vista anche la sua caratura di giurista, auspichiamo che resti fedele ai principi di libertà, uguaglianza e non discriminazione, rifuggendo dai consigli estremi di chi, verosimilmente condizionato dalla propria settoriale visione scientifica, non ha la sua capacità di comprensione del significato profondo della Costituzione e la sua consuetudine con quei valori che segnano il confine oltre il quale si affaccia il modello sinistro di uno Stato padrone delle vite, oggi in omaggio a presunte esigenze sanitarie, domani in applicazione, magari, di principi di eugenetica».
Assolutamente vero!!!!
Giusto
Giustissimo!!!
Avvocato, giustissime le sue affermazioni !!!
Bravo Avvocato Perfetti sono pienamente d'accordo con lei
Vecchi per il coronavirus, ma giovani per la Fornero.
Non sono d'accordo. Ogni sera leggo la tabella dei morti della regione Marche e la quasi totalità sono anziani della terza e quarta età. Prima di morire sono stati curati con risorse ingenti da parte dello stato e delle regioni, purtroppo anche con il sacrificio di tanti operatori sanitari. L'Italia si è fermata con danni economici ingenti con il precipuo fine di rallentare la pandemia e consentire di curare il maggior numero possibile di persone. È stata la scelta giusta perché noi italiani ci prendiamo cura dei nostri nonni e spendiamo per loro enormi risorse del SSN. Prima o poi bisognerà ripartire. È vero che tanti anziani stanno bene e sono ancora in grado di contribuire alla crescita del Paese. Tuttavia gli scienziati ci avvertono sui rischi di una riesplosione della pandemia. Tante persone devono tornare al lavoro per forza, altrimenti, se non moriranno di malattia moriranno di fame. Agli anziani si chiede un ulteriore sacrificio, quello di continuare a riguardarsi. Se questo lede una libertà fondamentale prevista dalla Costituzione, nello stesso tempo salvaguarda uno dei diritti principali sanciti nella medesima Carta, il diritto alla salute.
Antonio Salvatori Ma gli anziani chiusi in casa ancora moriranno comunque
Giusto Peccato che lo dicono medici e scienziati, Conte fa solo da intermediario
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In qualità di libero professionista con età superiore ai 65 anni non posso non essere d’accordo con le argomentazioni di Ubaldo Perfetti.
C’è qui un doppio problema: da un lato, le libertà costituzionali basilari, che non possono essere compresse – addirittura con modalità diversificate in base all’età – da provvedimenti raffazzonati (gli ormai tristemente famosi d.p.c.m. del nostro beneamato Conte) e addirittura, secondo alcuni casi, del tutto incostituzionali, come ha bene argomentato nei giorni scorsi l’esimio giurista Sabino Cassese; e, dall’altro, l’impossibilità di sostenere ancora la proroga di un lockdown che non dà alcun reale sostegno economico, nonostante le promesse, a tutta la categoria dei lavoratori autonomi (liberi professionisti, imprenditori, artigiani, commercianti, imprenditori, ecc.).
Spero vivamente che non si realizzi quanto paventato da Ubaldo, giacchè, in caso contrario, vi sarà in Italia una disubbidienza di massa e un mare di ricorsi alle competenti autorità.
Terza età o meno, la lettera solleva questioni cruciali e che in qualche modo riguardano tutti, poiché questo “modello sinistro di uno Stato padrone delle vite”, che certo non nasce oggi, ha però trovato una preoccupante accondiscendenza e sudditanza nella società e tra i cittadini, fino al punto di confondere le cosiddette “regole” con il diritto, di invocare il cosiddetto “rispetto”, tipico dei sottomessi, al posto della “responsabilità”, tipica delle persone libere e consapevoli, di additare al disprezzo morale se non all’odio sociale i rei di non sapersi o potersi adattare allo “stare a casa”, colpevoli insomma di essere umani, troppo umani.
Le argomentazioni giuridiche svolte nella lettera scritta, al Presidente del Consiglio, da alcuni avvocati, tra cui spicca il nome di Ubaldo Perfetti, sono condivisibili e sottoscrivibili al 100%.
Sperando di sbagliarmi, visti i precedenti, esprimo, però, il mio scetticismo in merito alla possibilità che il nostro “beneamato” premier si ricordi degli insegnamenti appresi dal maestro Alpa.
Difficile, se non impossibile, non condividere le puntuali notazioni giuridiche dell’avvocato Perfetti. Lo Stato consente il libero commercio di sigarette che provocano danni alla salute ben evidenziati sui pacchetti. Lasci allora liberi gli “anziani” di infettarsi, così come tutti i cittadini sono liberi di intossicarsi con il tabacco. Come giustamente osserva l’avvocato Bommarito, in caso di limitazione alla circolazione di ultra65enni o ultra70enni, ci potrebbe essere il rischio di una disubbidienza di massa che le competenti autorità proverebbero a punire. Ma credo proprio che i “disubbidienti” troverebbero facilmente avvocati pronti a difenderli nelle sedi opportune.
Cari sopravvissuti, con il petrolio a -37 Alice ha attraversato lo specchio, la logica si è scoperta follia. Nell’emergenza sanitaria la Costituzione dà pieni poteri a Giuseppi e ogni libertà di pensiero viene a cadere, c’è un solo pensiero giusto e vero, quello di Giuseppi e delle sue formidabili task force di cervelloni che hanno studiato tutta la vita e sanno tanto più di noi e non dormono la notte per curarsi del nostro bene. Ogni pensiero diverso è fake news, bufala, scandalosa cialtroneria. D’altra parte l’emergenza sanitaria non finirà nel breve e neanche nel medio periodo, la seconda ondata è certa a detta dell’OMS e infiniti studi di formidabili scienziati concordano nel sostenere che non c’è due senza tre. A noi, vecchietti rinco.glioniti tenuti in vita solo dalla pietà di Giuseppi, non resta che applaudire e ringraziare il nostro storico condottiero che tutto il mondo ci invidia e ha preso a modello.
Ben detto Avvocato, le persone sagge, (non mi piace la parola anziana) vanno difese e non condannate, perché sono la guida di vita di molti di noi.
Condivido in toto. E’ora di finirla, qui si stanno ledendo le libertà con la scusa di una pandemia che non si sa bene da dove provenga. Si propone di limitare le uscite degli oltre 65enni, controllare gli spostamenti con un’App, e c’è addirittura chi vorrebbe imporre la vaccinazione e inoculare un microchip per controllarci meglio. Vaccinazino che a detta di molti scenziati sarebbe inutile.
Interessante sentire quello che ha detto Montagnier inuna intervista:
https://www.youtube.com/watch?v=HIEeD0NFZiM
Luc Montagnier è un medico, biologo e virologo francese.
Professore presso l’Istituto Pasteur di Parigi, presidente della fondazione mondiale per la ricerca e prevenzione dell’AIDS, ha scoperto nel 1983 il virus dell’HIV, insieme alla dottoressa Françoise Barré-Sinoussi e al dottor Robert Gallo, e ha vinto il Premio Nobel per la medicina 2008.
Mi sa che ci sia qualcuno che vorrebbe imporre uno stato di polizia
OVVIAMENTE CONDIVIDO LE CONSIDERAZIONI DEL COLLEGA UBALDO PERFETTI E LE BASI GIURIDICHE DELLA RICHIESTA AL PREMIER CONTE.
MI RENDE, INVECE, PERPLESSO E MERAVIGLIATO UN ASPETTO CHE ATTIENE ALLA MULTIFORME CONDIZIONE PROFESSIONALE ED ECONOMICA DEGLI AVVOCATI.
I FIRMATARI DELLA LETTERA SONO EX CONSIGLIERI DEL CONSIGLIO NAZIONALE FORENSE, COME UBALDO E COME IL MAESTRO RICONOSCIUTO GUIDO ALPA E COLLEGHI ACCADEMICI DI CONTE. CIOE’ QUELLI CHE IO ED ALTRI – A TORTO O A RAGIONE – CONSIDERIAMO LA “CASTA” DELL’AVVOCATURA.
AL DI LA’ DELLE RAGIONI COSTITUZIONALI DELLA DICRIMINAZIONE, CHE SONO SACROSANTE, SEMBRANO PERO’EMERGERE ANCHE, DALLA LETTERA, ESIGENZE PROFESSIONAL LAVORATIVE DEI FIRMATARI.
AVREI SCOMMESSO CHE QUALCHE MESE DI FERMO, MENTRE AVREBBE POTUTO PORTARE A CONSEGUENZE GRAVI GRAN PARTE DELLA CATEGORIA ( E LE 120.000 RICHIESTE DEI 600,00 EURO STANNO LI’ A DIMOSTRARLO ) NON AVREBBE DI CERTO CREATO DIFFICOLTA’ PARTICOLARI ALLA “CASTA”, DATA LA SUA MAGGIORE CAPACITA’DI REGGERE L’URTO DI UN FERMO DELL’ATTIVITA’COMUNQUE TEMPORANEO.
NON E’ PER NIENTE UNA QUESTIONE DI CONVENIENZA PROFESSIONALE, MA DI RISPETTO DELLA COSTITUZIONE E, SOPRATTUTTO, DEL DIRITTO DI DIFESA?
FORSE UN CHIARIMENTO ANDREBBE FATTO PER DARE LA POSSIBILITA’ A TUTTI GLI AVVOCATI DI VALUTARNE LA PLAUSIBILITA’.
Ho ricevuto or ora un video che trasmetto giusto per informare tutti quelli che hanno dato un voto negativo.
https://www.youtube.com/watch?v=RsoG7pZifTw Dr. Shiva Ayyadurai
Sono in pieno accordo con il Professor Perfetti. Non sono un giurista, diciamo, però, che so leggere. Ovviamente nessuno di noi, apparentemente, non comprende la virologia. Ma in questo caso, quello “virologico”, abbiamo visto quante “antinomie”, per citare Kant, sono presenti nel bla-bla “virologico”. La TV e sue “associate” su carta stampata, indirizzano verso una “lettura univoca” di tipo allarmistico.Io ritengo che si voglia amplificare questo “stato di allerta” per rendere “stabilità al Governo” ( o al suo Presidente ) e per “incastrare” politicamente i “dissidenti”. E’ necessario vedere come si comportano gli atri paesi europei, a tal proposito, proprio in materia della giusta lettere dell’Avvocato Perfetti. Abbiamo sempre sentito, quasi imperativamente-pedagogicamente, questa frase : ” ce lo chiede l’Europa”. Si guardi allora, e non a coitus interruptus, come in questa materia si comporta l’Europa. A proposito di scienza bisogna interpellare Popper. Vero, falso, probabile.
Voglio ringraziare i promotori di tale importante iniziativa, compreso Bommarito, che col suo commento, da ignorante quale ritengo di essere, col suo commento mi aiuta a comprenderne ancora meglio la portata; permettendomi una semplice osservazione, che potrete giudicare banale: è permesso, solo come esempio, andare a sciare, anche fuori pista, causando valanghe, pericolose per gli altri, superare in auto e moto i limiti di velocità, con la possibilità di provocare incidenti, ma, visto che al momento i ricoverati in terapia intensiva nelle Marche non arrivano a cento, seppur con le dovute precauzioni del caso, ci è vietato uscire, specie per guadagnarci di che vivere, con la scusa che potremmo ammalarci o fare ammalare altri? Se nonostante le precauzioni dovesse accadere, verremo curati esattamente come gli sciatori o gli automobilisti, e forse morire: ma per nostra libera scelta. E meraviglia che il PdC proprio perché è un legale, coi suoi comportamenti dimostri di non rispettare le leggi, il Parlamento, e neanche la Costituzione.
Nun se ne pole più de st’ autocrati dauni…
https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/222165212560899/?v=869691713550725
Cari amici, aggiungo, che si sta prospettando in tempi biblici libertà di movimento per over 65 in su, vi annuncio fin d’ ora che non accetterò mai una cosa simile,mi debbono uccidere, mai ignoranti simili, predatori di verità potranno fermarmi, spero che voi donne e uomini coinvolti tirate fuori le palle che avete avuto da giovani, perché questo benessere acquisito è frutto dei nostri sudori e rinuncie…..
Bravo Ubaldo: però bisognerà prima convincere Rocco Casarino, che la Costituzione non l’avrà mai letta.
Contenti voi!Purtroppo ho letto sentito visto opinioni dibattiti comportamenti i più svariati ma alla fine la ragione ce l’ha sempre lui:il virus!Non credo che appellarsi a Conte o alla Costituzione possa salvaguardarvi, affidatevi a chi ha studiato Medicina finchè siete in tempo.
Conte: “Mascherine e distanze finché non c’è vaccino”.
Il vaccino potrebbero non trovarlo mai, come non l’hanno trovato per l’HIV o l’epatite C. Però hanno trovato terapie efficaci.
Condivido la tesi, incontrovertibile e storicamente verificata, di Pavoni.