di Giuseppe Bommarito *
Ngong: Quei cretini che si sono fatti arrestare ci hanno rovinato la piazza. Quella ragazza morta, con tutto il casino che ne è venuto fuori, ha portato in città decine e decine di carabinieri e di poliziotti, e anche un nuovo Questore specializzato in droga. Ma non potevano portare quelle valigie in un posto più sicuro? Adesso stanno facendo operazioni tutti i giorni, a tappeto, per cui dobbiamo stare molto attenti e riorganizzarci. Almeno per qualche settimana – poi tutto tornerà come prima, perché in Italia usano così – non possiamo più fare come quando spacciavamo con tutti i nostri ragazzi alla luce del sole e a tutte le ore. Ora ci vuole molta prudenza nello spaccio e quindi intanto, per seguitare a fare soldi, mandiamo più avanti l’accattonaggio che dà meno nell’occhio e la prostituzione. Niente ragazzine minorenni, però, quelle per il momento ce le teniamo per noi. Mi raccomando, dillo a Susan che organizza il giro, perché in questo periodo gli italiani, che di solito non ci fanno caso, anzi, apprezzano la carne fresca, si fanno più problemi morali. Ipocriti che non sono altro!
Hope: Certo, passerà presto, adesso per qualche settimana devono far vedere che si muovono e che vogliono sistemare le cose e quindi girano a mille e fanno la faccia cattiva. Però intanto noi dobbiamo andare avanti e dare istruzioni ai nuovi arrivati, che sono tanti, e anche in questi giorni ci stanno chiedendo di lavorare per noi. Lo sai: arrivano in continuazione, quando finiscono i progetti, o anche durante, per spacciare e fare soldi facili, così si preparano il lavoro per il momento in cui saranno fuori dall’assistenza.
Ngong: Spiega subito a questa gente nuova che non è così facile come pensano. Comunque le regole sono sempre le stesse. La roba che diamo a ciascuno di loro la devono nascondere nella zona dove operano e poi, secondo le richieste dei nostri clienti, prelevare una dose alla volta, così, se li fermano, potranno sostenere che si tratta di uso personale e potranno pure fingersi tossicodipendenti, cosa che alla fine farà comodo. Se li arrestano mentre spacciano rischiano comunque poco o niente, specialmente se usano droga anche loro, perché gli scienziati italiani che stanno in Parlamento, io penso per favorirci – non posso pensare altro –, si sono inventati, se si tratta di una sola dose, il fatto di particolare tenuità, per cui non possono tenerti in carcere in attesa del processo e comunque alla fine la pena sarà minima e il reato si cancella, no, scusa, il termine esatto è si prescrive, e molto velocemente. Lo sai che qui non è come da noi, qui in carcere ci vai solo per omicidio o per qualche rapina a mano armata, oppure ci va qualche grosso mafioso quando riescono a beccarlo, altrimenti tutti agli arresti domiciliari, e poi braccialetti, patteggiamenti, sospensioni condizionali, sconti di pena, e tutte quelle altre frescacce che si sono inventati: messa alla prova, affidamento ai servizi sociali, lavori di pubblica utilità, perdono per i minorenni. Mah, questi italiani sono proprio pazzi, nessuno protesta seriamente anche se si tratta dei loro figli, a loro va bene così e a noi pure!
Hope: Sì, penso anche io che siano pazzi. Io li disprezzo proprio. Senti, torniamo a noi, su quale sostanza spingiamo in questo periodo?
Ngong: Aspetta, un’altra cosa è importante. Di’ ai nostri che in questo periodo non facciano gruppo, perché richiamano di più l’attenzione dei poliziotti. Sciolti, separati devono stare, anche per non dare l’impressione che siamo una struttura organizzata. Cani sciolti. Le vedette, però, sempre all’opera, ci siamo capiti? Occhio anche alle macchine con poliziotti in borghese, che ora stanno girando, dobbiamo cercare di individuarle presto.
Hope: Ok, provvedo. Ma che mi dici sulle sostanze?
Ngong: Attenzione massima sull’eroina, dopo quello che è successo con la ragazza di Roma. Ma, porca puttana, questa, con tanti posti che ci sono in Italia, proprio qui da noi a Macerata doveva sbarcare? Era un paradiso prima, potevamo fare tutti i comodi nostri tranquillamente, ogni tanto si vedeva qualche macchina della polizia o dei carabinieri, sloggiavamo e, appena si era allontanata, tornavamo a spacciare senza rotture di scatole. E poi nuovi spacciatori ci arrivavano in continuazione e potevamo avere un ricambio continuo e allargare sempre più lo smercio. Comunque, senti a me, puntiamo per adesso sull’erba, sulle canne, sugli spinelli, come li chiamano qui, che sono meno rischiosi e abbiamo tantissima richiesta, anche di ragazzini di undici, dodici anni. Ne vanno matti, pure le ragazzine, e pensano di fare i grandi facendosi le canne. Adesso però, ricordatelo bene, non coinvolgiamo nello spaccio ragazzini italiani, non è il momento. E’ troppo pericoloso.
Hope: Certo, l’erba per noi crea rischi minimi e tanta gente ancora pensa che farsi una canna sia come bere un bicchiere di vino. Prima di quest’ultima storia facevano la fila da noi, adesso ci vanno più cauti, ma, come dici tu, c’è sempre tanta richiesta.
Ngong: Be’, lo sai, sull’erba e le canne qui in Italia sono permissivi e dei giovani proprio non gliene frega niente. In Parlamento, pensa, ancora parlano di droga leggera e vogliono pure legalizzarla – magari fosse – , mica lo sanno che l’erba che spacciamo è una bomba e che a volte la tagliamo anche con un po’ di eroina e di cocaina per spingere pure verso altre sostanze. O forse fanno finta di non saperlo perché dietro alla droga girano tanti di quei soldi che c’è gente anche altolocata disposta veramente a tutto.
Hope: Per i soldi che facciamo come ci regoliamo? Seguitiamo come al solito?
Ngong: Certo, con la metà facciamo arrivare altra roba, la investiamo cioè in droga, e l’altra metà ce la spartiamo e poi ognuno di noi si organizza come crede. Io, lo sai, i miei soldi li spedisco a casa mia e tra qualche anno, quando mi ritirerò, farò grandi investimenti immobiliari. Ho già tutti i contatti giusti. Laggiù, al paese nostro, se ne sta occupando mio fratello. Ai ragazzi che spacciano, però, devi dire, per la percentuale loro, che in questo periodo non devono assolutamente farsi trovare con i soldi addosso o dove dormono, perché potrebbe essere un modo per incastrarli più facilmente. Meno soldi hanno addosso e meglio è. Ogni giorno, quando gli diamo la parte loro, devono spedirla subito via ai lori paesi. Sanno come fare, devono andare alle Poste o da qualche Money Transfer, l’importante adesso è che lo facciano spesso, senza aspettare di mettere insieme una qualche somma più consistente.
Hope: Penso che lo stiano già facendo, lo sanno che è pericoloso tenere i soldi qui, glieli possono anche sequestrare.
Ngong: Dimenticavo un’altra cosa importante: quelli dei nostri che sono stati già beccati due o tre volte, mandiamoli subito in altre città, qui per adesso non è aria perché sono troppo conosciuti e magari li vanno a prendere anche se non stanno facendo niente. Diamogli un passaporto falso e spediamoli dai nostri fratelli in altre regioni. Lì saranno puliti e potranno ricominciare da capo tranquillamente.
* * *
Il dialogo sopra riportato, tra il boss nigeriano di nome Ngong e il suo vice Hope, è inventato, ma probabilmente si discosta dalla realtà solo per difetto e dimostra con tutta evidenza l’errore madornale (a mio avviso voluto) fatto dai nostri legislatori: legalizzare di fatto il microspaccio, nella stupida convinzione di una sua minore pericolosità come fenomeno criminale, trascurando così due verità fondamentali.
La prima è che l’ultimo degli spacciatori, pur essendo solo l’anello finale di una catena criminale che porta ai grandi boss della criminalità organizzata, è ad essa intimamente e funzionalmente legato, per cui aggredire lo spaccio minuto significa combattere i clan mafiosi esattamente come quando si cerca di intercettare un carico di tonnellate di cocaina o di cannabis. La seconda verità è che proprio l’ultimo spacciatore è colui che di fatto cede la dose di cannabis, di eroina, di cocaina, di ecstasy, di lsd, dose che potrebbe essere anche mortale (giacchè nessuno può conoscere esattamente la sua composizione), ai nostri figli e ai nostri nipoti e li avvia giovanissimi in un percorso pericolosissimo e a volte senza ritorno.
Occorrono, perché siano effettivamente deterrenti e possano riuscire in una prospettiva di medio-lungo periodo ad arginare anche numericamente il fenomeno, pene più adeguate alla pericolosità della situazione e soprattutto certe. Occorre, in caso di soggetti recidivi, eliminare del tutto i benefici processuali e in fase di esecuzione della pena (patteggiamenti, sospensione condizionale della pena, ecc.). Occorrerà anche, pure in sede legislativa, prendere atto che la cannabis in circolazione, quella per cui i ragazzini e le ragazzine fanno la fila davanti agli spacciatori, è una bomba chimica devastante, come scrive tutti i giorni il Dipartimento nazionale politiche antidroga, e non può in alcun modo essere considerata una droga leggera.
Se poi serviranno nuovi carceri, qual è il motivo per cui – in un Paese in cui si sprecano milioni di euro per opere pubbliche del tutto inutili – non possono essere costruiti? E infine informazione e prevenzione a tutti i livelli, nelle scuole, nelle famiglie, negli oratori, nelle società sportive, nella consapevolezza che è rimasto veramente poco tempo per cercare di bloccare il suicidio di massa delle giovani generazioni.
* Giuseppe Bommarito, presidente Associazione “Con Nicola, oltre il deserto di indifferenza”
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Forse la domanda da porci è: quanto tempo passa tra quando uno spacciatore viene fermato e quando viene emessa la sentenza. Pare, infatti, che il tribunale sia un collo di bottiglia, così grave che la politica si è inventata la depenalizzazione di alcuni reati per tentare di ridurre l’intasamento.
https://youtu.be/nyCjimYsJbw
Caro Peppe, hai ragione… Però, dovremmo fare mea culpa. Non ricordi quando dicevamo “spinello libero”, e “modica quantità ad uso personale”? Una tossico mi disse: “Bravi, Compagni, avete trovato il modo di espandere lo spaccio e la droga…” Non è così che avviene anche oggi e che è così la fanno franca?
Questa “democrazia” è ormai una salma in decomposizione. L’abbiamo ridotta così per disonestà, clientelismo, ignavia e incapacità. Abbiamo ciò che abbiamo seminato.
Si arrabbia qualcuno se dicessi che un Mussolini avrebbe risolto in parte il problema dello spaccio (pure se la Storia ci dice che non risolse il problema mafia)?
Non vi va bene Mussolini? Potrebbe andare meglio un Hitler, con le camere a gas e i forni crematori? Senz’altro avrebbe risolto la cosa uno Stalin con la Lubianka o con i gulag, utilizati per la riabilitazione degli spacciatori e dei tossici…
Caro Peppe, non illudiamoci. Con questa “democrazia” non si risolverà niente. E poi una gran parte di Macerata è “marcia”. Perché avrebbe mandato ancora – se non fosse stata “marcia” – a comandare il PD con tutti gli appannaggi, di cui non si vogliono fornire i bilanci?…
Abbiamo un Magnifico Rettore che può garantire che nella sua Università di Macerata non si spaccia e non ci si droga? Allora perché aderisce – così mi è sembrato (e se non fosse vero chiedo venia)- alle sceneggiate antifasciste e antirazziste?
E il candidato del PD Magnifico Rettore (o ex) di Camerino ha qualche proposta antispaccio che sia determinante a fermarlo?
DIFFONDETE QUESTO MESSAGGIO !!!!la app che aiuta la polizia .YOUPOL,segnalazioni, fai la foto del sospetto da segnalare e manda a: YOUPOL.DIFFONDETE QUESTO MESSAGGIO !!!!DIFFONDETE QUESTO MESSAGGIO !!!!la app che aiuta la polizia .YOUPOL,segnalazioni, fai la foto del sospetto da segnalare e manda a: YOUPOL.DIFFONDETE QUESTO MESSAGGIO !!!!
Dialogo secondo me molto verosimile. Ci portano in giro e non hanno nessun rispetto e paura di noi. Le cose che si potrebbero fare per combattere questa piaga sono moltissime, basta volerlo, monitorare innanzitutto questi trasferimenti di soldi (daltronde con noi italiani già lo fanno come se fossimo delinquenti) e la cosa molto importante è essere uniti.
Leggendo la prima parte ho immaginato di vedere la sceneggiatura di uno dei tanti film sulla criminalità e sul mondo dello spaccio. Poi mi sono chiesto se questa sceneggiatura fosse stata possibile adattarla al palcoscenico della nostra città. Fino a qualche anno la avrei definita una forzatura. Oggi questo dialogo immaginario, dopo le denunce delle varie Associazioni, gli interventi coraggiosi di Peppe, gli avvertimenti del Procuratore Gratteri, lo ritengo possibile anzi molto vicino alla realtà. Una città ferita che scopre
( improvvisamente ?) di essere considerata una importante piazza per lo spaccio dove i pusher e la prostituzione sono al servizio di una forte organizzazione criminale. Incredibile !! La nostra piccola comunità al centro delle attenzioni a livello mondiale. Città della pace e della Civitas Mariae degradata a città dove si commettono atroci crimini. Dove alcuni concittadini opportunamente intervistati si vantavano di avere una mira migliore del folle-nazista Traini. Ma anche una città che ha fatto finta di niente che si rifiutava di accettare ( come nella tradizione ) fenomeni che turbavano la proverbiale qualità della vita. E allora è troppo tardi ? Come se ne esce ? Alzando la testa e come Gratteri ci ha invitato a fare.. Massima collaborazione con le Istituzioni, oltre al presidio del territorio, alla lotta spietata anche ai piccoli spacciatori, alla verifica costante alle Associazioni per l’accoglienza e pene severissime per eventuali reati commessi. Ma sopratutto inasprimento e certezza delle pene per questi reati. Basta con il buonismo e con la sola rieducazione. Mi riferisco anche ai reati dei minori che non sono più quelli di decenni fa. Un atteggiamento giustizialista ? Forse. Se invece vogliamo continuare a chiudere gli occhi ci meritiamo questo ed altro senza poi piangere. Così facendo stiamo consegnando il Paese e la nostra città a quanti speculando su questi tragici fatti invocano uno stato di Polizia e il ritorno alla dittatura. Ora non commettiamo l’errore di credere possibile il superamento di questa ambigua e grave situazione appellandoci ancora al silenzio e alla pace. La pentola è stata scoperchiata. Abbiamo la necessità di andare fino in fondo. Magari con un atteggiamento unitario e senza speculazioni dopo quel maledetto 4 Marzo.
Caro Peppe, sono ormai anni che io e te cerchiamo di far capire la pericolosità della cannabis che oggi ha un THC pari al 50-60% e di conseguenza fa danni al cervello come la cocaina, l’ectasy, lo speed e altre centinaia di porcherie chimiche che sono sul mercato oggi. Ogni sera, presso la nostra associazione abbiamo famiglie disperate con figli fuori da ogni controllo, figli ai quali è stato dato tutto, ma non le regole che dovrebbero permettere loro di affrontare la vita. E’ uno sbando totale, secondo noi occorre ricominciare dalla famiglia, dal controllo sui figli che non possono fare tutto quello che vogliono. Anni fa, quando dissi che 6-7 ragazzi su 10 usavano alcol o droga fui accusato di esagerare. Oggi posso dire che siamo messi peggio, la scuola è impotente, tutti scappano da queste problematiche, neanche il fatto di avere scoperto che Macerata, una delle città d’Italia dove gira più droga, riesce a muovere le coscienze, passata l’ondata del momento tutto torna come prima. Spero che stavolta sia diverso, che le coscienze prendano il sopravvento sul menefreghismo dilagante e che le nostre zone tornino ad essere la “Terra delle Armonie” nel senso più compiuto del termine.
Gaetano Angeletti – Presidente Associazione “La Rondinella” – Corridonia
https://www.youtube.com/watch?v=v2qUrdFicJQ
Ciao Giuseppe, come sempre, fai/te una disamina del problema droga, puntuale e veritiera, anche quando, come in questo caso, ti affidi alla fantasia. Che non lo è affatto. Anzi, se vogliamo essere sinceri e onesti, specie con noi stessi, oggi più reale della stessa realtà. Purtroppo non sono riuscito qui a rintracciare, una mia risposta datata ad un tuo intervento di circa un anno fa. Dove sostenevo che, purtroppo, nessuna nazione “democratica”, economicamente può fare a meno del Pil, prodotto da questo pericolosissimo cancro. E spiegavo che tale concetto lo avevo appreso leggendo la rivista Il Carabiniere, una ventina, forse più di anni fa. Il tutto era cominciato con l’impero inglese che pagava con l’oppio le merci orientali. Figurarsi da noi, coi buonisti in servizio permanente effettivo, uniti agli incapaci imitatori delle tre scimmiette. Non serve ma, se ci spostiamo di pochi kilometri, a Portorecanati, in quel vergognoso palazzone dell”Hotel House, mentre la cronaca è tutta un florilegio di misfatti legati al traffico, anche oggi sul Carlino si parla di tunisino e accoltellamenti, chi comanda si è fatti solo carico di
provvedere a spese anche della collettività, alla messa in regola dell’impianto antincendio, senza fare, una volta e per sempre, una retata, vera, con immediata condanna ed espulsione dei troppi clandestini, spesso anche delinquenti. Questo, senza per nulla accusare le forze dell’ordine, vittime anch’esse di tanti girotondi; le colpe vanno cercate altrove, di sicuro nella autireferenzialità della politica. E, pur ammirandovi per quanto continuate a fare, sono deluso da ciò che ci circonda e molto scettico circa possibili risultati.
C’è una soluzione: ELIMINARE LO “SPINELLO LIBERO” E LA “MODICA QUANTITA’ AD USO PERSONALE”. OSSIA QUELLE LEGGI CHE HANNO PERMESSO DI FARE DROGARE IMPUNEMENTE LA NOSTRA SOCIETA’ GIOVANILE…
Sono d’accordo su ciò gli antifascisti e gli antirazzisti, se vogliono salvare la nostra società giovanile?
La Chiesa sta prendendo atto che la nostra società sta diventando completamente drogata e che l’unico DIO per I DROGATI è la droga?
Ho saputo che a Corridonia, l’altra sera ad una riunione di genitori i cui figli fanno la Prima Comunione o la Cresima (non so bene), invece di parlare lui, il parroco don FABIO ha fatto parlare GAETANO ANGELETTI, che ha perso il figlio a causa di uno spacciatore marocchino, che doveva essere espulso, mentre invece circolava libero ad ammazzare i giovani tossici, sul pericolo che quei bambini stanno correndo per la diffusione della droga su larga scala.
Apprezzo l’intervento di Giovanni Di Geronimo… Ma occorre diventare draconiani senza mezzi termini… Oppure, se non faremo qualcosa di determinante, i Traini diventeranno punto di riferimento su come agire contro i Neri, gli spacciatori e i loro sostenitori politici. Quindi, attenzione: la corda si sta per spezzare. Comunque, a Macerata è finita la pacchia…
Rispondo ai vari commenti di cui sopra, ringraziando tutti per la passione e la precisione degli interventi.
Il nodo vero è la politica. Se le leggi in materia di traffico, commercio e spaccio rimarranno quelle che sono attualmente, il problema della droga non solo non sarà contenuto, ma seguiterà ad espandersi in maniera esponenziale. Assisteremo nei prossimi anni ad una tragedia complessiva delle giovani generazioni di portata enorme, al cui confronto la già gravissima situazione attuale apparirà come un sogno.
Oggi come oggi gli spacciatori, fermati anche in flagranza, nella maggior parte dei casi sanno che le porte del carcere, se mai vi arrivano, sono come le porte girevoli dei grandi alberghi: entrano ed escono quasi immediatamente, e così, con ancora maggiore arroganza e sensazione di impunità, ricominciano a spacciare (anche agli arresti domiciliari), senza sosta e senza pietà, perchè più spacciano e più fanno soldi.
Questo sistema repressivo non produce la minima deterrenza, anzi, al contrario, spinge la grande criminalità organizzata italiana e straniera a rimpinguare sempre di più la già enorme schiera di chi spaccia.
Il nuovo Questore di Macerata, arrivato in città con un curriculum ottimo e per di più specializzato, sa bene, meglio di tutti noi, che l’attuale attivismo sfrenato delle forze dell’ordine durerà solo poche settimane e soprattutto, sarà solo un gran girare a vuoto se gli spacciatori arrestati nel giro di qualche giorno saranno di nuovo operativi e se altri spacciatori arriveranno comunque a getto continuo in quanto attualmente lo spaccio è un’attività che rende bene e comporta pochissimi rischi.
Lo spaccio significa ma.fia, non si può fare lo spacciatore se non si appartiene a una ma.fia e Oseghale ha dimostrato di cosa sono capaci i ma.fiosi. Macerata è diventata preda della ma.fia nigeriana e si continua a stanziare milioni e milioni di euro per meglio accogliere questi ma.fiosi. Non può essere solo ingenuità…
Allora rimane un solo sistema democratico: distruggere i responsabili di questo tremendo problema, con il voto. Distruggere il Partito Democratico, la cosiddetta Sinistra boldriniana, i Radicali. Votando ciò che troviamo all’opposto. Berlusconi, Salvini, la Meloni e il Popolo della Famiglia.
Bommarito, d’accordo su tutta la linea e sempre al fianco nella lotta alle dipendenze. Mi vorrei soffermare però sulla tua ultima riga ” lo spaccio è un’attività che rende bene e comporta pochissimi rischi”, perchè è davvero inquietante, oltretutto, per stare ai fatti , venire a sapere dai giornali che Oseghale, magari non assassino, si capirà in seguito, ma certo non Innocent nella brutta faccenda del delitto di Pamela, possa permettersi , lui straniero, senza lavoro, spacciatore, che non doveva più trovarsi qui, una difesa non più con uno, bensì da oggi ben DUE avvocati, in un processo penale che, normalmente, manda per aria anche una famiglia mediamente benestante per quanto costa. Perchè, se prima era certo , ora è sicuro che non può godere del gratuito patrocinio anche se non fosse stato abbiente in quanto 1) per i non cittadini italiani, occorre essere con regolare permesso di soggiorno al momento del fatto oggetto d’indagine 2) perchè non può essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato nei giudizi penali chi è indagato, imputato o condannato per reati connessi al traffico di tabacchi e agli stupefacenti , e 3) non ne può fruire chi è difeso da più di un avvocato.
Ora che dire più? Non so chi paghi la sua difesa;saprà lui e i suoi avvocati, se lui coi suoi soldi sporchi o chi per lui. Ma la si vive davvero come un’ingiustizia nell’ingiustizia di fronte a quanti di noi qui nati e cresciuti arrancano , s’indebitano e vengono perseguiti fino al sequestro dei beni dai loro avvocati, anche solo per potersi difendere nei tribunali per una causa civile.
Senza dover investire tanti capitali per costruire le carceri che mancherebbero sperimenterei campi di lavoro ben sicuri dove sistemare per qualche decennio questi spacciatori con la conseguenza che si dovrebbero alimentare con i soli prodotti che riuscissero a ricavare dalla terra.Si tornerebbe al medioevo,ma con i trattamenti civili questo fenomeno non lo stronchi.
Aggiungo, sperando che chi di dovere non minimizzi ulteriormente la drammatica situazione, che, perdurando tale stato di cose cose,(non lo auspico, ma lo temo)presto o tardi si potrebbero avere altri fenomeni “Traini”, come già detto da Giorgio Rapanelli; i quali, stavolta, anzichè comportarsi scriteriatamente,e in modo impulsivo e rabbioso,dimostrando, se mi si passa il termine, più intelligenza tattica,e anche una mira migliore,gireranno armati di notte,per poi,dopo aver colpito, tornarsene tranquilli a casa. Costringendoci tutti a ritornare non solo qui, per piangerci addosso, per delle possibili, queste si vere stragi, non solamente “tentate”.
Condivido il commento n.13 di Giorgio Rapanelli: ogni cittadino con il voto può mandare all’opposizione le forze politiche di sinistra colpevoli della gestione/farsa dell’accoglienza degli immigrati in complicità delle sedicenti onlus beneficiarie di stanziamenti milionari di risorse pubbliche, solo così si potrà invertire la rotta in tema di sicurezza e di droga con l’espulsione dei troppi che delinquono (basta leggere le notizie sia locali che nazionali) ed i non aventi diritto a restare; non lasciarsi ingannare dalle promesse preelettorali altrimenti tutto resterà come prima; non lasciarsi intimorire dalla facilità con cui i “sinistri” accusano di razzismo anche chi non lo è perché vuole che gli immigrati accettati siano solo quelli che possono regolarmente lavorare, non essere mantenuti come parassiti e rispettare il paese che li accoglie.
1.Pene più severe 2. Certezza della pena 3. Controllo del money trasfer 4. Collaborazione con le forze di polizia segnalando ogni episodio sospetto 5. costruzioni di nuove strutture carcerarie per evitare condoni con la scusa di sovraffollamenti.
Per me non è giustizialismo tanto meno l’auspicio di uno stato repressivo, è semplicemente la salvaguardia di uno stato di diritto che passa anche attraverso la sicurezza.
Chissà, forse il nigeriano arrestato a Macerata due giorni fa, latitante da anni e uno dei capi dello spaccio locale di eroina e cocaina, è proprio il nostro Ngong-
Di Geronimo, nel fare l’elenco ha dimenticato il braccialetto elettronico: https://www.studiolegent.com/2017/03/21/cose-il-braccialetto-elettronico/ .