di Alessandra Pierini
Imminente trasferimento di tre dirigenti della Provincia di Macerata in Regione. A loro si aggiunge, in seguito alla sentenza del giudice del Lavoro di Ancona, Enrica Bonvecchi (leggi l’articolo).
Si tratta di Cesare Spuri, Letizia Casonato e Graziella Gattafoni, che andranno a dirigere, rispettivamente, le posizioni di Funzione di attività tecniche di protezione civile , viabilità regionale e gestione del trasporto e istruzione, formazione integrata e diritto allo studio.
Posizioni rette ad interim, fino alla data del trasferimento dei tre dirigenti maceratesi in regione, prevista per il 1 dicembre prossimo, da Mario Pompei (protezione civile e viabilità) e Raimondo Orsetti (istruzione).
Il trasferimento in comando è la conclusione di una procedura con cui la Regione aveva chiesto a 10 dirigenti delle 5 province marchigiane di offrirsi per tali posti; a rispondere all’interpello sono stati 5 dirigenti della Provincia di Macerata (oltre a Spuri, Casonato e Gattafoni, si erano proposti anche Stefania Tibaldi ed Enrica Bonvecchi), ma i tre prescelti per ora, sono quelli indicati.
Nel frattempo anche la Bonvecchi è stata trasferita dalla Provincia alla Regione, in forza di un’altra vicenda (una mobilità volontaria che ha preceduto l’indizione del concorso per 13 nuovi dirigenti, ancora arenato e sub iudice per diversi ricorsi ancora pendenti), che ha visto la Regione soccombere nei confronti della Bonvecchi.
Saranno, quindi, in tutto 4 ( per ora) i dirigenti che dalla Provincia si sposteranno in Regione, tre in comando e uno, di fatto, per mobilità.
Questi spostamenti, tuttavia, non riguardano formalmente il processo di riforma delle Province, perchè i 3 dirigenti ( più uno, vincitore di un ricorso) andranno a occupare caselle da tempo libere nello schacchiere dei dirigenti regionali e non connesse con il passaggio delle competenze “non fondamentali” che costituiscono il nocciolo della riforma delle Province disposta dalla legge Delrio. Nello specifico, il segretario generale della Giunta regionale, Fabrizio Costa, aveva motivato l’interpello, e quindi la ricerca di nuovi dirigenti, per sollevare alcuni dirigenti con più incarichi da “specifiche criticità connesse alla direzione di alcune Posizioni di funzione ad interim, che occorre rimuovere immediatamente”.
In particolare le “Attività tecniche di protezione civile nell’ambito del Dipartimento per le politiche integrate di sicurezza e per la protezione civile, attribuita ad interim al dirigente della posizione di funzione Controlli di secondo livello ed audit relativi ai fondi comunitari” andava riattribuita, secondo Fabrizio Costa ” per ragioni evidenti di sussistenza di conflitti di interesse tra soggetto controllato e soggetto controllore nell’utilizzo dei fondi comunitari”.
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I dirigenti quadri della provincia andranno in regione. Quindi: servono o non servono dobbiamo mantenerli ugualmente. Ma che male abbiamo fatto noi Italiani, per essere obbligati a pagare così tante cambiali mai volute e mai firmate?
@Tranzocchi. Dobbiamo ammettere che la nostra visione sui dirigenti delle P. F. ( Posizioni di funzioni ) alla Regione Marche sia un po’ distorta. Pensiamo che lavorino poco e siano pagati tanto. Adesso, io, la responsabilità di affermare il contrario non me la prendo, sai che figuraccia se fosse vero. Poi, le attività tecniche di protezione civile affidate ad interim al dirigente P. F. Controlli di secondo livello ed audit relativi ai fondi comunitari rischiano alla lunga di farlo soccombere. Tranzocchi, non ci rendiamo conto di quanti dirigenti manchino alla nostra Regione, di quante unità lavorative avrebbero ancora bisogno per dividersi equamente il lavoro che adesso pesa sulle già tantissime spalle ma non ancora sufficienti a reggere l’immane sforzo di mandare avanti questo costosissimo bidone al quale ogni 4 o 5 anni arrivano forze nuove alla sua guida politica. Ma ridateci Spacca, almeno ci eravamo abituati alla sua faccia pacioccona che ispirava tanta ma tanta fiducia. Caro Babbo Natale, perché non ti porti Ceresciole in Lapponia a salvaguardare i tuoi interessi cosi come ha fatto ultimamente con gli azionisti di Banca Marche insieme a Renzi, altro regalo di Natale che ti chiedo. Se poi quest’anno ti dovessi sentire più buono del solito,vieni a Civitanova Marche, che ho altri tre grossi regali da chiederti. Buon Natale Babbo Natale.
Ma servono, o dobbiamo per forza piazzarli da qualche parte?
Quale sarebbe l’alternativa al ricollocamento? Il licenziamento? Ma per licenziare ci vuole un motivo valido e licenziare un dipendente perché l’ente pubblico di appartenenza viene soppresso non so se sia un valido motivo.
@ Iacopini. Strano che nel Pubblico dove si lamentano centinaia di migliaia di surplus, ci sia bisogno di tutti questi dirigenti. Poi i soggetti di cui parla l’articolo, non vengono ricollocati, ma vanno ad occupare posti vacanti che non permettevano all’ente di svolgere serenamente i propri compiti in quanto c’è un’enorme mole di lavoro da svolgere per cui erano stati richiesti i famosi 13 dirigenti più altri tre o quattro. Quindi c’è ancora fame di dirigenti. Poi si presume che i dirigenti dovrebbero avere anche i diretti, ma non mi stupirebbe che tanti Comi stiano aspettando di essere guidati senza nessun bisogno né di diretti, né di direttori, né di collaboratori esterni e né di tutte le altre figure che fantasiosamente potrebbero essere inventate. E’ sempre la solita storia del Marchese del Grillo: ” Io sono io e voi non siete in c….”.
A coloro che sono vissuti sempre sul lavoro altrui non è facile fargli capire che sono esseri inutili e dannosi per la società.
A fronte di criticità regionali non può esservi maggior fortuna che avere a disposizione una task-force dirigenziale maceratese pronta a mobilitarsi per rimuoverle immediatamente.