Concorso per 13 dirigenti
Convocati 439 candidati
per la prima prova al Palarossini

REGIONE - L'iter previsto dal bando prosegue, nonostante le polemiche e i 7 ricorsi al presidente della Repubblica, al giudice del lavoro e al Tar. Unica certezza le spese vive: circa 6.500 euro per il la commissione e non meno di 5mila euro che il consorzio Ancona Sport chiede per l'affitto giornaliero del palasport, più i costi per il personale che sarà chiamato a fare da servizio d'ordine

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Il palazzo della Regione

Il palazzo della Regione

di Alessandra Pierini

Andrà in scena alle 9,30 del 13 aprile 2015 al Palarossini di Ancona il concorsone indetto dalla Regione per l’assunzione di 13 dirigenti. Sono ben 439 i candidati convocati per prendere parte alla prima prova prevista dal bando della Regione che ha creato non poche polemiche e diversi ricorsi ( ce ne sono tutt’ora 7 pendenti, di cui quattro incardinati col ricorso straordinario al presidente della Repubblica – su uno in particolare presto si saprà qualcosa – uno al giudice del lavoro e due al Tar Marche). L’ente sembra però orientato ad andare avanti.
La Regione ha provato in passato a stabilizzare 13 suoi dirigenti “precari” inserendoli nei ruoli dei dirigenti ( la Regione ne annovera una trentina solo per la Giunta, una mezza dozzina in Consiglio e un numero imprecisato nella Sanità), all’inizio, nel 2012, approvando una legge regionale che promuoveva i tredici uomini e donne d’oro da funzionari a dirigenti. Fu la Corte costituzionale, nel 2013, a fermare l’assunzione a tempo indeterminato, per cui gli uffici regionali furono costretti ad indire prima una mobilità ( in cui nessun altro dirigente proveniente da altre amministrazioni fu considerato idoneo), poi un concorso. La maceratese Marina Santucci depositò allora, era il 2014, i nomi dei futuri vincitori del concorso al nostro giornale (leggi l’articolo). La Regione non ha ritenuto in autotutela di sospendere la procedura, ma ha continuato con l’iter previsto dal bando, nominando la commissione ( di cui fanno parte i “maceratesi” Flavio Corradini rettore di Unicam e Giulio Salerno di Unimc, il secondo succeduto al dimissionario Nori) e, infine, ieri, fissando la prima prova scritta.
Non è peraltro sfuggito ai più attenti che Flavio Corradini collabori con la Regione Marche, anche in qualità di socio della società E-Linkink online systems (una società di giovani, spin off di Unicam ed in cui fra i soci figura o figurava lo stesso Corradini) il cui progetto è stato approvato con decreto firmato da uno dei dirigenti che parteciperà al bando. Tutto regolare, per carità, ma per motivi di correttezza e per non dare adito a voci che rimandano ad un possibile conflitto di interessi, forse era meglio astenersi.
Il concorso, promettendo un posto d’oro a vita ( il costo medio per un dirigente regionale supera  110.000 euro l’anno) , aveva suscitato l’interesse di ben 439 candidati, tra cui figurano vari uomini e donne pubblici ( fra gli altri Pierluigi Gigliucci, direttore Asur area vasta 3, l’onorevole del Pd Irene Manzi, l’esponente Pd Roberto Broccolo, Giorgio Giorgi, già candidato sindaco di Cingoli, etc..), nonché di uno stuolo di speranzosi esterni.
La novità degli ultimi giorni sta nella convocazione dei 439 candidati  più uno nutrito numero di interni, per il 13 aprile al Palarossini di Ancona, nonostante forti probabilità che il bando venga annullato e il divieto, posto dalla legge 190/2014, che vale anche per le Regioni, di procedere con nuove assunzioni per gli anni 2015 e 2016, pena la nullità del contratto eventualmente stipulato. In tutto ciò le uniche certezze sono i costi vivi per la organizzazione del concorso: circa 6.500 euro per il rimborso spese della commissione e non meno di 5mila euro che il consorzio Ancona Sport chiede per l’affitto giornaliero del Palarossini, più i costi per il personale che, necessariamente, sarà chiamato a fare da servizio d’ordine.
Il 13 aprile si svolgerà quindi la prima prova di esame che consisterà in un elaborato “volto a verificare , in relazione al ruolo manageriale, il possesso delle competenze organizzative (pianificazione, programmazione e controllo, organizzazione dei porgetti e dei progetti a presidio della qualità e del rapporto con gli utenti interni/esterni), relazionali ( leadership , negoziazione e e gestione dei conflitti, comunicazione e sviluppo dei collaboratori) e di contesto ( gestione finanziaria, amministrazione e gestione per obiettivi e risultati) “, il tutto nell’ambito delle conoscenze su diritto comunitario, delle regioni e degli enti locali, diritto costituzionale , tecniche di redazione degli atti amministrativi, funzionamento della Giunta Regionale, funzionamento degli organi previsti dallo Statuto regionale in materia di organizzazione.
Considerando tutte le premesse, nonché la quantità e la qualità dei candidati (laureati nelle più disparati corsi di economia, legge, sociologia, informatica, agronomia, ingegneria, architettura, etc ), la vicenda potrebbe avere ulteriori interessantissimi sviluppi.



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