(In alto la galleria fotografica, foto-servizio di Guido Picchio)
di Carmen Russo
La Protezione civile nazionale svincolerà, con un’apposita ordinanza, le risorse che la Regione Marche metterà a disposizione per ricostruire il guado sul Fiastra.
L’appello lanciato da Antonio Pettinari sul ripristino del guado di Colbuccaro, danneggiato dall’alluvione del 2011 e ulteriormente colpito ieri dall’ultima forte ondata di maltempo dei giorni scorsi (leggi l’articolo), è stato repentinamente accolto dal prefetto Franco Gabrielli e dal presidente della Regione Gian Mario Spacca. Il capo del dipartimento della protezione civile ha, infatti, sfruttato l’occasione della manifestazione organizzata oggi a Cingoli per la consegna degli attestati alle organizzazioni di volontariato di Protezione civile, per manifestare il suo impegno nella ricostruzione del nuovo ponte, definito dal presidente della Provincia come un punto nevralgico senza il quale “i cittadini di un comprensorio così importante e vasto non possono restare senza un collegamento per tutta realtà economico-imprenditoriale”. Il consenso del prefetto e del presidente della Regione è supportato da quello dell’assessore Paola Giorgi e dal responsabile della Protezione civile Oreficini.
I fondi regionali saranno resi spendibili, fuori dai vincoli del Patto di Stabilità, per riparare il guado con la motivazione di calamità naturale. Il prefetto Gabrielli che era già a conoscenza della catastrofica situazione del guado di Fiastra, l’attraversamento del quale è ora resa possibile dalla strada provinciale 28 “Colbuccaro – Corridonia”, ha condiviso le preoccupazioni del presidente Pettinari. Stessa preoccupazione e stesso impegno sono arrivati anche dall’assessore regionale Paola Giorgi, che dichiara: «Una giornata di festa per la Protezione Civile Marchigiana oggi a Cingoli, alla presenza del Prefetto Gabrielli, ed una giornata di sole per il ripristino del guado sul Fiastra, infrastruttura viaria importante, in attesa della ricostruzione del ponte di Colbuccaro, compromesso dal l’alluvione di marzo del 2011. Insieme al Presidente Spacca abbiamo reperito le risorse per il ripristino. Risorse che, grazie all’intervento del Capo dipartimento nazionale della Protezione civile Gabrielli, potranno essere subito utilizzate senza cadere nel vincolo del Patto di Stabilità. Il guado è stato spazzato via conseguentemente al maltempo che nei giorni scorsi si è di nuovo abbattuto nel nostro territorio, già fortemente provato dagli ultimi accadimenti alluvionali di novembre e dicembre 2013 che avevano portato alla dichiarazione dello stato di emergenza».
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non ce spennate tanti sordi per rfarlu che tanto la prossima piena se lu rporta via.
Certamente il Prefetto Gabrielli sarà venuto a Cingoli in elicottero per non farlo passare sulla Cingolana ( alias Cingalese ) !!! Mancavano solo 700.000 €, bloccati dal Patto di Stabilità, per iniziare i lavori di rifacimento del ponte a Colbuccaro. La rimanenza era già a disposizione, circa 2.300.000 €…!!! Ora dateve da fa’… cercando di essere meno burocratici… come sempre…!!! Non avete più scuse…!!! Cercate di meritarvelo lo stipendio che percepite !!! E… spero che con le tasse che ci fate pagare: bollo e assicurazione etc. etc. iniziate pure a riparare le strade…!!! Sarebbe ora… sono anni che aspettiamo !!! <Grazie> !!! ??? !!!
E’ SICURAMENTE LA NOTIZIA DEL GIORNO, RIFACCIAMO IL GUADO! Pettinari, Cartechini e Spacca meritano una standing ovation per essere riusciti a trovare i soldi per seppellirli nuovamente nel “GUADO PER LE OCHE”. Si dice che errare è umano ma che perseverare è diabolico……..alll’Amministrazione Provinciale di Macerata non si può nemmeno dare del diabolico perché è almeno la quinta volta che rifa lo stesso errore. E’ mai possibile che i tecnici della Provincia non riescano ancora a capire che il guado fatto in quel modo non è adeguato per reggere al deflusso delle acque torrentizie del Fiastra? I tubi di quelle dimensioni possono essere sufficienti solo per farci passare dell’acqua distillata. Per averne avuto conoscenza diretta vorrei ricordare agli addeti che l’esondazione del fiume Ete a Casette d’Ete (avvenuta nello stesso giorno del crollo del ponte sul Fiastra) è stata causata dall’ostruzione dell’arcata del ponte (con i tronchi delle piante trascinate dalla piena) che aveva ed ha una larghezza di almeno otto metri per altrattanti di altezza, i tubi di appena un metro mi fa ricordare la parabola evangelica: è più facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago che……!” Punto!
Ma chi ci comanda RIFANNO IL GUADO, A FORZA DI RIFARLO CON QUEI SOLDI GIA SI ERA RICOSTRUITO IL PONTE DI COLBUCCARO E QUELLO SULLO STRETTO DI MESSINA
ancora si parla di guado provvisorio . BOOOO quissi pensano che simo tutti scemi !!
Niente paura: devono prendere voti per le Europee e poi per le amminstrative di Corridonia. Per cui promettono tutto. Siamo dei coglioni, ce lo sanno e giustamente ci trattano come tali.
Viva l’Italia! Ciò che mi rende perplesso è che a Corridonia non esiste il Movimento 5 Stelle. Significa che proprio siamo teste quadre.
Chi può può, quel guado rinnova il mito dell’araba fenice, post fata resurgo.