Il sole di oggi e il repentino aumento delle temperature hanno fatto quasi dimenticare l’ondata di maltempo dei giorni scorsi. Restano però le tracce delle forti piogge che hanno colpito l’intera provincia. In particolare si contano i danni sul guado del Torrente Fiastra (strada Colbuccaro- Corridonia), completamente sommerso dall’acqua e chiuso al traffico nei giorni scorsi (leggi l’articolo). (Foto inviate da Marco Cittadini)
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DOMANDA:
Quante volte dobbiamo rifare il guado e spendere soldi prima di un intervento definitivo?
La TAV mi sa che costa di meno!!
Non è il PO, non ci vuole una mega struttura.
EEE DAII non pensiamo sempre a magnaa!!!
Dalle foto si vede che tronchi, piante grosse e piccole, terra e tante altre porcherie a monte del guado hanno intasato il regolare flusso di acqua attraverso i tombini…!!! Se…!!! ma quando…!!! i fiumi venissero “PULITI”… penso che tutti questi danni non ci sarebbero stati…!!! In Provincia tanti bla bla bla… ma di cose “concrete” non se ne vedono…!!! Abbiamo una nuova santa: Santa Poltrona !!! Non c’è solo a Macerata…!!! EVVIVA…!!!
Un mio amico impresario edile nel criticare il progetto di un edificio diceva che non sempre l’uomo si sveglia con le idee chiare e quindi il giorno che l’Ingegnere aveva fatto quel progetto era in stato confusionale. Il giorno che i tecnici della Provincia hanno progettato quel “GUADO” erano sicuramente in quella condizione psico-fisica, diversamente dovrebbero essere licenziati in tronco. E’ impensabile anche per qualsiasi profano di idraulica che le acque di un fiume possano passare, con tutti i detriti che portano durante una piena, dentro dei “tombini”, anche di grandi dimensioni. Io non sono un tecnico ma posso dire che in passato in situazioni analoghe (proprio nel fermano) che ho visto personalmente sono state realizzate strutture più adeguate e senza limitazioni di traffico di alcun tipo. Avvocato Pettinari, diamoci un mossa, (spending rewiew o meno) il ponte va rifatto nel più breve tempo possibile.
I tecnici della Provincia si sono dimostrati spesso all’altezza della situazione. Non sono un ingegnere e quindi non mi sento di esprimere un giudizio tecnico, ma vorrei far notare che quello che è accaduto ultimamente dal punto di vista meteorologico è alquanto straordinario e che sono andate in crisi anche strutture non provvisorie.
Purtroppo il primo evento, quello che ha determinato il crollo, è avvenuto in un momento amministrativamente complicato ed in seguito lo è divenuto ancora di più complicato dal punto di vista economico, altrimenti ora non staremmo a parlare del provvisorio ed avremmo un ponte nuovo (credo).