Resta chiuso il guado veicolare sul torrente Fiastra

CORRIDONIA - Livello acqua troppo alto. Per la riapertura si attende la fine della perturbazione meteorologica in atto

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Nota della Provincia di Macerata:

Si è lavorato anche durante la notte per garantire la salvaguardia della struttura, ma per la riapertura al traffico del guado veicolare sul torrente Fiastra, lungo la strada Corridonia-Colbuccaro, è necessario attendere che si esaurisca la perturbazione meteorologica in atto. La portata d’acqua del torrente, infatti, è ancora troppo elevata ai fini delle sicurezza del transito veicolare e pedonale e le previsioni meteo a breve termine sconsigliano di ripristinare l’attraversamento del torrente.

I danni provocati dalla corrente dell’acqua alle due estremità potranno essere riparate in poco tempo e così anche il palo dell’illuminazione elettrica che è caduto. Sul palo, peraltro, è posizionata anche la telecamera utilizzata per monitorare costantemente lo stato dei luoghi.

Per agevolare il deflusso dell’acqua, il cui livello ancora questa mattina superava in alcuni punti l’altezza della struttura, il personale del servizio viabilità della Provincia ha rimosso, appena è stato possibile farlo in condizioni di sicurezza, i guard-rail su entrambi i lati del guado.

guado160412b-300x212Va ricordato che la Giunta provinciale mesi fa aveva approvato il progetto preliminare dei lavori di costruzione di un nuovo ponte, che dovrà sostituire quello gravemente danneggiato dall’alluvione dl marzo 2011. “Il costo previsto – riferisce il presidente Antonio Pettinari – è  di circa 3 milioni di euro, ma la sua realizzazione al momento è frenata, da un lato dal reperimento dei fondi e dall’altro dal Patto di stabilità. Lo stanziamento, per ora solo promesso, da parte del Governo di 25 milioni per i danni dell’alluvione in tutte le Marche difficilmente – fa notare il presidente della Provincia – potrà finanziare per intero il ponte di Colbuccaro. Inoltre non ha trovato ancora accoglimento la nostra richiesto al Governo e al Parlamento di poter effettuare interventi per le calamità naturali fuori dal Patto di stabilità. Su questo stiamo insistendo fortemente – prosegue Pettinari – e siamo convinti che occorra trovare assolutamente una soluzione immediata. Peraltro, proprio a causa del Patto di stabilità, moltissimi appalti sono fermi: Siamo pronti a partire con 31 cantieri per circa 11 milioni di euro complessivi, ma per tutto il 2012, se le norme resteranno quelle in vigore, potremo spendere solo meno si tre milioni”.

 

( Nelle foto, il guado sul torrente Fiastra durante i lavori della scorsa notte e come si presentava stamane)



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