Le auto parcheggiate in piazza della Libertà, l’unica vera novità che ha segnato il cambio di passo tra la passata amministrazione e questa
di Luca Patrassi
2020 e anni precedenti. La maggioranza: “il centro storico è vitale, pieno di eventi”, l’opposizione: “il centro storico è deserto, le attività chiudono”. Ottobre del 2023, ieri per la verità, in Consiglio comunale: la maggioranza dice “centro è vitale, i ristoranti sono pieni”, l’opposizione osserva che “il centro è vuoto”. Maggioranza e opposizione restano coerenti, negli anni non hanno cambiato posizione. E’ solo cambiato il colore della maggioranza di governo, al centrosinistra è subentrato il centrodestra. Già, è così: chi del centrodestra tre anni fa diceva, e pubblicava post con foto esplicative, che il centro storico era deserto per colpa anche del centrosinistra al governo, ora in maggioranza dice l’esatto contrario, cosa che del resto fa anche il centrosinistra. Il dubbio è che dai banchi della maggioranza ci sia una visuale diversa del centro storico, oppure è un caso meritevole di approfondimento anche convegnistico da parte dell’equipe oculistica del dottor Vincenzo Ramovecchi.
Sabrina De Padova in Consiglio
Ieri si è chiusa la dee giorni di Consiglio comunale, l’ennesima seduta fatta di interrogazioni, mozioni, ordini del giorno e nessuna delibera. Tra gli ordini del giorno ce ne è stato uno, a cura della consigliere di maggioranza/minoranza (eletta con la lista civica del sindaco Parcaroli ma di fatto isolata dai gruppi di maggioranza) Sabrina De Padova sulla chiusura delle attività commerciali in centro storico. Problema dibattuto da una quarantina di anni, finora inutilmente. Ovviamente tutti i rappresentanti dei gruppi hanno preso parte al dibattito, alcuni anche per bollare l’atteggiamento di De Padova (Benedetti di Fdi e Antolini di Fi).
La consigliera Barbara Antolini (Fi)
Nella foga del discorso l’azzurra Barbara Antolini ha osservato come a lei il centro storico appaia pieno, «ci sono tanti eventi e quando cerco di prenotare un ristorante lo trovo sempre pieno», giusto il contrario di quello che ora al centrosinistra sembra apparire camminando per le vie del centro cittadino.
Impressioni, contestate subito ed ovviamente dal centrosinistra ora all’opposizione. Silenzio dai banchi della Lega, in effetti non è che siano passati dei secoli da quando gli attuali assessori salviniani postavano foto del centro storico deserto per attaccare l’amministrazione allora a guida Carancini.
Il dibattito nell’ultimo Consiglio comunale
Un fenomeno di costume da analizzare quello dei vuoti/pieni del centro storico e chissà che tra qualche anno il prof di Unimc Angelo Ventrone, analista dei fenomeni politici e delle parole guida delle campagne elettorali, non proponga una mostra sui post dedicati da questa classe politica al centro storico. Impossibile, in questo caso, tirare in ballo il Giorgio Gaber di “Destra sinistra” che però una chiave di lettura maceratese la offre, “La piscina bella azzurra e trasparente è evidente che sia un po’ di destra”, chiaro richiamo all’oramai celebre party con bagno finale.
Così vivo che i negozi continuano a chiudere. Però adesso lo fanno col sorriso evidentemente
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Il centro storico di Macerata dobbiamo dire che grazie alle manifestazioni organizzate dalle varie associazioni e’ sempre pieno chi dice il contrario mente spudoratamente e fa solo disfattismo, più che altro cercano di creare zizzania e a forza di spallate pensano di tornare in sella, illusi.
Secondo me qualcuno va in giro per Macerata bendato o sponsorizzato dal comune
Si ma chi dice le bugie chi amministra o le opposizioni?
Scusate, mi dite a che ora è sempre pieno? Oggi verso le 18 era pieno il parcheggio in piazza, ma avrò incontrato si e no 20 persone in tutto, commercianti compresi. Significa pieno?
Allora: basterebbe viverci, in centro, per capire come funziona il flusso delle persone (da venti anni in qua).
Dal lunedì al mercoledì è piuttosto “obitoriale”. Il mercoledì c’è pure il trasferimento del mercato lungo le mura che abbrutisce il traffico e peggiora la frequentazione del centro.
Dal giovedì tutto risorge: vuoi per la movida universitaria, vuoi per il fine settimana alle porte.
La riapertura alle auto ha indubbiamente contribuito a movimentare un po’ (ma per pedoni e stanziali è un incubo); se invece finalmente si facesse il parcheggio a nord con gli attracchi si potrebbe richiudere alle auto e godersi il cuore cittadino.
Rimane l’unico vero problema, il più spinoso e il meno affrontato (sempre da venti anni in qua): la residenzialità stanziale, il calmieramento degli affitti.
Detto e ridetto migliaia di volte, ma se non tornano i maceratesi a vivere in centro non c’è speranza di sorta per il piccolo commercio e le altre attività: un centro storico di soli bar e ristoranti va bene a Mangerata, non a Macerata.
La consigliera Antolini ricorda il grande capo quando diceva:””Mi sembra che in Italia non ci sia una forte crisi. La vita in Italia è la vita di un paese benestante, i consumi non sono diminuiti, per gli aerei si riesce a fatica a prenotare un posto, i ristoranti sono pieni”. Quindi Macerata perlomeno rappresenta ancora la Milano da bere…
C’è un via vai talmente importante che i negozi talmente oberati di lavoro sono costretti a chiudere per poi riaprire nei centri commerciali, dove notoriamente c’è meno flusso di persone…
Il sig. Bartoloni molto probabilmente esce solo il giorno di S.Giuliano..dove c’è sempre una coda di gente lunghissima..ma quella è la processione in onore del patrono…
…il signor Bartoloni è sponsorizzato, perciò non può dire quello che pensa…
in risposta a Filippo Davoli, nel mio odg sulle possibili iniziative da analizzare a tavolino per cercare di far rivivere tutte le attività commerciali c’era anche la possibilità di calmierare i prezzi d’affitto….