Rampa Zara, cambio di strategia:
intesa tra assessori e tecnici
su un attracco da via Armaroli in piazza

MACERATA - Incontro tra giunta e dirigenti dell'Ufficio tecnico dopo gli scossoni delle scorse settimane e le dimissioni congelate. Che sia una sorta di tregua armata? Entro due mesi saranno elaborate alcune soluzioni partendo dai progetti finora presentati dai tecnici iniziando dagli anni Ottanta. L'assessore Iommi: «Si è detto da alcuni che il Belvedere delle Fonti ha un rapporto tra costo totale e posto auto che è improponibile, rilevo però che tutti i parcheggi sono improponibili analizzati da quel punto di vista»

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Via Armaroli

di Luca Patrassi

Parcheggio di Rampa Zara, si è svolto un incontro tra la giunta comunale e i dirigenti dei settori interessati. Un primo passo dopo gli scossoni delle scorse settimane e la profonda crisi di maggioranza che aveva portato l’assessore Silvano Iommi a rassegnare le dimissioni, poi congelate, proprio per la mancata discussione del progetto. Che sia un tregua armata tra il sindaco Sandro Parcaroli, che in un primo momento è apparso confuso davanti alla mossa di Iommi, Iommi stesso e quella parte di maggioranza (vedi FdI) che ha già bocciato il progetto del Belvedere, è presto per dirlo. Vedremo. Intanto la prima, forse unica, novità emersa è che si cambia strategia operativa: si parte dall’inserimento di un attracco meccanizzato che colleghi via Armaroli a piazza della Libertà passando o dall’arco di ingresso del palazzo del Governo oppure utilizzando i locali che ospitavano l’ufficio immigrazione. In sostanza si parte dalla fine, nella speranza di trovare collaborazione a Palazzo di Governo, all’Ufficio Ricostruzione e in Provincia. Il progetto di restauro postsisma della Prefettura è in corso di elaborazione ed ora il Comune chiede alla stazione committente di inserire la previsione di un attracco. Operazione che non necessita di varianti urbanistiche ma che evidentemente andrà a variare la spesa prevista. Detto dell’ipotesi di attracco che da via Armaroli dovrebbe portare gli utenti nella piazza centrale utilizzando lo spazio dell’ex Provveditorato, la riunione ha toccato anche le questioni tecniche legate alla realizzazione del parcheggio.

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Rampa Zara

«L’Ufficio tecnico – osserva l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi – ha chiesto del tempo, un mese o due, per mettere nero su bianco alcune ipotesi di intervento partendo dai progetti fatti dagli anni Ottanta ad oggi». In sostanza si prenderanno in esame i piani elaborati dall’architetta Silvana Lisi e dal geometra Stefano Palmucci per un privato, dall’architetto Guido Strinati, dalla Sintagma ed infine l’oramai celebre Belvedere delle Fonti, elaborato dall’assessore Iommi ed avversato dall’Ufficio tecnico, e dall’assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Marchiori, perché troppo oneroso. Secondo una stima fatta appunto dal dirigente dei Servizi tecnici l’ipotesi del Belvedere delle Fonti avrebbe un costo di 54 milioni di euro. Costo che Iommi contesta, ma si resta sempre sul piano delle previsioni. Dunque l’Ufficio tecnico elaborerà una serie di soluzioni partendo da Rampa Zara anche se qualcuno continua a spingere per un parcheggio a Fonte Maggiore. Ci sarebbe una maggiore disponibilità da parte dei vari assessori a trovare un momento di mediazione legato alla realizzazione di una struttura a raso appunto all’altezza di Rampa Zara. In sostanza, come conferma l’assessore Iommi, una soluzione sul tipi di quella realizzata per via Trento: una terza corsia da affiancare, sullo stesso livello o un po’ più bassa, a quelle già esistenti su viale Leopardi e capace di contenere almeno cento posti auto in ognuno dei due lati partendo da subito dopo il curvone delle Fosse.

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L’assessore Sivano Iommi e il “suo” progetto per il parcheggio di Rampa Zara

Dunque un paio di mesi di riflessione prima di approdare in Consiglio comunale per la presentazione della variante il cui iter di approvazione è particolarmente laborioso, un paio di anni. Vero è che si tratta di un’opera di cui si discute da mezzo secolo, quindi un paio di anni in più non risultano un aggravio particolare. Un sassolino però l’assessore Iommi  vuol toglierselo dalle proverbiali scarpe: «Si è detto da alcuni che il Belvedere delle Fonti ha un rapporto tra costo totale e posto auto che è improponibile. Premesso che i costi sono ancora sommari, rilevo però che tutti i parcheggi sono improponibili analizzati da quel punto di vista, si poteva dire la stessa cosa per l’ex Park Sì o per il Paladini: con questo discorso non si progetterà mai nulla di importante per il futuro della città».


(Clicca per ascoltare la notizia in podcast)

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