L’ex sede della Banca d’Italia
di Luca Patrassi
Accordo fatto con Bankitalia, Unimc ha deliberato l’acquisto della sede maceratese dell’Istituto centrale per 3,9 milioni di euro, Iva esclusa. A distanza di quattordici anni dalla chiusura formale della monumentale sede maceratese di via Matteotti, Bankitalia chiude finalmente la pratica della vendita a un prezzo molto lontano dalle decine di milioni chieste inizialmente, la valutazione di partenza era sui quaranta milioni. Il ministero ha già dato un ok informale, si attende il decreto formale di autorizzazione a Unimc per passare l’atto di compravendita. La notizia è emersa dall’albo pretorio dell’Università che appunto registra la delibera del Consiglio di amministrazione che risale addirittura alla fine dello scorso mese di giugno. Il silenzio era stato tombale, forse appunto in attesa della definizione di tutti i passaggi formali.
Il rettore John McCourt
Il rettore John Francis Mc Court ha pressato Bankitalia ottenendo il sì per l’immobile monumentale che occupa un intero isolato su via Matteotti. Unimc ha da tempo la liquidità necessaria all’acquisto grazie all’importante accordo che l’ex rettore Francesco Adornato aveva stipulato con il Ministero per rispondere all’emergenza creata dal terremoto che ha reso inagibili alcune sedi universitarie.
Inizialmente era stato scelto un immobile in piazza Pizzarello, ma l’operazione è naufragata per alcuni problemi della società. Per il centro storico una gran bella notizia: la chiusura della ex sede di Bankitalia aveva portato problemi a catena per le attività di quella zona cittadina. Secondo le prime informazioni, il rettore Mc Court pensa di portare nell’ex Bankitalia gli uffici amministrativi. Va anche detto che l’immobile di via Matteotti è un bene vincolato e per la sua rifunzionalizzazione si parla di una cifra tra i 12 e i 15 milioni di euro. Soldi a parte, il recupero della ex Bankitalia è un segnale molto positivo. Quanto all’immobile occupa appunto una superficie di 8.997 metri quadrati.
COM’ERA – La sede maceratese della Banca d’Italia è chiusa dal 2009
«Il complesso immobiliare – si legge nel sito di Bankitalia – è stato sede della Filiale di Macerata della Banca d’Italia ed è costituito da tre edifici contigui edificati tra il 1500 e il 1700, posizionati sul centralissimo corso Matteotti, anticamente denominata Strada Grande. I palazzi che compongono il complesso immobiliare sono: Palazzo “Mozzi Marchetti”, poi Ferri, anche detto dei Diamanti, con la caratteristica facciata in bugnato a punte di diamante in pietra calcarea chiara, viene realizzato verso la metà del 500, a cura dell’omonima famiglia dell’arch. Torelli; Palazzo Rotelli, poi Lazzarini, costruito intorno al 1570 ed attribuito al Tibaldi, noto architetto, il cui stile manierista si riscontra nella facciata, con tre grandi portali, sovrastanti da altrettanto grandi finestroni, ampiamente arricchiti da vistosi timpani e fregi ed infine Palazzo Silvestri che fu costruito nel 1793 per volontà del marchese Antonio Silvestri».
Università unica risorsa di Macerata?
Da una parte sono felice perché se non fosse per l'università, quanti locali abbandonati avremmo. Dall'altra però è una tristezza vedere l' Università dappertutto come se non ci potessimo permettere altre iniziative.
Speriamo che concentreranno tutto in questa unica sede
Io dico che è meglio fornire un buon prodotto scolastico piuttosto che immobili . Anche perché erano già pubblici certi palazzi .
Finalmente qualcosa si muove!
Macerata è agli sgoccioli, si approssima alla fine. La dura realtà è questa.
A chi appartiene la ex casa di cura Celiberti?
Io mi chiedo dove trovino tutti questi soldi
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Una straordinaria notizia positiva che rilancia il nostro centro storico come “magnete” antico e resiliente della città direzionale. Dovrà essere, tuttavia, anche un “magnete” in grado di generare nuovi protagonismi capaci di farci uscire in avanti dalla crisi del terziario. D’altra parte il rafforzamento dell’insediamento universitario lungo l’intero e antichissimo asse di crinale che da Piazza Strambi arriva a “Porta Romana”, incrociando il Palazzo del Governo e integrandosi con il complesso delle future residenze studentesche dell’ex Hotel Claudiani ed ex convento del Corpus Domini, impone al Comune una chiara decisione da assumere sull’indispensabile dotazione di un adeguato parcheggio, con attracco meccanizzato a tale importante comparto storico-urbanistico; un parcheggio che è già stato profilato e definito come “Belvedere Leopardi” ma ancora in attesa di essere innestato nella vigente strumentazione urbanistica generale.
L’assessore architetto Silvano Iommi posta un condivisibile appello su CM, rivolto alla amministrazione di cui fa parte, tra l’accorato e il disincantato, tra la preghiera e l’avviso: un esempio di trasparenza politica e di fiducia nel dibattito pubblico; e un segno di una qualche difficoltà non soltanto di “decisione” ma anche di comunicazione: serve appunto un “magnete”.
E’ mai possibile che si acquisti un immobile senza conoscerne, neanche al rogito, la destinazione?
Un ringraziamento sentito a Unimc, al Rettore e a tutti coloro che si sono impegnati in questa splendida operazione
Per la sig.ra Garulli. Va aggiunto che l’Università di Macerata non ha facoltà scientifiche: ingegneria, medicina, fisica, chimica, etc.
Ottimo. Così potrò entrare di nuovo in quei locali che furono della mia Banca d’Italia, un tempo caposaldo della Lira, oggi strapuntino della finanza europea. Il Palazzo dei Diamanti, di nuovo a disposizione del pubblico.
W l’Università … non c’è rimasto altro
L’operazione effettuata dall’ateneo è intelligente e ha una sua logica ben precisa e del tutto evidente, collegandosi appunto agli studentati in fase di ristrutturazione che sono nei pressi. Buona l’operazione anche per la città di Macerata, però non sufficiente a rilanciare il centro storico, rilancio per il quale è indispensabile il supporto alla residenzialità, tuttora poco visibile.
Mi chiedo che necessità c’è di pagare un immobile del genere per milioni e doverlo ristrutturare per ancora diversi milioni (soldi pubblici) per una diversa sede amministrativa dell’università di macerata?!
Leggo un articolo succssivo di cronache maceratsi che indica la mancanza di alloggi per studenti e gli esistenti sono aumentati del 30%.
Ma sarebbe sensato dedicare soldi per alloggi e aule ed altro al fine degli studenti…..ma che ci fa il rettore con la ex sede della banca d’italia?????????????
Per l’Università la scenografia è tutto… è l’Olimpo che fa credere negli dei. Poi il rettore di Tor Vergata può copiaincollare le proprie pubblicazioni, un professore di Atlanta sostenere che il vaccino blocca la capacità di mutazione d’un coronavirus… cos’importa?… myricae, rispetto alla magnificenza dei loro palazzi.