Via Grotte è al confine tra Loreto e Porto Recanati
di Alessandra Pierini
La carenza di medici di base, di cui finora si sono paventati gli effetti, comincia a farsi sentire pesantemente, ripercuotendosi per lo più sulle persone più fragili. E’ il caso di tre famiglie che vivono in via Grotte, a pochi metri da Porto Recanati, ma ufficialmente nel territorio del Comune di Loreto che è a sei chilometri di distanza. La via è nel limbo delle zone di confine, basta attraversare la strada per passare da Loreto a Porto Recanati. Gli ambulatori dei medici di base sono a 500 metri da casa loro ma per un cavillo burocratico devono rivolgersi ai medici di Loreto.
«Mio padre è invalido al 100 percento- spiega Martina Sarnari per conto dei suoi genitori -mia madre ha 76 anni, non ha l’auto e a piedi in 5 minuti arriva tranquillamente dal medico. Noi familiari li aiutiamo per quanto possibile ma andare dal medico in autonomia o avere qualcuno che in pochi minuti raggiunge mio padre a casa è per loro fondamentale. Per 40 anni hanno sempre avuto il medico a Porto Recanati grazie alla deroga. Ora non si capisce perché non possa essere rinnovata».
«Tutto è iniziato un anno fa – racconta Marina Senigagliesi – quando i nostri medici di base, da più di 40 anni di Porto Recanati, sono andati in pensione. Per fortuna il dottor Francesco Puglia che ha l’ambulatorio qui vicino, si è preso cura di noi, in attesa di formalizzare il passaggio. Abbiamo quindi chiesto la conferma della deroga per cui potevamo rivolgerci ai dottori di Porto Recanati. Ma ci hanno risposto dopo cinque mesi che il dottor Puglia era pieno e dovevamo scegliere un dottore a Loreto. Comunque anche a Loreto i medici sono tutti pieni».
Conferma la necessità per loro di un medico di base disponibile e vicino il dottor Francesco Puglia: «Mi sto occupando di queste tre famiglie di cui mi prendo cura e responsabilità facendo impegnative e quant’altro come se fossero miei mutuati. A Porto Recanati dovrebbe arrivare qualche altro medico e spero che la situazione si risolva a breve con il rinnovo della deroga».
«A Porto Recanati – commenta Alberto Carelli, direttore amministrativo dell’Ast di Macerata – c’è una carenza di medici perché sono cessati dall’ incarico due professionisti massimalisti ed è arrivato il dottor Francesco Puglia che al momento non può averne più di mille, per vincolo giuridico legato al proprio percorso formativo. La richiesta degli abitanti di Grotte è stata respinta dal Comitato della Medicina generale, organismo deputato a esprimere parere obbligatorio in merito, poiché nel momento in cui la stessa è stata esaminata Francesco Puglia aveva raggiunto il massimale. Al momento sono rimaste sospese anche le posizioni di altri residenti di Porto Recanati, in attesa di avere il proprio medico».
Il commissario Antonio Draisci
A spiegare le soluzioni che l’Ast sta attuando per risolvere il problema è il Commissario straordinario Antonio Draisci: «Come previsto dall’Acn abbiamo avviato le procedure amministrative per il conferimento di un incarico definitivo che tuttavia prevede tempi lunghi e, tenuto conto della delicatezza della questione, abbiamo già avviato l’iter per conferire, nelle more dell’espletamento del definitivo, un incarico provvisorio che si concluderà fra venti giorni. Terminato il percorso amministrativo saremo così nelle condizioni di dare una risposta ai residenti di Porto Recanati e a quelli del quartiere Grotte. Vorrei sottolineare- spiega il commissario Draisci – che, nonostante sia stata concessa una deroga territoriale all’attribuzione di un medico fuori ambito per tutto questo tempo, al momento non può essere di nuovo adottata questa soluzione perché il loro medico è andato in pensione e contestualmente il dottor Puglia non può superare il limite di mutuati sopraindicato. Consigliamo, quindi, agli abitanti di Grotte di rivolgersi a un medico di Loreto, scelta da considerarsi più semplice per la loro residenza, oppure attendere l’arrivo di un altro medico a Porto Recanati che possa prenderli in carico insieme ai cittadini della città costiera».
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che fatto
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A Porto Recanati ci sono:
– la Croce Azzurra, tel. 071 979 8182
– la Croce Bianca, tel. 351 619 6180.
Loro potrebbero dare una soluzione.