«Al pronto soccorso il caos,
grazie agli operatori del Santo Stefano»

SANITA' - Sofia Benaducci ringrazia gli operatori dell'istituto di riabilitazione di Potenza Picena che si stanno prendendo cura delle madre, dopo che si è rotta il femore. E lancia un'accusa al reparto dell'ospedale di Civitanova

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Il Santo Stefano a Porto Potenza

 

«Ringrazio tutto il personale dell’istituto Santo Stefano di Porto Potenza, nello specifico il padiglione A3, per la sua umanità e professionalità verso tutti i pazienti ricoverati».

A scrivere è Sofia Benaducci, la cui madre di 87 anni è al momento ospite del centro di riabilitazione. «Ho trovato personale premuroso, gentile ed umano – aggiunge la donna – Cosa non riscontrata al pronto soccorso di Civitanova».

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Il pronto soccorso di Civitanova

Capisco che il personale è ridotto all’osso e che dottori, infermieri e personale Oss sono pochi e tutti hanno turni massacranti, ma vedere anziani, in primis mia madre con un femore rotto su una barella impossibilitata a procurarsi anche una sola bottiglietta d’acqua dal distributore automatico e in difficoltà vista l’età, a comunicare con noi figli tramite cellulare, non essere aiutata in questo è una cosa veramente disumana. I dirigenti cosa fanno? Basta tagli alla sanità. Prima o poi purtroppo ne avremmo bisogno tutti – conclude Benaducci -. Grazie padiglione A3, siete tutti bravissimi».



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