Si sottopone a una sterilizzazione tubarica dopo la seconda gravidanza complicata, ma resta incinta lo stesso. L’Asur condannata a pagare 500 euro al mese alla famiglia per mantenere il bimbo fino al 23esimo anno di età. Un totale di 138mila euro, più 14.700 euro di risarcimento per danno biologico alla mamma. E’ la sentenza emessa dal giudice civile del tribunale di Macerata Umberto Rana.
La storia riguarda una famiglia che vive nel Maceratese. La coppia aveva già un bimbo e nel 2012 è nato il secondo figlio, quando la donna aveva 35 anni. Per lei si era trattato di un secondo secondo cesareo e di un terzo intervento, perché quando era più giovane era stata operata a causa di una malattia. Così, dopo il secondo parto complicato, anche su consiglio dei medici, la donna fu sottoposta a un intervento di sterilizzazione tubarica. Dopo qualche tempo però, la donna iniziò a sentire dolori addominali. L’ecografia diede il responso: era di nuovo incinta, al quinto mese.
Dopo aver deciso di portare comunque a termine la gravidanza, con il terzo figlio nato senza nessun problema, la donna si è rivolta a un legale per chiedere un risarcimento all’Asur. All’inizio è stato tentato un accordo extragiudiziale, ma invano. Così nel 2016 è partito il processo civile. Il consulente tecnico nominato dal tribunale, Marco Di Tommaso, aveva concluso che la scelta dell’ospedale era stata errata, perché tra le varie tecniche per la chiusura delle tube era scelto quella di Pomery, con percentuali di successo molto più basse rispetto a quella di Irving, che pure si sarebbe potuta fare essendoci il personale e l’attrezzatura a disposizione. Da parte sua l’Asur aveva eccepito che la donna aveva comunque dato il consenso all’operazione. Alla fine il giudice ha accolto le tesi del consulente e ha condannato l’Asur a pagare un risarcimento di 138mila uro per il mantenimento del terzo figlio fino al 23esima anno d’età (fino alla maggiore età, più cinque anni di università), quantificato in 500 euro al mese. Oltre a 14.700 euro di danno biologico riconosciuto alla madre. L’Asur ha deciso di non fare appello e la sentenza è diventata definitiva.
(redazione CM)
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Anche più forti, della sterilizzazione. Segno del destino, doveva andare così.