I voti dati dal ministero alla sanità delle Marche nel 2020
di Claudio Maria Maffei*
Prendiamo l’ultima uscita sulla sanità di Saltamartini: la campagna d’ascolto sui nuovi ospedali cominciata proprio a Macerata pochi giorni fa come Cronache Maceratesi ha puntualmente raccontato. Questa campagna è totalmente priva di senso. In primo luogo, buona parte delle persone sedute ad ascoltare nella foto del servizio quando il nuovo ospedale di Macerata sarà completato (2030?) sarà in pensione o sarà andato a lavorare nel privato. E poi a che serve sentire gli operatori se non dai prima loro nulla in mano che spieghi cosa vorrai fare, come e quando? E soprattutto, insisto, se non sai di quanto personale disporrai visto che oltretutto prometti tutto a tutti?
Claudio Maria Maffei
Del resto le campagne d’ascolto piacciono molto alla attuale Giunta che ne aveva fatta una sulla sanità nell’estate di due anni fa, nel 2021. L’incontro di Macerata si era tenuto il 2 luglio al teatro Lauro Rossi. Nel lanciare questa campagna in un comunicato stampa la Regione aveva scritto di volere «lavorare per redistribuire servizi sui territori e dare ai cittadini le risposte che meritano». I cittadini che stanno leggendo queste righe (se siete arrivati fino a qui vi ringrazio comunque) stanno ricevendo le risposte che meritano dalla nuova sanità di Acquaroli e Saltamartini? Gli incontri del 2021 dovevano rapidamente portare al nuovo Piano Sociosanitario. Siamo a Carnevale 2023 e per ora, per rimanere in tema, dalla Giunta sulla sanità solo chiacchiere. Intanto, il Ministero della Salute ha pubblicato qualche settimana fa “i quadri” (sì, come quelli di fine anno scolastico) delle sanità regionali coi voti del 2020, l’ultimo anno di governo della Giunta Ceriscioli. Ai marchigiani quella giunta non è piaciuta, tanto è vero che a settembre l’ha bocciata coi voti che valgono di più: quelli degli elettori che hanno preferito il cambio di gestione affidandosi al centrodestra.
L’incontro di ascolto sull’ospedale di Macerata
Vediamo per curiosità i voti dati dal Ministero della Salute alle Marche per l’anno scolastico 2020. La Figura 2 riporta i quadri, come li ho chiamati prima. I voti il Ministero li dà in tre materie: Prevenzione, Assistenza Ospedaliera e Assistenza Distrettuale (cioè territoriale). Li dà in base ad una serie di 22 indicatori statistici che misurano ad esempio la copertura vaccinale della popolazione, la quantità di anziani seguiti a domicilio, la percentuale di anziani con frattura del femore operati entro due giorni. I voti vengono dati in centesimi, ma se li trasformiamo – facendo come se fossimo a scuola – in decimi, le Marche hanno preso un 8 meno nella prevenzione, un 9 più nella assistenza distrettuale e un 7 e mezzo nella assistenza ospedaliera. Magari sono voti un po’ troppo alti, ma con gli stessi criteri 10 tra Province e Regioni hanno avuto nel 2020 la insufficienza in almeno una delle tre materie. Le Marche sono risultate la quinta miglior Regione per la Assistenza distrettuale e la sesta nelle altre due materie. Ha ragione il Ministero a dare voti così alti alla sanità delle Marche governata da Ceriscioli o hanno ragione i cittadini che l’hanno bocciata? Hanno sicuramente ragione i cittadini perchè in democrazia il loro giudizio è quello che conta di più. Ma un favore ad Acquaroli e Saltamartini i cittadini dovrebbero chiederlo: sulla sanità basta chiacchiere anche se è Carnevale.
*Medico e dirigente sanitario in pensione
Nuovo ospedale di Macerata, campagna di ascolto col personale: «Capire i bisogni degli utenti»
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Qui siamo alle solite con questo debito pubblico non si fa niente di niente signori. Poi la politica estera c’è la fa gli U.S.A quella economica la comunità europea ma di cosa vogliamo parlare questa è una nazione cotta e stracotta se proprio vogliamo dirla tutta.P.S dicono la spesa pensionistica è fuori controllo e ti credo ci sono persone che sono 50 anni che la prendono e mi fermo qui altrimenti straparlo.
Per il sig. Valenti. Se il coniuge di un pensionato/a sopravvive al medesimo per 50 anni prende la pensione di reversibilità per 50 anni, è normale.
Avrete letto su Cronache Maceratesi di qualche giorno fa e in questo articolo viene ricordato, che per il nuovo ospedale di Macerata di cui tre anni fa si parlava in termini di inizio lavori a breve, siamo alla ‘campagna di ascolto’ per capire i bisogni degli utenti.
Cerchiamo di essere pratici: i bisogni di chi opera in una struttura ospedaliera sono noti, notissimi e scritti in tante relazioni.
In questo momento, visto che nulla si sta facendo praticamente, è necessario ‘fare ammuina’ distillando in poche ma precise parole il risultato dell’incontro con medici e infermieri per chiarire finalmente che il nuovo ospedale sarà «una struttura nuova, innovativa e rispondente ai più elevati standard tecnologici a disposizione di pazienti, medici ed operatori sanitari».
Aria fritta insomma e intanto il vecchio ospedale sta andando in abbandono sia come struttura fisica (tanto poi ci sarà il nuovo …) che come struttura organizzativa (i medici anziani abbandonano attratti dal privato e i giovani non hanno nessun interesse a venire in una struttura decotta).
Questa è la cruda realtà e purtroppo il triste destino del nuovo (il dottor Maffei lo traguarda al 2030 con un grande punto interrogativo) ospedale di Macerata.
Ma siamo proprio convinti che serva un nuovo ospedale con una popolazione che decresce? Non è meglio rafforzare l’esistente? Dove sono i verdi critici del cementificare!?