Il poliambulatorio di Civitanova
Attesa al freddo alla Guardia medica di Civitanova, l’Azienda sanitaria valuta il trasferimento e sottolinea: «I medici presenti sono sempre due, per cui le attese sono al massimo di pochi minuti».
La direzione generale dell’Ast di Macerata risponde sulla questione sollevata da Amedeo Regini che ha evidenziato il fatto che gli utenti del Poliambulatorio di Via Abruzzo, fossero costretti a rimanere fuori al freddo in attesa del loro turno per la visita, perché l’accesso è consentito ad una persona alla volta: «Innanzitutto si fa presente che gli ingressi nel Poliambulatorio per effettuare una prestazione di guardia medica negli orari di chiusura dell’ordinaria attività della struttura sono necessariamente scaglionati per ragioni di sicurezza, non essendo il Poliambulatorio dotato di personale di sorveglianza, che non è previsto per questo tipo di strutture. Tuttavia, è facoltà del personale medico consentire l’ingresso a più persone valutando le singole situazioni che si presentano».
Daniela Corsi, sub commissaria dell’Ast di Macerata
«Stiamo valutando – commenta la sub commissaria sanitaria dell’Ast di Macerata Daniela Corsi – la possibilità di trasferire la Guardia Medica ad altra sede, più consona alle esigenze del personale sanitario e dell’utenza».
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Non vorrei fare polemica ma è dalla pandemia che l’attesa per la guardia medica è all’aperto, anche in altra sede. Non è una novità di oggi.
Che poi sia giusto o meno questa è altra storia.
” E’ facoltà del personale medico consentire l’ingresso a più persone “.
Quindi tener fuori (al freddo) le persone è una raccomandazione, non un obbligo.
Ringrazio la Dott.ssa Corsi per la risposta. L’intenzione di AST di valutare il trasferimento del servizio di Guardia Medica conferma le criticità e le difficoltà riscontrate da pazienti e personale medico.In particolare non si capisce per quale motivo sia stato disposto il trasferimento della G.M in una struttura priva, di come lei stessa afferma di servizi e di sicurezza. Oltre a questo è vero che in servizio ci sono due medici, ma spesso uno di questi è impegnato nelle visite domiciliari di conseguenza rimane un solo medico a gestire le richieste di intervento. Naturalmente questo comporta un aumento del rischio e il formarsi di pazienti all’esterno provocando i disagi che già ho descritto. Voglio sperare che il disagio degli utenti e del personale medico cessi al più presto perché questi disagi non sono degni di un paese civile.