Il poliambulatorio di Civitanova
«Attese al freddo per una visita dalla Guardia medica: ordini dall’alto, può entrare un paziente alla volta e gli altri devono aspettare fuori». A dirlo Amedeo Regini, di Città Verde. Il riferimento e a questa mattina. «Sei ammalato? Hai la bronchite? – dice Regini -. La bambina ha la febbre? Un signore ha male ad una gamba, hai dolori al petto? Non è un problema: c’è il servizio di Guardia medica. Il servizio da qualche tempo non è più nel palazzetto della Croce Verde, si è trasferito al poliambulatorio di via Abruzzo, a Civitanova. Oggi, alle 10, davanti al Poliambulatorio chi ha bisogno di essere visitato trova la porta chiusa. Purtroppo chi arriva per una visita resta fuori dalla porta e intanto si forma una fila. Per entrare si deve attendere l’uscita del paziente visitato.
Amedeo Regini
Questo vale anche per la notte. Il paziente entra a la porta viene di nuovo chiusa. Poco importa l’orario, se è notte, se fa freddo, se piove e c’è il vento gelido: devi pazientare – continua Regini -. È inutile suonare al citofono per supplicare con un “fateci entrare abbiamo freddo”, le solerti e brave dottoresse escono e ti dicono che queste sono le disposizioni superiori. Lasciamo perdere qualche imprecazione smorzata dal freddo e i commenti misti a rassegnazione di qualche signora con la figlia febbricitante, la burocrasanità de nuaddre, ben remunerata per le incombenze, è in ufficio, seduta sulla poltrona di dirigente o sotto dirigente. Non li invidio per lo stipendio per le loro grandi preoccupazioni amministrative ma per la poltrona, visto che al freddo, magari con vento e pioggia sotto una pensilina dove non c’è nemmeno una sedia per l’uomo zoppicante e la bambina febbricitante. E i medici che sono dentro quella struttura specie nella notte quali sistema di sicurezza per la loro incolumità hanno? Nessuna».
Facemo solo che pena
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Qualcuno si dovrebbe vergognare mettete una tenda riscaldata prima di entrare ma insomma siamo all’assurdo.
Finalmente il vento è cambiato quello che non vedevate l’ora che succedesse ora di cosa ci vogliamo lamentare ?…la pacchia è finita e senza commentare altrimenti si offendono…”MODELLO MARCHIGIANO”
Quindi l’ambulatorio della guardia medica avrebbe solo un locale, non avrebbe neanche una sala di attesa.
L’unico vero commento è che dobbiamo coltivare amorevolmente la speranza di non ammalarci
Le dottoresse dovrebbero sapere che si può e si deve disobbedire agli ordini ingiusti. E’ difficile tra l’altro credere che sia stato dato quell’ordine di tenere fuori i loro pazienti. Lo devono dimostrare.
niba urwaye ni amakosa yawe
Son passati i tempi in cui il grande falchetto entrava direttamente con l’auto in Pronto Soccorso e ancora la sanità non era infinitamente disastrata come oggi. Oggi i dottori hanno paura dei pazienti che ci si recono, i pazienti hanno paura e di andarci e di come poi vengono trattati o curati specialmente se buttati in mezzo al corridoio su lettighe d’emergenza perché gli ospedali sempre più miseri e di dottori e di posti letto. Le ragioni vengono spesso spiegate dai vari “scappano” o dalla destra che cerca di spingere per il privato o più semplicemente che se ne interessano solo tra un drink e l’altro. Oppure quell’accusa più usata e che da un pezzo non ha più alcun appiglio con cui attaccarsi al… si proprio quello per la solita…… parola a scelta e che la colpa è di quelli che c’erano prima. Ed è anche vero, hanno lasciato un disastro che purtroppo viene continuamente amplificato per la provata inefficienza totale di chi ha preso il loro posto che sì hanno vinto facilmente e che con la stessa facilità non c’è un campo ( non quello dove li si vorrebbe mandare ) in cui minimamente sarebbero capaci di far qualcosa oltre che blaterare per comunicare tra loro come sembra farebbero i tacchini con un linguaggio particolare e complesso in base a studi recenti. Qualunque sia il motivo deprecabile di cui sopra, ecco che riaffiorano alla memoria i clamorosi ingressi, forse rumorosi che qualunque sia stata l’allora motivazione, oggi sembra che qualcuno la cerchi provocando la sempre più debole tolleranza per il mal gestito, mal fatto e maleducazione che pure quella non manca. Mah, stiamo sempre a parlare delle stesse cose e certamente farebbe bene se qualcuno scrivesse che invece di criticare facesse proposte. Sì, ma quali?
Per Franco Pavoni. Sì, se stai male (e non ti rechi dal medico) è colpa tua!
dhahabat ‘iilaa altabib eidat maraat fi hayaati wafi muezam alhalat kan min al’afdal law lam ‘adhhab
Per Franco. A volte solo dopo un po’ capisci che il medico non è stato abbastanza bravo!
ഒരു സ്പെഷ്യലിസ്റ്റ് നല്ലവനാണെന്ന് നിങ്ങൾക്ക് പ്രതീക്ഷിക്കാം, പക്ഷേ മെഡിക്കൽ ഗാർഡിനൊപ്പം നിങ്ങൾക്ക് ധാരാളം കഴുതകൾ ഉണ്ടായിരിക്കണം
Per Pavoni. Non è affatto vero che chi fa la guardia medica è meno bravo, come scrivi. E non fare l’indiano (del Kerala), non lo sei!
In questo mondo non c’è verità. La verità viene creata in seguito e sovrascrive ciò che c’era prima.
https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=110824