Elezioni, si presenta il centrosinistra:
«Si possono battere le destre
A noi l’unico voto utile»

MACERATA - Il segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti torna ad attaccare i vertici della Regione Marche, iniziando dal referente della Sanità: «Raccontano favole, come quella sull'ospedale di Macerata. La verità è che ora gli assessori scappano»

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di Luca Patrassi

L’alleanza maceratese di centrosinistra ha esposto i contenuti programmatici elettorali e lo ha fatto nel corso di un incontro, svoltosi stamattina nella sede provinciale dei democrat a Piediripa, che ha visto presenti i vertici dei partiti, da Massimo Montesi per Art.1 a Sandro Bisonni per Europa Verde passando per il presidente regionale del Psi Antonio Gitto, il segretario provinciale di Sinistra Italiana Michele Verolo ed ovviamente il segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti.

C’erano anche altri candidati maceratesi alle prossime elezioni politiche: Irene Manzi (proporzionale Camera), Fulvio Esposito (uninominale di Macerata della Camera) e Mirella Gattari (uninominale Senato Marche Sud). «Le prossime saranno elezioni importanti – ha detto Montesi -, i sondaggi indicano un possibile esito ma noi faremo di tutto per non far vincere le destre visto che le conseguenze sono ben immaginabili per i diritti civili, per la riconversione ecologica e per le battaglie sul lavoro ad iniziare dalla giusta retribuzione».

esposito-manzi-bisonniIl presidente regionale del Psi Antonio Gitto osserva: «E’ una campagna elettorale difficile, c’è un Paese in sofferenza, l’inflazione è in crescita e questo si ripercuoterà negativamente sulle famiglie che già fanno fatica ad arrivare a fine mese. Per affrontare la situazione ci vogliono più servizi sociali e politiche di inclusione. La destra è pericolosa, non esistono terzi o quarti poli: l’alternativa alla destra è il centrosinistra, nessun altro».

Michele Verolo (Sinistra Italiana): «Due i temi centrali del nostro programma, la giustizia sociale e la riconversione ecologica. La risposta non è la flat tax della destra ma imposte sui grandi patrimoni, il sostegno a chi è rimasto indietro, il salario minimo, investimenti su scola e università. Un accordo per fermare le destre».

L’ex consigliere regionale Sandro Bisonni è il portavoce di Europa Verde: «Il pericolo estremo è quello delle destre al governo, già ora tenta di esautorare il presidente della Repubblica scardinando le basi della democrazia. Dobbiamo coinvolgere i giovani per recuperare l’astensionismo».

montesi-sciapichetti-bisonniConclusione della sequenza politica a cura di Angelo Sciapichetti, segretario provinciale Dem: «Anzitutto grazie ai candidati che non sono paracadutati ma espressione del territorio maceratese. Un territorio, il nostro, che ha già visto altre volte ribaltare pronostici che ci vedevano sfavoriti. Abbiamo iniziato una campagna elettorale tra le persone, fondata sui diritti civili e sul lavoro. Non rispondiamo a chi insulta il Pd che sono poi quelli che il Pd ha portato in Parlamento e al Governo. Quanto alla Regione Marche vediamo come gli assessori stiano fuggendo verso altri lidi, gli altri continuano a raccontare favole, come quelle sull’ospedale di Macerata e sul Cosmari».

Occasione propizia, quella di oggi, per dare voce ai candidati oltre ai già citati Bisonni e Gitto. Irene Manzi: «Per fermare le destre non c’è spazio per altre scelte diverse dal voto all’alleanza di centrosinistra, specialmente nei collegi uninominali dove il seggio si vince per un voto. Si vince con proposte vicine ai cittadini da candidati che sono vicini ai cittadini. Noi siamo qui e ci resteremo, diversamente  dal presunto modello Marche 2020 sbandierato dal centrodestra che in tanti hanno abbandonato per approdare ad altri lidi. L’unico esempio di buon governo in questi anni lo abbiamo dato noi sulla ricostruzione, lo ha dato il commissario Giovanni Legnini, non altri». L’ex rettore di Unicam Fulvio Esposito: «Non ci sono alternative per chi vuole un Paese civile dove i cittadini sono considerati tali e non sudditi, enfasi va messa sui giovani, vogliamo per loro un lavoro vero e subito che consenta di accedere ai diritti, dalla salute alla previdenza. La crisi energetica? Sul fronte del fotovoltaico si sono persi venti anni senza fare nulla, ora bisogna rispondere all’emergenza, lo comprendo, e dare un’accelerazione forte, basta con i vincoli assurdi sul fotovoltaico. Vogliamo un Paese meno diseguale, le radici dell’insicurezza sono il disagio sociale. A proposito di sanità cosa fa l’attuale assessore regionale, caporione dei comitati contri la chiusura degli ospedali quando era sindaco di Cingoli?». Mirella Gattari: «La differenza la fanno le persone, non siamo tutti uguali. Dobbiamo pensare ai giovani, la ricetta giunta non è la leva obbligatoria che propone la destra ma il lavoro. Siamo sul territorio per ascoltare le persone e proporre le soluzioni migliori».

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