Macerata, la terra promessa
Il collegio chiesto da Azione
Nel centrodestra lo vogliono in tre

VERSO LE POLITICHE - Nel caso passasse un candidato dem in pole c'è anche il sindacalista Cisl Marco Bentivogli, oltre a Carancini e Manzi. Il movimento di Calenda potenzia la rete territoriale provinciale: ad Appignano entra il sindaco Mariano Calamita, a Recanati il nuovo coordinatore cittadino è Armando Taddei. Le manovre di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia

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Il coordinatore Massimiliano Fraticelli con Armando Taddei, nominato responsabile cittadino di Azione a Recanati

 

di Luca Patrassi 

Azione, a muoversi è il coordinatore provinciale del movimento di Carlo Calenda Massimiliano Fraticelli. I calendiani irrompono sulla scena del centrosinistra dopo aver firmato un patto elettorale, particolarmente discusso, con il Pd di Enrico Letta.

Allora Fraticelli accordo fatto con il Pd e questo avviene mentre ci sono rumors di ulteriori vostri movimenti in provincia. «Sì, Azione si è ulteriormente strutturata nel territorio. Le ultime 48 ore sono state ore molto concitate e ricche di riunioni, di commenti e di interventi da parte degli Azionisti e di quanti abbiamo coinvolto in questo progetto. Molti avrebbero preferito combattere questa battaglia elettorale da soli, ma le valutazioni che sono state fatte dalla segreteria nazionale e da Calenda hanno una logica che io e il gruppo che guido abbiamo condiviso. Il punto centrale è questo: abbiamo sacrificato un po’ della nostra purezza per uno scopo e un obiettivo: certo, è più semplice buttare all’aria quanto si è creato in tre anni di lavoro del Governo, abbiamo deciso di portare avanti questo progetto, Azione mantiene la sua identità, il nostro programma è stato condiviso dagli alleati. Nel centrodestra questi problemi non se li fanno, la Lega ha fatto parte del Conte 1, Lega e Forza Italia erano con Draghi mentre Fdi è rimasta fuori, tutti questi problemi il centrodestra non se li è posti e dal canto nostro non potevamo regalare 30 seggi al centrodestra nei collegi uninominali».

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Mariano Calamita, sindaco di Appignano

I movimenti locali? «Ci sono alcune alcune novità. A Recanati è stato nominato un nuovo responsabile nella persona di “Nino” Armando Taddei, agente di assicurazioni, promotore di una lista civica in passato con la quale Nino ha avuto diverse esperienze amministrative, è stato anche assessore: Taddei subentra ad Antonio Santi che ha avuto un ruolo regionale e lo ringraziamo per il lavoro svolto ad oggi. Altra importante notizia l’adesione del sindaco di Appignano Mariano Calamita, anche candidato presidente alle scorse provinciali per il centrosinistra, piena condivisione di valori e ne sono felice. Macerata riparte con slancio».

A proposito di Macerata si dice che Azione abbia chiesto al Pd di esprimere un suo candidato nel collegio uninominale della Camera: «Ho visto che c’è fibrillazione per le candidature a Macerata, è un collegio che potrebbe essere assegnato ad Azione, stiamo lavorando per avere candidature di alto profilo da mettere in lista. Sì, è vero, ho chiesto fortemente il collegio di Macerata perché abbiamo un gruppo importante e candidati che possono raccogliere un importante consenso. Quello di Macerata è un collegio contendibile, si può vincere solo le candidature sono di alto profilo, non divisive e provengano dalla società civile. Mentre alcuni collegi sono blindati per il centrodestra ed altri per il centrosinistra, Macerata è contenibile, invito gli amici del Pd a riflettere su questo». Azione, si cambia scenario elettorale a Macerata.

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Marco Bentivogli, già segretario generale della Fim-Cisl

Per quanto riguarda il centrodestra, come già anticipato, Fratelli d’Italia si presenta al tavolo con una richiesta iniziale: due collegi uninominali sicuri alla Camera per Guido Castelli (Ascoli) e per Elena Leonardi. La Lega vuol vedere fino a che punto i meloniani insistono sulla richiesta iniziale, gioca di rimessa e per ora sono attestati al Senato Marche Sud per il deputato uscente (ed entrato da poco) Mauro Lucentini e a uno dei collegi di Pesaro (Camera o Senato) per l’assessore regionale Mirco Carloni. Forza Italia strilla (da Roma) con il coordinatore regionale Francesco Battistoni che pure vorrebbe candidarsi in un collegio blindato nelle Marche, per esempio Macerata. Quel collegio di Macerata che ha come deputato uscente Tullio Patassini, leghista del fronte legato al ministro Giorgetti: è chiaro che Patassini vuole essere della partita, da capire quale sarà la sua collocazione, forse al proporzionale dove però è in agguato l’assessore regionale Giorgia Latini. Insomma nel centrodestra partita ancora da giocare, in attesa che il tavolo nazionale definisca il numero dei collegi spettanti ai vari partiti. Nel centrosinistra, la novità è appunto quella di Azione che avrebbe chiesto due collegi nelle Marche, uno a Macerata. Nel caso passasse un candidato Dem in ballo c’è anche sindacalista Cisl Marco Bentivogli, che vive Numana e non era nella lista dei 16 aspiranti del Pd proposti dai circoli maceratesi e inviata al commissario regionale (leggi l’articolo). Coordinatore e co-fondatore di Base Italia, già segretario generale della Federazione Italiana Metalmeccanici (Fim Cisl) dal 2014 al 2020, ora è nella segretaria nazionale, Bentivogli è in pole assieme al consigliere regionale ed ‘ex sindaco di Macerata Romano Carancini e all’ex deputata Irene Manzi che potrebbe anche trovarsi in lista al proporzionale, quel proporzionale dove potrebbe ritrovarsi, sul fronte Cinque Stelle, la deputata uscente Mirella Emiliozzi.

 

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