In via Barilatti a Macerata uno dei cantieri fermo da stamattina
di Alessandra Pierini
«Il caro prezzi materiali bloccai lavori, oggi il cantiere si ferma». E’ il cartello apparso questa mattina in dieci cantieri della Crucianelli Rest Edile di Tolentino, attivissima in provincia di Macerata, con duecento lavoratori in organico. «E’ una azione dimostrativa – spiega Enrico Crucianelli, titolare dell’azienda e vice presidente dell’Ance provinciale – per dire che la situazione sta diventando insostenibile. Da un lato l’aumento incontrollato dei prezzi delle materie prime, dall’altro la carenza di manodopera, per noi è diventato impossibile portare avanti i cantieri con tempi che possano soddisfare l’esigenza di produttività dell’impresa e le attese dei committenti. Le scadenze impartite sia dal commissario per la ricostruzione per la presentazione delle pratiche che dalla normativa per il Superbonus riguardante le case unifamiliari, rischiano di aumentare il disagio in cui il settore versa».
Enrico Crucianelli
Sono problemi che le aziende del settore edile stanno affrontando da tempo, ma lo scoppio della guerra in Ucraina ha visto un escalation nell’aumento dei prezzi e la situazione è precipitata. «Le cause sono molteplici – spiega Crucianelli – il caro energia, ma anche la speculazione e il Superbonus. In questo momento il mercato è totalmente impazzito».
La condizione paradossale che si trovano ad affrontare le aziende del settore in questo momento è che sono sovraccariche di lavoro ma l’attività non è remunerativa. «Non è quasi più possibile ottenere preventivi dei materiali, i fornitori fanno i prezzi il giorno in cui arriva la merce, l’azienda si trova a dover far capire al committente la congiuntura del momento. Quello che il governo ha messo in campo non è servito, in particolare la struttura commissariale ha adeguato il prezzario da utilizzare nei lavori della ricostruzione cominciati nell’ultimo anno. Si è rivelata un’arma subito efficace ma con l’aumento dei prezzi ora non funziona più».
Certo la situazione nazionale non è rosea, ma la provincia di Macerata sta pagando parecchio. «La mia attività da qualche anno è incentrata sulla provincia di Macerata, non ho esperienza diretta di altre realtà ma sono convinto che qui è peggio che altrove perché si sono sovrapposti effetti negativi del superbonus con la ricostruzione».
Quali sono le soluzioni che il governo potrebbe mettere in campo? «Potrebbe servire continuare sulla politica di compensazione dei rincari e del ristoro per le imprese. Bisognerebbe poi allungare i tempi di esecuzione dei lavori del terremoto. C’è poi il problema legato alle cessioni del credito».
Da domani, come già annunciato da Ance, saranno diversi i cantieri a fermarsi in tutte le Marche.
I presidenti provinciali Ance intanto hanno inviato una lettera ai loro iscritti in cui chiedono di manifestare lo stato di esasperazione per una situazione divenuta insostenibile con l’adesione all’azione dimostrativa per una settimana.
«Il rincaro dei prezzi blocca i cantieri della ricostruzione»
il mercato dell'edilizia si è impazzito appena è uscito il superbonus, nessuno ha più controllato i prezzi, quando alle ditte sia edili che quelle di tutto il settore si diceva superbonus, queste hanno alzato i prezzi fin da subito, non c'era più concorrenza. Ora lamentatevi pure ma prima ve ne siete approfittati
Quando vivi in un suo cantiere da mesi e leggi queste notizie.....
Sull'allungare i tempi della ricostruzione non sono d'accordo! Si è fatto tanto per sbloccarla ora c'è chi chiede di allungare ancora i tempi? Una programmazione di lavoro va effettuata in qualsiasi azienda e non può colpire tutti . I rincari invece, sono reali ed esorbitanti, vanno controllati se legittimi (forniture estere mancanti ecc..) o se, come i carburanti si ravvede una speculazione incontrollata.
Il vero problema,è che i prezzi li impongono l'ufficio sisma,e sono vecchi,mentre nell'ultimo anno è triplicato il prezzo di tutti i materiali.
Sempre peggio!Quanti danni sto SuperBonus...!!!!
Ancora allungare i tempi della ricostruzione...siete pazzi...speculazioni,solo questo è il mirino
È vero non si trovano poi i materiali e se si trovano i prezzi sono inverosimili. Le fornaci sono spente e se per caso si trova qualche fornitura in giro costa come l'oro. Non si trova il cemento perché non co sono i sacchi di carta per impacchettare.
Enrico hai proprio ragione !!! Che vengano a condurre le aziende !!!
Che amarezza
Non è l'unico crucianelli purtroppo....proprio di fronte casa mia ci sono due case ferme da più di un mese....e vedo tanti cantieri iniziati e fermi...
Se apriva meno cantieri
Mario nn lo avrebbe fatto.
Si vede che gli manca gli operai!!
Non posso pensare cosa sarà fra un paio di anni, un film già visto, 2005/2007
noi 5 anni fa l'avevamo inseriti come ditta per il progetto di ricostruzione della nostra casa,adesso che stanno per pubblicare il decreto hanno rifiutato incarico. Tutte le ditte sono sovraccariche e tra l'altro ci dicono che forse i soldi del contributo con i rincari in atto,non basteranno. Quindi c'è il rischio che la nostra casa inagibile non venga ristrutturata,dopo cinque anni non ce la facciamo più.
Quindi il problema è la scadenza del 30 giugno!
È una azione dimostrativa, praticamente dice lui stesso che è una buffonata. Che il 110% fosse l'ennesima mancetta per un settore lo si poteva capire ben prima, ma finché fa comodo, si tace e ci si mette in tasca le tasse di tutti gli italiani. L'edilizia è uno dei settori con il più alto tasso di roi, io lo farei venire nel manifatturiero, poi ne possiamo riparlare. P.a. Iniziate a rimodulare i compensi dei progettisti che sono da vomito, 1milione di cantiere prendono 250k di parcella.
È vero non si trovano poi i materiali e se si trovano i prezzi sono inverosimili. Le fornaci sono spente e se per caso si trova qualche fornitura in giro costa come l'oro. Non si trova il cemento perché non ci sono i sacchi di carta per impacchettare.
Così chi rimane fregato è chi ha subito il terremoto
Tutti dietro al superbonus come se fosse Babbo Natale, ecco i risultati
Anna Longarini penso che hai toccato il problema....
Francesco Varchi non so se gli mancano gli operai ma per certo si lavora a costi enormi e incerti per gli aumenti ma ciò che si incassa, tra l'altro dopo anche 250gg dal certificato quindi da 300 gg che anticipi moltiplicato per i cantieri, è sempre la stessa cifra che non ha subito incremento dagli aumenti... Moltiplicato per diciamo solo i dieci cantieri parliamo di impronto di 2.000.000,00 ( soldi suoi per case altrui)per fare cosa pagare dipendenti ok pagare cifre raddoppiate per forniture ok pagare il 67% di tasse ok.. E allora andateci voi a spaccarvi il culo.. perché tirare avanti con 200 dipendenti non vai a casa alle 18 e weekend libero te lo posso assicurare da ex imprenditore divorato dai costi
Bastava prendere meno cantieri e portarli a termine regolarmente
Patrizio Gentili cosa c'entra..non arrivano i soldi del bonus e terremoto e ci sono numerosi costi aumentati..prenderne meno non toglie il problema..ha 200 operai mica 5
Gianluca Vallati sai quello che dici?
Faccio il muratore da 24 anni e per 20 ho avuto impresa edile con diversi dipendenti Ora da operaio.. Tu invece sai quel che dici o ti basta facebook e Pinterest
Allungare i tempi di costruzione del terremoto? Ma ci stai con la testa, piglia meno lavori ,no.
Milena Mila Giulianelli mancano i soldi dello stato che risolve prenderne meno
Vi faccio presente che Crucianelli si sta facendo portavoce del problema che hanno TUTTE E SOTTOLINEO TUTTE le imprese anche di tre dipendenti...
C'è solo da piangere
Fa bene se l'alternativa è il default.
Dopo questa dichiarazione ho molta più stima di questa persona..
Apposto.....
Chi troppo vuole nulla stringe
Quando sei disoccupato e leggi queste cose
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i cantieri del 110% dalle nostre parti sono partiti quasi un anno dopo il nord Italia per colpa dello scetticismo generale. Poi una volta capito che la cosa funzionava ,c’è stata la corsa affannosa con tutto quello che comporta
Siamo tutti bersagliati dal rincaro delle materie prime, ed un imprenditore illuminato sa cosa deve fare. Non è iniziato da ieri l’aumento delle materie prime, è dallo scorso anno con la storia del canale di Suez. Per uscire ora allo scoperto evidentemente la situazione è insostenibile, e lo confermo…l’azienda dove lavoro io deve acquistare un nuovo trasformatore per una cabina elettrica…venerdì mattina costava 23.000€…ieri costa 32.000€…ed è lo stesso articolo, ditemi voi cosa è cambiato nel weekend! Non si può andare avanti così, l’alluminio comincia ad avere costi stratosferici (ammesso che si trovi)…l’acciaio non ne parliamo!
Leggo commenti allucinanti….. Tipo quanti danni il super bonus!!! Ah i danni li ha fatti il super bonus???? Ma che caxxo vi dice la testa. Non sarà che noi italioti vogliamo approfittarci su tutto ??? No eh