L’imprenditore Gabriele Miccini
«Premesso che la guerra sia da condannare sempre e comunque, penso sia estremamente pericolosa la strada intrapresa dall’Unione europea e dall’Italia. Noi le conseguenze stiamo già iniziando a pagarle: da oggi infatti nella nostra azienda siamo al freddo, perché solo nel mese di gennaio abbiamo pagato 245mila euro in più di metano». Sono le parole di Gabriele Miccini, imprenditore della Giessegi di Appignano, che dà una lettura diversa da quello che sembra pensare la maggioranza sul conflitto Russia-Ucraina e parla di mosse infelici tanto del parlamento italiano, quanto di quello europeo.
«Sono anni – aggiunge infatti – che Putin dice di non volere la Nato alle porte di casa e chiede di lasciare l’Ucraina come paese neutrale. E noi non siamo mai riusciti a trattare su questo punto, a intavolare un discorso diplomatico serio che potesse impedire questa escalation di violenza. Non ci siamo riusciti neanche nelle ultime settimane quando ha iniziato ad ammassare carri armati al confine ucraino. Quando era evidente che avrebbe attaccato, la diplomazia ha fallito, non è stata in grado di trovare e proporre una soluzione capace di considerare tutti gli interessi di una parte e dell’altra e di far sì che Putin facesse un passo indietro. E oggi a guerra in corso che facciamo? Diamo il via a un pericolosa escalation, dalle conseguenze imprevedibili. Il parlamento italiano, ma lo stesso vale per quello europeo, è stato un giorno intero a parlare del nulla al calduccio, a differenza nostra che i riscaldamenti non possiamo più accenderli. Si sono sentite parole come pace, demilitarizzazione e poi si è deciso di inviare armi all’Ucraina per continuare a fomentare il conflitto. Ecco, questi politici che sembrano sempre più sconnessi dalla realtà, che possono permettersi giorni e giorni di parole al vento al riparo dei loro lauti stipendi, non mi rappresentano. Faccio una domanda provocatoria: e se fosse stato un paese fuori dalla Nato a minacciare i nostri territori proprio come si sente minacciata la Russia, siamo così sicuri che anche noi non avremmo avuto la stessa reazione di Putin? Ovviamente ciò, come detto in premessa, non vuole essere una giustificazione alla guerra, che va sempre condannata, ma un modo di dire che altre strade erano percorribili e non state percorse. E siccome Putin, a differenza dei politici nostrani, quando dice una cosa la fa adesso armando l’Ucraina se ne uscirà con un bagno di sangue. Per non parlare della minaccia del nucleare che un po’ di angoscia la sta mettendo e non penso solo a me».
Questa la lettura dal punto di vista geo-politico, poi c’è il risvolto economico. «Sul versante energetico – aggiunge Miccini – le conseguenze le stiamo già pagando care, e come detto infatti da oggi abbiamo dovuto spegnere i riscaldamenti in azienda per l’aumento spaventoso del metano. Non solo, tempo fa abbiamo anche dovuto rinunciare a quattro caldaie a trucioli, per la normativa troppo stringente in fatto di emissioni, quando quelle inquinavano poco di più di un normale camino a legna di casa. Questo solo per segnalare le tante incongruenze di questo settore. Lo stesso vale per gli autotrasportatori che sono già in subbuglio per il prezzo del gasolio, per non parlare delle aziende che fondano i loro fatturati sull’export. Ma la verità è che questo potrebbe essere solo l’inizio, perché il vero peso delle conseguenze economiche di questa guerra che noi non siamo stati in grado di impedire, e che anzi stiamo in qualche modo fomentando, le vedremo più in la. L’Italia è un pase che dipende per oltre il 90% dall’estero quanto a forniture energetiche, e già questo dovrebbe bastare a rendere l’idea di quanto certe decisioni siano state e siano sbagliate. Senza considerare quanto altri Paesi, vedi la Cina che già in fatto di materie prime può permettersi di fare il bello e cattivo tempo a livello mondiale, possano uscire ancora più rafforzati da questo conflitto».
(redazione CM)
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Pensi a fare le cucine che è meglio.parlare sulla vita delle persone e sul loto volere sicurezza ed un modus vivendi che non sia più quello delle bandiere russe direi che oltre che assurdo è da vero incivile.
Non posso che condividere in pieno l’analisi dell’Ingegnere.
La guerra è sempre da condannare ma nessuno si è mai interessato della guerra che già c’era la dal 2014 nella regione del Donbass.
Con questi fenomeni di politici cosa vogliamo pretendere.Siamo alla frutta signori anzi no con quello che costa.
Ma il concetto di autodeterminazione dei popoli qualcuno lo ha archiviato ? Ma sa’ libera l’Ucraina di decidere con chi stare ? O in nome del commercio e del profitto dobbiamo sacrificare la liberta’ di un popolo ?
L’allarme di Miccini nasce da difficoltà reali e coglie pure nel segno, quando segnala certi ritardi e incongruenze, ad esempio sulle politiche energetiche. Miccini però si avventura in analisi improbabili sugli scenari europei e internazionali e le responsabilità sulla guerra… Pare di vederlo questo Putin immaginario, povero cocco, con la Nato alle porte di casa, obbligato e quasi trascinato ad invadere l’Ucraina da questi diplomatici occidentali fallimentari e da questi politici italiani ed europei sconnessi e al calduccio, capaci soltanto di farci venire l’angoscia per la minaccia nucleare, mentre è sicuro che, se al posto di questi diplomatici e politic,i che non saranno giganti, ci fosse stato l’incendiario Miccini, la terza guerra mondiale sarebbe già scoppiata da un pezzo su tutti i fronti.
La virtù non è perchene
ca ‘l perchene è for de tene.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=5088002867917658&set=a.147055052012489
Trattare con Putin? Ma siamo seri? Che trattativa ci può essere con un dittatore che non accetta l’indipendenza di chi gli confina?
Non si tratta con i criminali, non si trattava con Hitler e non si tratta con questo maiale russo.
Mi tengo i miei politici incompetenti, falsi e corrotti se l’alternativa è un dittatore genocida.
Condivido tutto quanto dice esattamente il bravissimo imprenditore Gabriele Miccini e al Sig. Giuliano Principi mi permetto dire che se a lui piacciono i politici incompetenti, falsi e corrotti SE LI TENGA PURE STRETTI e lo invito a ricordare che non da oggi gli Italiani non fanno che ripetere sempre a quei politici,classificati come falsi cc.ecc. che se ne vadano a casa.
Signor Miccini, non si vergogna a fare lavorare i suoi dipendenti al freddo!? Riduca i suoi guadagni, riduca gli utili aziendali e accenda i riscaldamenti!!!
finalmente una persona che fa un’analisi precisa e lucida della situazione, non a caso un grande imprenditore una persona a cui ispirarsi, ma la gente lo critica….
Che sua un grande imprenditore nessuno lo mette in dubbio che dall articolo traspare jn pressapochismo storico e di attualità da far rabbrividire nel mettere al primo posto il soldo e non la vita r le libertà delle persone e ugualmente certo è conclamato
In Siberia (appena la NATO vi si sarà estesa)!
Eppure non è difficile capire chi sia il più prepotente…
https://www.lindipendente.online/2021/04/16/usa-biden-porta-a-753-miliardi-il-budget-del-pentagono-per-scoraggiare-cina-e-russia/
La storia insegna che non s’impara niente dalla storia!
A questo punto abbiamo sentito tutto: un imprenditore di successo che lamenta il ‘dramma’ di dover spegnere il riscaldamento nella sua azienda a causa della guerra russo-ucraina. Lamenta il fatto che la politica non è stata capace di evitare questa guerra che sta lasciando al freddo la sua fabbrica. Nemmeno un cenno al fatto che la guerra è stata preparata e scatenata in un contesto che non ha tenuto conto dei problemi energetici dell’Italia, men che meno di quelli della azienda del nostro imprenditore, che la stessa sta facendo migliaia di morti e miliardi di danni. Neanche un mea culpa per non aver installato un bell’impianto fotovoltaico sulla sua nuova fabbrica che oggi gli permetterebbe di scaldarsi senza preoccupazioni. Quando questo dramma sarà finito potremo trarre insegnamento per pianificare una migliore distribuzione della dipendenza energetica dell’Italia ma ora abbiamo una guerra in Europa e se ciò ci costerà qualche sacrificio dovremo adattarci.
Egregio signor foresi perchè lei parla a vanvera quando non sa nulla dell’azienda?
Infatti la Giessegi ha installato gli impianti fotovoltaici, quindi taccia!
Un imprenditore che lascia i suoi lavoratori al freddo, credo abbia ben poco da insegnare agli altri
Non so’, la butto la’, o al freddo, o chiusura ??
Poloni non si scaldi…altrimenti le aumenta la bolletta e miccini..spegne anche lei
Grazie al signor Gualtiero Ceresani anche se devo fare ammenda: la Giessegi ha un impianto fotovoltaico evidentemente non sufficiente nonostante la grande superficie di tetto a disposizione. Per contro quello che rincuora è leggere che il signor Fabio Poloni ha compreso in pieno il cuore del mio commento che a scanso di equivoci torno a sottolineare: ad oggi parliamo di diverse migliaia di morti e alcuni miliardi di danni materiali in un paese che non naviga nell’oro; la guerra pare sia bella solo per chi l’ha iniziata senza neanche dichiararla e che ora non intende porvi fine; il mondo intero ne pagherà lo scotto speriamo solo in termini economici.
io sto con Miccini
Sono i soliti discorsi di chi vive nei piani alti… a torto o a ragione, alla fine chi ci rimette è sempre il popolo..
semplificando,in questo caso,gli operai al freddo
Gli ultimi due articoli del CEO politico Miccini mi trovano perfettamente d’accordo. Nel precedente il resoconto dell’aumento dei prezzi di materie prime, trasporti container e caro energia che rischiano anzi rischiavano visto che ora sono oppressivamente reali. L’Italia non è in guerra come dice Letta però fomenta come tutti mandando le armi come il Ceo politico fa notare nel secondo e quel sesquiossido di Salvini col cervello oramai completamente arrugginito mi fa proprio pena ascoltarlo, lui così caro e buono mentre si offre come Angelo della Pace. Nel terzo passaggio del CEO politico non mi meraviglierà un racconto dettagliato della massacrata economia del Maceratese e dell’Ascolano. Ritornando al Salvini… sto pensando…. quell’annuncio poi ritirato fatto dall’Ambasciata Ucraina invitante all’arruolamento per stranieri, sempre per preparare la pace… non sarebbe una buona occasione per il Capitano e una sua squadra di armigeri mentre danno l’attacco a qualche bottiglia di Vodka? E poi aprire un bel tavolo di trattive con una bella tovaglia a quadri bianchi e rossi con specialità ucraine e due spaghetti aio e oio. Ps. Ma da quando c’è il riscaldamento nelle fabbriche? Nella stagione calda però, non mi si venga a dire che l’aria condizionata sia già cortese abitudine ovunque. Vedo gente verso le 18 e oltre completamente distrutta perché nonostante ogni estate sia più calda della precedente non si sono ancora abituati a lavorare a 40/50 gradi.
Ceregià colui che dispensa “saggezza” al mondo. Un consiglio, levati le fette di prosciutto da occhi e orecchie!
Ma quali sarebbero state le minacce a cui Putin si sentiva sottoposto? Chi lo minacciava? Dall’Europa guadagna milioni al giorno e si sente minacciato? All’imprenditore suggerisco x il momento di vendere una Maserati ed una barca e riaccendere il riscaldamento per un paio di mesi. Intanto che arriva la primavera.
Già, i governanti sani di mente non si sentono certo minacciati da chi se li compra tutti i giorni.
Poloni io l avevi segnalata per LOL visto l alto quoziente comico ad maiora!!
Ma sì, che cosa c’è di più decorativo e petaloso di tenere basi missilistiche a testate floreali a due passi dal confine russo?
La NATO è un’associazione culturale per la diffusione dei canti di montagna…
https://www.youtube.com/watch?v=ChPA5JEqw18
Ceregià neanche sai scrivere sconnesso senza apostrofi… per favore vada ai nuovi mostri su striscia che le se addice!!!
La Nato in Ucraina non c’è. L’Ucraina non è nella Nato. I missili esistono nella narrazione complottista e terrorista di paranoici nostalgici e guerrafondai. Anche de noantri.
Parliamo di cose d cui non sappiamo, salvo di quelle della propaganda a senso unico che ci viene propinata. Storicamente, tolto quell’evento sanguinario dei ribelli Simba in Congo, armati da Cina e da Paesi comunisti, le altre guerre furono iniziate dagli Stati Uniti e dalla Nato (come l’attacco alla Yugoslavia, e alla Libia di Gheddafi, se ricordo bene). I risultati furono distruttivi per le popolazioni coinvolte.
L’Ucraina ebbe un golpe fomentato dall’Occidente, che fece saltare il legittimo governo filo-russo. Oggi ce n’è uno filo-occidentale. Ma sono anni che si scannano bande partigiane, pure nazifasciste e mercenarie tra chi vuole tenersi pure le terre da sempre “russe”, e chi vorrebbe dividerle per riunirle alla patria-madre Russia.
Dividere le popolazioni senza tenere conto dei nazionalismi e dei tribalismi (ciò per l’Africa) è stato l’errore voluto dagli accordi di Yalta e da quelli delle potenze coloniali. Purtroppo le cose non finiranno troppo presto. E noi ne faremo le spese.
Infatti, l’errore politico che ha fatto un governo politico “inventato” e non eletto, come il governo Draghi, è stato quello di intervenire direttamente nella guerra, fornendo armi e casermaggio, e sembra pure uomini (reclutamento di mercenari, o di truppe militari?).
Noi continueremo ad avere bisogno della Russia, sia come fornitrice di materie prime, che come nostro mercato. Noi abbiamo contatti culturali e artistici con la Russia da oltre 200 anni, in quanto c’è stata sempre un rapporto reciproco di stima e di amicizia tra la popolazioni russe e quelle italiane, tra le élite russe e quelle italiane.
Ciò che ha fatto Draghi va contro i nostri interessi a lungo termine. Ma cosa possiamo aspettarci da un qualificato “ragioniere”, che ha fatto la sua carriera al servizio degli interessi dell’Alta Finanza, sia che questa produca vaccini, o armi?
https://comedonchisciotte.org/sui-laboratori-biologici-del-pentagono-in-ucraina/
La guerra finirebbe subito se l’Ucraina accettasse le richieste della Russia che non sembrano folli:
la neutralità ufficiale dell’Ucraina, la smilitarizzazione del Paese, la ‘denazificazione’, che sostanzialmente vuol dire cambio del regime, nato dal colpo di Stato del 2014 e il riconoscimento internazionale della sovranità russa sulla Crimea.
Non sembrano folli forse a lei Pavoni. Se fosse stato tutto così semplice da accettare x l’Ucraina , forse la guerra non sarebbe neanche cominciata, non crede. La storia delle minacce Nato o della richiesta di ingresso nella UE, sono solo bombe fumogene. Lo psicopatico Putin non può semplicemente accettare di non avere “il possesso” dell’Ucraina sotto il cappello della grande madre Russia, costringendola alla rinuncia della propria autonomia e indipendenza di nazione.
https://www.avvenire.it/agora/pagine/stalin-carrestia-in-ucraina-fu-genocidio-holodomor
Come si direbbe a Macerata: e facete li voni!!!!!!!
invece di chiacchierare nel calduccio di casa, andate a registrarvi come mercenari nei battaglioni nazisti che si fronteggiamo con i filorussi delle zone russofile dell’Ucraina. Ormai ci siamo sputtanati con la Russia, che ci tiene per le palle, grazie ad un apolitico come Draghi che fa ul duce combattente e ad un venditore di noccioline come il ministro degli Esteri. L’anno del cavolo riavremo le porte aperte con la Russia. Andate dagli imprendiytori e dai loro dipendenti a dichiararvi favorevoli ad una Ucraina anti- russa, dove combattono i neonazisti. I Russi combatterono la loro lotta patriottica contro il nazismo. E non lo dimenticano.
menti illuminate senza la minima traccia di umilta , almeno per capire quando sarebbe preferibile tacere…ho letto il commento di questo post su fb…beh penso non ci sia niente da aggiungere…
”Di tanta e così spessa oscurità
da farvi credere che più non vedreste,
stendendolo, appena oltre la spalla il vostro braccio,
non sapevo che un’unica ma più che certa cosa,
che conteneva volontà omicide
innumerevoli, smisurate.
Il vettovagliamento, un incubo in più,
un mostro piccolo che si agita nell’immane,
la guerra. Davanti a noi di fianco, dietro,
dappertutto dei bruti. Con la pendente
condanna a morte, una voglia sola,
enorme – poter dormire – ci dominava.
Anche del trangugiare, il tempo
lo sforzo ci tormentava.
Nella notte di guerra ritornavamo cani.
Ed è l’odore della m.erda la guida migliore.”
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_miliardario_george_soros_io_ho_finanziato_il_colpo_di_stato_in_ucraina/82_16747/
Poloni lei e’ divertentissimo sembra uno dei tre amigos..se riesce ad individuare gli altri due vince una matrioska intagliata a mano da Putin..poi le spiego come funziona ma non strabuzzi gli occhi per la sorpesa.