Maurizio Tritarelli, presidente Cna
La Cna sta lavorando sia a livello nazionale che con le strutture locali per far approvare misure urgenti in favore delle piccole imprese. Maurizio Tritarelli, presidente provinciale Macerata: «Da tempo stiamo chiedendo alla Regione di favorire l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, servono sostegni e strumenti ad hoc per le piccole imprese. Le stesse nostre richieste sul territorio sono state avanzate dai vertici Cna nel corso dell’audizione alla Commissione Ambiente della Camera e questo ci fa ben sperare».
Dalla Confederazione sottolineano che il caro-energia finora è costato all’Italia più di 60 miliardi e ha comportato interventi di contenimento per più di 16 miliardi. «È arrivato il momento – prosegue Tritarelli – di introdurre un cap amministrato ai prezzi energetici, in grado di ridimensionare gli aumenti e mettendo un freno alle speculazioni sul mercato». Artigiani e piccole imprese condividono l’orientamento del Governo di dare nuovo impulso alle rinnovabili: «Rileviamo positivamente – ha indicato il presidente Cna – l’estensione dell’applicazione del modello unico semplificato per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici anche agli impianti di potenza superiore a 50 kW e fino a 200 kW, includendo quindi nell’ambito di procedure autorizzative più fluide anche impianti di taglia maggiore. Tuttavia – prosegue Tritarelli – a nostro avviso non è sufficiente puntare solo su strumenti amministrativi per sostenere gli investimenti delle Pmi in autoproduzione di energia da fonti rinnovabili ma occorrono contributi mirati per acquisto e installazione». Secondo il vertice Cna occorrono strumenti ad hoc per le Pmi: «Lo abbiamo chiesto formalmente al vice presidente della giunta regionale Mirco Carloni insieme ad un pacchetto di ristori che possa coprire l’extra costo del carburante degli autotrasportatori. I grandi numeri della piccola impresa, oltre il 95% del tessuto produttivo maceratese, sono in grado di rafforzare la presenza delle rinnovabili nel mix energetico e contribuire al contempo alla messa in sicurezza energetica del Paese. Si faccia in fretta però, perché molte imprese potrebbero non riuscire a sopravvivere ad un altro mese così».
Chiaramente il tema ristori non manca mai, ancora non vi basta quelli che sono stati stanziati per il covid ma ai dipendenti che devono muoversi con i propri mezzi per andare a lavorare i ristori quando arrivano.
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