Il 2021 dell’Auser provinciale
e le sfide del futuro:
«Vaccino anti Covid obbligatorio»

MACERATA - Il bilancio dell'associazione guidata da Antonio Marcucci, che spiega come il direttivo regionale abbia deliberato una scelta politica forte nel chiedere al governo di introdurre l'obbligatorietà della vaccinazione

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Un momento del congresso provinciale

 

«L’attività svolta dall’Auser provinciale in questi ultimi dodici mesi è stata frenata alquanto, come di facile intuizione, dalle cicliche ondate della pandemia da Covid, che ha inferto un duro colpo a tutta l’economia, di cui anche il nostro territorio ha risentito, avendo vissuto e vivendo momenti davvero difficili: in merito è sufficiente ricordare le tante aziende ed industrie in crisi, chiuse o delocalizzate». Con queste parole inizia il sunto del tradizionale consuntivo di fine anno dell’associazione di volontariato e di promozione sociale, impegnata nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e valorizzare il loro ruolo nella società, stilato da Antonio Marcucci, presidente provinciale Auser Macerata. «A queste problematiche si sono sovrapposte quelle ereditate dal terremoto del 2016 (anche se sembra – il condizionale è d’obbligo in questi casi – che negli ultimi mesi appaia un barlume di luce) che ha letteralmente spopolato la zona del cratere, ove i nostri anziani sono rimasti, come ultimo baluardo, al fine di evitare che tanti piccoli Comuni divengano paesi fantasma. Il nostro pensiero (ma faremo di tutto per sostenerli ed aiutarli) va proprio a loro che debbono continuare a battersi e lottare per ottenere le tutele sociali dovute ed evitare così di vedere la loro vecchiaia, per certi versi, violentata – sostiene Marcucci -. In questo 2021 l’Auser è stata chiamata a vivere la stagione dei Congressi. Prima quelli dei singoli circoli, poi quello provinciale, quello regionale e, infine, quello nazionale. E’ stata un’attività impegnativa, ma utile, in quanto ha permesso di far emergere le aspettative dei nostri iscritti, il bisogno evidente di confrontarsi ed invocare a gran voce risposte concrete e soluzioni credibili da parte del Governo e degli Amministratori regionali e locali, per superare le condizioni di povertà e di esclusione sociale.

Il X Congresso Nazionale dell’Auser ha definito le linee strategiche e organizzative per i prossimi quattro anni ed ha eletto il nuovo presidente nazionale nella persona di Domenico Pantaleo, al quale inviamo i migliori auguri di buon lavoro (dei quali sicuramente avrà bisogno) avendo l’onere di iniziare il suo mandato nel bel mezzo di una stagione difficile, ancora sotto l’ombra del mostro pandemico. Ciò premesso, vorrei sottolineare come il direttivo regionale Marche, svoltosi nei giorni scorsi, ha deliberato una scelta politica forte: chiedere al Governo di rendere obbligatoria la vaccinazione per debellare il Covid definitivamente. Ulteriore e non ultimo aspetto emerso dai Congressi è quello di rafforzare il rapporto tra la nostra associazione, con lo Spi e la Cgil, sui temi idonei alla tutela degli anziani – prosegue il presidente provinciale Auser Macerata -. Questa collaborazione va portata avanti nella nostra provincia, soprattutto nel campo del welfare e degli indirizzi socio-sanitari. Ci sono poi altre questioni importanti come la gestione delle Rsa, la non-autosufficienza, la cura a casa propria degli anziani ed il sostegno ai loro familiari. Potremmo aggiungere tante altre problematiche, ma due meritano almeno una citazione: la solitudine e la sicurezza. Ecco sono questi gli obiettivi e le battaglie che vogliamo condividere con lo Spi-Cgil.

Il nostro “scopo politico”, infatti, impone, per così dire, la centralità del territorio come luogo in cui vivono le persone, in cui è possibile una lettura condivisa dei bisogni più agevoli. Il modello di riferimento è quello di un “welfare attivo” pubblico, territoriale, comunitario. Questo nuovo modello di welfare, fondato su una concezione circolare della sussidiarietà, esalta i connotati identitari di Auser e ne sollecita il protagonismo sociale che dalle attività associative deve trasferirsi, attraverso la pratica della co-programmazione e co-progettazione, alla partecipazione nella definizione dei Piani di Zona. Dopo queste brevi riflessioni mi sembra opportuno citare alcune attività promosse da Auser Marche e realizzate anche nel nostro territorio provinciale come lo sviluppo del sistema Auser Cultura, l’iniziativa formativa per i volontari sulle competenze digitali e lo sviluppo della cultura della sicurezza con un corso di formazione in videoconferenza, ma anche l’attività durante la campagna fiscale per ampliare il numero di coloro che destinano il 5×1000 all’Auser – sottolinea Marcucci. Lasciatemi dire poi delle iniziative che si sono svolte in questo difficile 2021 nei Circoli della nostra provincia, realizzate anche grazie alla sforzo, alla capacità ed al fattivo impegno di tutti i collaboratori volontari dell’Ause di questa Provincia, a cui rivolgo il mio più sentito ringraziamento.

L’attività del Filo d’argento di Macerata e Tolentino con circa 4000 telefonate pervenute di cui 2890 trasporti sociali di anziani e disabili, 530 per la consegna farmaci e generi alimentari a domicilio e oltre 550 per compagnia telefonica. Tutta questa attività ci ha consentito di ampliare l’area di sensibilizzazione e di ottenere quindi una migliore presenza nel territorio. Si è consolidato anche il numero degli iscritti, nonostante la pandemia Covid abbia bloccato per lunghi periodi dell’anno l’attività dei nostri circoli Aps. Ora ci aspetta un 2022 che si prospetta difficile a causa di questo terrificante virus, ma lo affronteremo con la consueta determinazione. Per concludere – evidenzia il presidente provinciale Auser Macerata- vorrei ringraziare tutti i Presidenti dei singoli Circoli della Provincia che stanno portando avanti con la consueta efficacia e determinazione l’attività delle sedi loro affidate. Sono loro, insieme ai tanti volontari e alle centinaia di soci, che con la loro iscrizione e con la collaborazione alle attività organizzate, permettono di essere presenti in modo efficace e visibile sul nostro territorio e sempre a fianco di chi ha più bisogno, nel segno della solidarietà, elemento fondante e distintivo della nostra associazione».

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