Lavoratori sfruttati nei cantieri,
contestati 230mila euro all’Europa srl

INDAGINE dei carabinieri dopo la denuncia di un dipendente che si occupava della realizzazione delle Sae a Ussita. Tredici i lavoratori che sarebbero stati impiegati in orari che andavano dalle 6,30 alle 19 e senza giorni di riposo

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Sae a Ussita

 

 

Sfruttamento nei cantieri delle Sae, contestati 230mila euro alla Europa srl, società edile che ha sede a Melegnano per omessi versamenti dei contributi agli enti previdenziali e omesse retribuzioni ai dipendenti. L’indagine è dei carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata, comandato la maresciallo Martino Di Biase, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Camerino. Tutto era iniziato con la denuncia di un lavoratore. Era il dicembre del 2017 e l’uomo lavorava in un cantiere a Ussita per la realizzazione delle Sae ed è lì che si era infortunato. L’operaio aveva denunciato che gli era stata negata la possibilità di andare al pronto soccorso. In seguito a questa denuncia era partita l’indagine dei carabinieri che avevano organizzato un’importante attività investigativa e avviato un massiccio monitoraggio in particolare nei confronti del romeno Gheorghe Carp. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lui ad occuparsi del reclutamento di manodopera nel suo Paese, da impiegare all’interno dei cantieri Sae della provincia di Macerata, cantieri, risultati subappaltati alla Europa srl. I carabinieri hanno scoperto, nel corso delle indagini, presunte violazioni dei diritti dei lavoratori. In particolare veniva registrato un via vai di operai edili, tutti romeni, (13 quelli identificati), che sarebbero stati impiegati in orari irregolari, a partire dalla mattina alle 6,30 fino alle 19. Inoltre sarebbero stati impiegati in condizioni di lavoro degradanti, con retribuzioni non conformi, senza riposo settimanale, con giornate lavorative completamente in nero. I carabinieri hanno inoltre accertato che tutti i lavoratori, persone che avevano necessità di un impiego, sono risultati immessi a lavoro in nero e successivamente formalmente assunti ma con numerose incongruenze salariali, concesse solo in parte. Per la vicenda della Europal srl, due erano le persone che sono state rinviate a giudizio dal gup del tribunale di Macerata (l’udienza si era svolta a gennaio): si tratta di Carp Gheorghe e di Vincenzo Romano, rappresentante legale della Europa srl. Il processo si aprirà il 18 giugno.

Inoltre nel corso delle indagini c’è stata una perquisizione alla sede legale della società Europa srl, in Melegnano, dove i carabinieri hanno trovato e sequestrato banconote false, attribuite ad una terza persona risultata l’intestataria del contratto di locazione.

Sempre per mancati versamenti previdenziali e omesse retribuzioni erano stati contestati circa 250mila euro anche ad un’altra azienda, la GestiOne. In quel caso il Consorzio Arcale aveva deciso di farsi carico dei pagamenti ai lavoratori. La Cgil in questi anni ha portato avanti una lunga battaglia al fianco dei lavoratori, denunciando i presunti episodi di sfruttamento.

(Redazione CM)

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