La staffa del boiler si è piegata
di Federica Nardi
«Abbiamo boiler e caldaia senza libretto e adesso la staffa che regge il boiler (che non ha mai funzionato) si sta storcendo e i lavori dovrebbero essere a carico nostro. Ma perché dobbiamo essere trattati in questa maniera?». La denuncia arriva da Loredana Dell’Orso e riguarda la soluzione abitativa della madre, Rossella Giovannelli (82 anni) che come lei vive in una casetta nell’area delle Piane a Pieve Torina.
A gestire la segnalazione di malfunzionamento ad Arcale è stato il Comune, che però oggi si è visto rispondere dal consorzio che ha realizzato le strutture che la staffa storta del boiler è a carico della terremotata. Una situazione che il sindaco Alessandro Gentilucci ha deciso, una volta appresa, di chiarire, dando mandato all’avvocato e intanto provvedendo a un controllo per scongiurare problemi peggiori. Ma la frustrazione della famiglia di Loredana, colpita due anni fa anche dalla perdita del figlio, Massimo dell’Orso, è tanta. Rossana Giovannelli, dopo aver tentato di contattare la Protezione civile, oggi ha scritto a Cronache Maceratesi: «Ho segnalato al comune di Pieve Torina che anche a causa del vento il boiler posto sopra il tetto si sta rovinando, staffa piegata e boiler ammaccato. Mi è stato detto che devo chiamare a mie spese un tecnico per un boiler con pannello solare mai funzionante. Vivo con 600 euro al mese, è morto mio figlio con il sisma e poi ci domandiamo come mai le persone scappano da questi Comuni. Ho chiamato anche la Protezione civile delle Marche e non mi risponde nessuno».
La figlia approfondisce la questione, che va ben oltre la segnalazione rimbalzata al mittente. Il problema a monte infatti è non solo che «il boiler non ha mai funzionato perché manca anche il tubo per scaricare l’acqua», ma soprattutto che «non ci hanno mai consegnato i libretti né per il boiler né per la caldaia – spiega Dell’Orso -. In alcuni casi il libretto è stato consegnato dopo il controllo dei fumi, che una ditta ha effettuato l’anno scorso a pagamento. Io mi chiedo: nella sae non ci può portare il domicilio per il contributo di autonoma sistemazione perché è proprietà pubblica allora perché a livello gestionale, come nel caso di questa manutenzione, dobbiamo considerarle come proprietà private? Ho chiamato anche la Protezione civile nazionale e mi ha detto che non è competenza loro».
Le segnalazioni sulle sae, nelle ultime settimane, sono state diverse in vari comuni montani. Da Ussita (con problemi di umidità e di filature) a San Severino dove il vento ha rovinato alcune carte catramate dei tetti (e Arcale è subito intervenuta su segnalazione del Comune), diversi residenti lamentano che le manutenzioni non sono sempre coperte a livello di pagamenti.
Tanta forza e coraggio! Un abbraccio da Anna Luisa
Della mancanza dei libretti di istruzioni avevano detto anche altri. Il manuale di istruzioni, per di più per dispositivi potenzialmente pericolosi come gli impianti di riscaldamento, e obbligatorio. Non c'era una garanzia di cinque anni su queste "casette"?
Se erano in casa loro, le riparazioni chi le pagava?
Andate dietro agli idraulici che ve li hanno installati......correte pero' perche' sara' difficile acchiapparli
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con quello che sono costate dovrebbero essere indistruttibili …. invece ….
E’ imprudente omettere le verifiche annuali dei fumi e biennali del resto della caldaia. E’ quindi necessario avere il libretto delle manutenzioni ordinarie.
Sempre peggio e sara’ sempre di piu’
Che vi aspettavate da un appalto?
La replica del Consorzio Arcale:
https://www.cronachemaceratesi.it/2020/02/11/boiler-della-sae-a-rischio-arcale-vicini-ai-problemi-dei-terremotati-ma-la-riparazione-spetta-al-comune/1363591/