Un’opaca Maceratese
si scopre “Jachetta dipendente”

SOMMA ALGEBRICA - La forzata assenza dell'attaccante pagata a caro prezzo dai biancorossi nel derby con il Corridonia. Non si vede quel profilo di attitudine alle arcigne caratteristiche della Promozione che Marinelli e Proculo avevano assicurato fosse alla base delle loro scelte nella costruzione della squadra

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Enrico Maria Scattolini

 

di Enrico Maria Scattolini

CON LA PUBBLICAZIONE DELLA SENTENZA (-) del Tribunale Figc Territoriale di Ancona si è definitivamente conclusa la telenovela del mancato ripescaggio della Maceratese in Eccellenza.

M’ INCURIOSIVA la lettura delle motivazioni che hanno indotto i giudici regionali a dichiarare inammissibile il ricorso presentato dall’avvocato Giulianelli.

SI EVINCE DAL DOCUMENTO CHE IL GIUDIZIO E’ CHIARAMENTE INCARDINATO sul “mancato rispetto dei termini per la proposizione dello stesso previsti dall’art.30 del Codice di giustizia sportiva del Coni. Esso risulta infatti inviato il 12 settembre 2019, quindi oltre i trenta giorni successivi al 2 agosto 2019, data di pubblicazione del Comunicato Ufficiale con il quale è stata resa nota la decisione impugnata”. (Azzurra Colli ammessa alla categoria superiore al posto della Rata).

E’ ANCHE OSSERVATO COME, IN PRECEDENZA, LA MACERATESE si sia rivolta al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni “…avverso le medesime delibere del Comitato Regionale Marche qui impugnate”. Vi ha però rinunciato all’indomani della udienza del 9 di settembre 2019, che – come noto – si era conclusa con un rinvio a data da destinarsi. Per altro richiesto dallo suo stesso legale.

SCELTA DETERMINANTE SUI TEMPI (-) della formulazione dell’istanza successivamente rivolta ai giudici regionali. Al cui riguardo la richiesta della Rata di ” …rimessione in termini per errore scusabile derivante dalla mancanza di indicazioni da parte del Crm in ordine all’autorità competente per l’impugnazione e ai relativi termini ,del quadro legislativo tutt’altro che lineare e di una giurisprudenza dai profili altrettanto incerti ed altalenanti”, non è stata accolta dal Tnf. Il quale ha verbalizzato di non poterne condividere l’assunto “…alla luce della più recente e chiara giurisprudenza del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni e Federale”.

E’ SOTTOLINEATO infine come, con la suddetta rinuncia, sia stato manifestato “…il venir meno dell’interesse alla decisione, incompatibile con una reviviscenza dello stesso, sulla base del rilievo assorbente che qualunque valutazione sul ricorso presuppone che esso sia in atto e che ciò è escluso dalla sua rinunzia”.

QUANTE PAROLE! QUANTA CARTA INUTILE! (-) Sarebbero state sufficienti le “osservazioni” ad hoc, entro la fatidica scadenza del 19 luglio scorso, per evitarle.

E ORA MAGARI GIOCARE, da un mese, in Eccellenza (+).

COSI’ MI SEMBRA DI AVER SCRITTO, sin dall’inizio della vicenda.

PER LA RATA una domenica proprio storta anche nel calcio praticato (-).

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L’esultanza del Corridonia dopo il gol di Dutto

SI’!DI PARTICOLARE VALENZA NEGATIVA (-). Dal momento che la sconfitta di Corridonia ha coinciso con i previsti successi del Monturano sul Monticelli e dell’Atletico Ascoli su Futura 96, a cui si è però aggiunta la meno scontata, e pertanto più significativa, vittoria della Civitanovese a Chiesanuova. Questo sotto il profilo della classifica.

A CUI VA SOMMATA LA COCENTE DELUSIONE (-) del pubblico biancorosso che ha affollato la tribuna del “Martini”, quasi a memoria dei vecchi tempi.

SORPRESO E DISORIENTATO (-), più che amareggiato, dall’opaca esibizione della Benamata. Che ha dimostrato di essere …”Jachetta dipendente” oltre l’immaginabile.

NEL SENSO CHE LA FORZATA ASSENZA DEL MATELICESE è stata pagata (-) dai biancorossi ben al di là del prevedibile: nell’attività sulle fasce, nella variazione dei ritmi di gioco e nella fantasia di approccio alla porta avversaria.

IN SINTESI, nella completa latitanza di pericolosità offensiva (-).

RAMMENTO (-) che la prima vera conclusione dell’attacco della Rata (Bonifazi) è arrivata solo intorno alla mezz’ora del secondo tempo. Per altro imprecisa.

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Daniele Marinelli, allenatore della Maceratese

PER LA VERITA’ UN ALTRO PALLONE IMPORTANTE, ma non sfruttato (-), l’ha avuto poco dopo pure Chornopyschchuk, su splendido servizio di Massini. Sicuramente il migliore fra i biancorossi.

IL RESTO E’ STATO AL DI SOTTO DEL MINIMO CONTRATTUALE (—), come avrete letto dalla cronaca (leggi l’articolo).

CHE HA EVIDENZIATO PERPLESSITA’ (condivisibile) anche nella valutazione atletica (-).

ALLA QUALE personalmente aggiungerei anche qualche riflessione sulla tenuta psicologica della Rata. Ha sì cercato di reagire con impegno (-) al vantaggio del Corridonia, ma non con l’aggressività (-) che l’importanza del risultato avrebbe richiesto.

L’ASSENZA DI UN MINIMO DI LEADERSHIP IN CAMPO (-) ha definitivamente compromesso la situazione.

NON SONO PROPRIO RIUSCITO AD INTRAVEDERE (-), nei biancorossi, “…quel profilo di attitudine alle arcigne caratteristiche del campionato di Promozione” che, nelle interviste estive, Marinelli e Proculo avevano assicurato sarebbe stato alla base delle loro scelte sulla nuova Rata.

 

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