Enrico Maria Scattolini
di Enrico Maria Scattolini
Rapide considerazioni a margine della recente presentazione della stagione 2018/2019 dell’ HR Maceratese (leggi l’articolo).
INNANZITUTTO IL TONO DELL’EVENTO E LA QUALITA’ DELLA REGIA DI BENEDETTO VERDENELLI (+), largamente superiori al consueto di società partecipanti a campionati di secondo livello regionale.
PERFINO UN BUFFET(+), alla fine: cortesia a mia memoria desueta nell’impero tardelliano, dove abitualmente gli aperitivi erano sostituiti dalle polemiche.
COME SE ALEGGIASSE UNA MAGIA nella sala stampa/sauna dell’ “Helvia Recina”, ispirata dalla rinascita della Maceratese (+++).
PERCEPITA IN PRIMIS DA CARANCINI(+), che è quasi arrivato alle lacrime di fronte alle nuove maglie. Al punto di avventurarsi nella proposta di rendere più piccole, e quindi più fitte, le strisce verticali biancorosse, per avvicinarle a quelle del passato. Ha ottenuto soltanto una vaga promessa da parte della “Macron”, sponsor tecnico.
MA ANCHE DAGLI ADDETTI AI LAVORI. Dal Ds Giammario Cappelletti (+), rientrato dopo cinque anni allo stadio con il groppo alla gola, che ha minacciato di mandarlo in apnea quando gli ho ricordato la sofferta, eppure indimenticabile, condivisione della sua ultima partita da dirigente “pistacoppo” sul terreno dell’Angolana. Che, in un irripetibile unicum, salvò la Maceratese dalla retrocessione dalla serie D, tolse irrimediabilmente agli abruzzesi l’ormai (da loro) scontata promozione in C2 e lanciò la Sangiustese fra i professionisti. Il che probabilmente non fu proprio un affare per il mio amico Pantanetti.
Mario La Cava
ALL’ALLENATORE MORICONI, che ha sottolineato come «… disputare la promozione a Macerata sia tutt’altra cosa». Evidentemente in stretta analogia con Civitanova. Esprimendo comunque soddisfazione per l’arrivo di La Cava ed attesa per quello di un centrocampista di riferimento (Moretti?)
ALL’INGEGNER LUCA ARCOLAI, di cui rammento l’eroico sacrificio del naso (già a quei tempi decisamente …biancorosso) in un remoto, burrascoso incontro ad Urbania. Lui non sfoglia il vocabolario per gli elogi. Sintetizza (+) tutto in un «…più che perfetto!».
AL PORTIERE TOMBA, con il quale la frequente interlocuzione sui social (+) è diventata occasione di (quasi) quotidiani propositi di successo (leggi l’intervista).
AD AFFERRARLA C’E’ RIUSCITO SOLO IL SINDACO, con questa felice espressione: «La Maceratese è tornata a casa sua!!!(+++)».
INTENDENDO L’HABITAT di uno stadio, di una tradizione, di un ambiente storici, che un pernicioso anno sabbatico ha messo fortemente a rischio ed un altro incombente avrebbe definitivamente cancellato (-).
I CUI SIMBOLI stanno per essere consegnati dagli “Amici della Rata” del presidente Giovanni Orlandi all’Amministrazione comunale (+), per essere utilizzati al momento opportuno. Nonostante il disturbo di recenti diffide lombarde più sorprendenti che concrete (-).
DAL FATTO CHE LA SODDISFAZIONE DELL’AVVOCATO CARANCINI, a cui mi sono permesso di aggiungere la mia in un’intervista nel corso della quale sono state ribadite le nostre antiche posizioni discordanti, non è condivisa da tutti (esempio: “Curva Just”), nasce la sua proposta di una pacificazione fra le parti (+).
LA RITENGO MOLTO OPPORTUNA (+), anche se momentanea. Permetterebbe di accantonare velleità e rimpianti, in attesa – mi si perdoni la frase fatta – del verdetto del campo. Ormai prossimo.
Al centro, il presidente Alberto Crocioni
IN OGNI CASO, ALBERTO CROCIONI è il personaggio che merita comunque il ringraziamento di tutti..(+++).
LA SUA GENEROSITA’ (+) l’ha già abbondantemente dimostrata con l’accollo di un impegno pesante.
IL CORAGGIO (+) lo sta evidenziando con la programmazione di ambiziosi obiettivi di campionato e la conseguente costruzione di una squadra forte.
LE SUE CAPACITA’ MANAGERIALI (+) con il consolidamento di una società strutturata, solida, efficiente; gratificata da main sponsor di assoluto riguardo come la “Fertitecnica Colfiorito”.
E POI CI SONO I NUMERI (IMPORTANTI ) DEL SETTORE GIOVANILE, considerato dal Presidente fondamentale, tanto da orientarvi investimenti sostanzialmente in linea con quelli della prima squadra (+).
UN DATO: alla preparazione appena iniziata all’Helvia Recina, 11 giovani di casa si stanno allenando a fianco dei titolari.
CREDO CHE QUESTO sia il modo migliore di ripartire (+). Tenendo soprattutto d’occhio la realtà.
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