di Alessandra Pierini
C’è attesa a Macerata per conoscere quale sarà la decisione dell’amministrazione comunale di Macerata e della sua partecipata Apm, in merito all’acquisizione o meno del ParkSì, attualmente di proprietà della Saba Italia. Non è la prima volta che Saba e Apm trattano la cessione del parcheggio. Era già accaduto nel 2000. All’epoca il presidente dell’Apm era Erminio Copparo, attualmente amministratore delegato della azienda M&P mobilità e parcheggi Spa di Ancona.
Copparo, cosa è accaduto allora?
«Saba aveva tentato di cedere la gestione o addirittura il parcheggio alla Apm. Io ho incontrato diverse volte i dirigenti di Saba che volevano cedere la gestione del parcheggio alla multiservizi. Dopo un’attenta valutazione, nella quale furono coinvolti anche i tecnici, i dirigenti comunali e l’allora commissario straordinario del Comune, optammo per una proposta che prevedesse la presa in carico della gestione del parcheggio solo a condizione che Saba avesse ceduto gratuitamente tale gestione alla Apm. In questo modo Saba avrebbe comunque “guadagnato” 200 milioni di lire all’anno, pari al valore della perdita che il Park Sì registrava a quel tempo».
Allora l’operazione non andò a buon fine, ma la trattativa intrapresa da Comune e Apm in questi giorni sembra essere a buon punto. Cosa ne pensa?
«Preferisco prima dirle una cosa. A mio avviso chi gestisce i parcheggi, soprattutto per conto di un ente pubblico, dovrebbe avere sempre e comunque a riferimento il cittadino, l’automobilista che è il destinatario del suo servizio. Quindi dovrebbe ispirare la sua gestione a questa idea strategica di fondo, e dovrebbe farlo nella maniera più efficiente possibile impiegando quindi bene il danaro pubblico, che appartiene a tutti i cittadini. Detto questo io ritengo che l’acquisto del Park Sì da parte dell’ Apm non aggiunga nulla al cittadino o all’automobilista, sia esso maceratese o forestiero. Semplicemente perché il parcheggio c’è già. È sotto utilizzato, è vero, ma comunque svolge un suo ruolo che continuerebbe a svolgere anche se esso rimanesse in mano alla Saba fino alla scadenza della concessione. Quindi acquistare il parcheggio non aggiungerebbe neanche un posto auto a Macerata, ma toglierebbe invece molti fondi e molti danari dalla disponibilità dell’Azienda Pluriservizi Macerata (spero proprio che non prendano un prestito, così avremmo anche da rimborsare capitale e pagare interessi!). Danari che potrebbe impiegare molto, molto diversamente, soprattutto tenuto in considerazione che questo parcheggio diverrà comunque proprietà del Comune al termine del periodo contrattuale di concessione, senza sborsare neanche un euro».
Si spieghi meglio.
«In altre parole io penso che non si può pagare un’azienda o un ramo d’azienda in perdita al proprietario / gestore solo perché si ha in animo di rivederne completamente la gestione, integrarlo nella gestione unitaria dei parcheggi della città e magari spenderci sopra altri soldi per modifiche strutturali (ingresso dal piazzale dei Giardini). Quindi, ammesso che le idee e le iniziative che ha in mente l’Apm abbiano successo ed il parcheggio torni in pareggio o addirittura in utile, sarebbe comunque “farina del suo sacco”. Non vedo la ragione per cui pagarci la Saba per toglierle dal groppone un azienda, o meglio un ramo d’azienda, in perdita per 200.000 euro l’anno? Sicuramente l’attività di gestione dei parcheggi dell’Apm è stata in perdita nel 2013, infatti nel bilancio approvato dai soci, gli amministratori hanno firmato una relazione che riporta una perdita di esercizio, o meglio un Ebit (Earnings Before Interests and Taxes) negativo proprio nel settore parcheggi, mentre tutti gli altri settori sono comunque in utile».
L’amministrazione confida che con la gestione dell’Apm la performance del parcheggio migliorerà.
«So per certo che questo parcheggio produce, ogni anno, perdite, per la Saba sin dalla sua nascita. Ricordo ancora che quando ero presidente dell’ APM la perdita di esercizio del Park Sì si aggirava intorno ai 200 milioni di lire. Oggi ho saputo che questa perdita si è trasformata in 200.000 euro, se non vado errato».
Quindi lei non pensa che con una migliore gestione il tutto possa tornare in utile e l’Apm trarre vantaggio da questo investimento?
«Io non ho i numeri e le informazioni per poter esprimere un giudizio, tuttavia credo che se sono stati effettuati studi e/o business plan relativi a tale acquisto, essi debbano tenere assolutamente in considerazione che qualsiasi aumento del fatturato, e quindi dell’utilizzo del Park Sì da parte degli automobilisti, porterà inevitabilmente ad una diminuzione del fatturato delle aree di sosta su strada su strisce blu che sono gestite sempre dall’Apm. In pratica, aumentando l’attrattività del Park Sì, si genererà una diminuzione dei ricavi provenienti dalla sosta su strada.
In conclusione faccio io una domanda: e se tutti i buoni propositi e le iniziative studiate, i business plan preparati, i miglioramenti della gestione promessi per tutto il settore parcheggi, non dovessero avverarsi, chi paga? Su chi ricadrà l’onere? So che è una domanda retorica, ma è proprio per questo che, in coerenza con l’indole paciosa ed attendista dei maceratesi, mi chiedo: a che serve investire, non so quanti milioni di euro, per una cosa che tra x anni diventerà, senza spendere nulla, di proprietà del Comune e quindi verrà concessa in gestione alla Apm? Mi sembra, da cittadino maceratese, un modo per spendere malissimo le già scarse risorse a disposizione».
Lei è amministratore delegato della M&P mobilità e parcheggi di Ancona, che cosa fate nella vostra azienda?
«La M&P parcheggi gestisce, per conto del Comune di Ancona, socio unico e proprietario al 100% dell’azienda, tutti i parcheggi in struttura di proprietà del Comune e tutte le aree di sosta a pagamento attraverso parcometri.
È una piccola realtà. Vi sono impiegati solo 34 dipendenti, però gestiamo 8.000 posti auto su strada, quindi quelli con strisce blu, e ben sei parcheggi multipiano all’interno del comune di Ancona».
Com’è la situazione ad Ancona?
«Ebbene la situazione “in“ Ancona, come dicono gli anconetani, è, da un punto di vista stradale, ben più complicata, nel senso che noi ci lamentiamo delle buche e della manutenzione delle strade comunali qui a Macerata, vi assicuro che ad Ancona la situazione è molto peggiore. Per non parlare poi del centro storico che vive, come tutti i centri storici, una situazione di svuotamento, di perdita di attrattività e di impoverimento commerciale. L’attuale amministrazione comunale, insediatasi un anno e mezzo fa, sta molto impegnandosi su entrambi i fronti ed i primi risultati cominciano ad arrivare.
Per quanto riguarda i parcheggi “in “ Ancona diciamo che c’è una certa flessione nella richiesta: tendenza peraltro comune un po’ in tutta Italia e dovuta alla crisi economica e con la quale bisognerà fare i conti se si stanno progettando investimenti importanti».
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Il buon senso non và a braccetto con le intenzioni (quelle meno buone) dei nostri amministratori.
E’ terribile che l’unica cosa possibile da fare sia quella, dopo l’eventuale acquisizione, di cercare di convincere i concittadini che se non vogliono iniziare a scavare, bisogna risollevarsi e non rieleggere questa giunta che ha un idea ben precisa di cosa significhi la loro sinistra centrodemocrazia.
Al di là di ogni ragionevole dubbio nemmanco un Forrest Gump pagherebbe, oggi, una cosa sapendo che domani ritornerà ad essere sua.
Quindi di cosa stiamo parlando??
Intervento chiaro e pienamente condivisibile! Abbiamo già ‘interessato’ della questione il Consiglio comunale con una mozione che chiede alla Giunta approfondite delucidazioni e presuppone l’interessamento del Consiglio medesimo prima di ogni decisione in merito alla paradossale (e opaca) vicenda, negli stessi, identici termini dell’articolo. A tutte le considerazioni già espresse si aggiunga anche che una scelta così ‘rilevante’ – amministrativamente ed economicamente – non può certo essere adottata da un’amministrazione ‘scadente’ (sia perché a fine mandato, sia perché di bassissimo livello). Su ciò non si scherza: non arretreremo di un millimetro!
L’inflessibile e millimetrica posizione del consigliere Sacchi e’ del tutto retorica. Come lui saprà’ certamente molto bene i temi afferenti la decisione sul Park Si sono di pertinenza consiliare e quindi avrà modo di far valere la forza delle sue opinioni senza ardite prove di forza .
Bravo Erminio, spero che in molti leggano la tua intervista e che si facciano sentire in ogni sede. Ciao.
Tornando ai contenuti espressi da Copparo, che conosco da tanti anni e che saluto nel caso segua questo dibattito, va detto che ci sono alcuni passaggi molto interessanti che credo saranno il centro della discussione su questo progetto . Dice Erminio infatti che la crescita del fatturato del Park si (quindi l’incremento del tasso dei suoi parcheggi oggi spesso vuoti) andrebbe a discapito del fatturato degli altri già disponibili e di proprietà di APM con un risultato a somma zero (o quasi insomma) molto negativo. Ovvio questo aspetto è centrale. Se fosse cosi allora si potrebbe concludere che non c’è una domanda insoddisfatta di parcheggi a Macerata, che quindi non abbiamo bisogno di nuove realizzazioni spesso invocate e credo ben più costose, e che le attuali lamentele di molti sono ingiustificate. O no? Sarà interessante discutere questo argomento . Ci sono poi altre due affermazioni di Copparo che sono improntate da sana prudenza ma forse non dalla necessaria visione che deve avere, insieme con la prudenza, l’amministratore pubblico. Lui si chiede e ci chiede . Come potrebbero essere spesi altrimenti questi soldi da APM (e dalla mano pubblica in definitiva) ? E che succede poi se quanto previsto non viene a realizzarsi ? Erminio, ma queste non sono forse domande che qualsiasi buon imprenditore pubblico e privato deve farsi prima di decidere un investimento ? Domande legittime, di più, ma che, il solo porle, non dovrebbe bloccare, come certo sai, il processo decisionale. Domande a cui bisogna dare una risposta per valutare effettivamente la convenienza dell’investimento. Domande a cui la Giunta si prenderà a breve la responsabilità per intero di rispondere di fronte al consiglio comunale e alla città. Evidentemente credono di avere le risposte giuste. Penso sia giusto stare ad ascoltare
In questo link e’ contenuto l’atto di indirizzo di Giunta del 24/3/2010 (4 giorni prima delle elezioni!!!) un indirizzo che viene attuato alla scadenza della successiva amministrazione !!!
http://www.comune.macerata.it/delibere/dg100141.pdf
Tra l’atto di indirizzo di Giunta, la successiva due diligence (incarico del 12/11/2013 e 15/5/2014) e la redazione del contratto di cessione/affitto azienda (incarico del 3/12/2013) non c’è stato alcun passaggio Consiliare. Ora il Consiglio cosa dovrebbe fare? Negare all’apm di concludere il contratto già pronto esponendola a responsabilità contrattuale?
Per valutare se accettare una statua in regalo sono stati fatti tre Consigli ed una commissione di esperti, per comprare un debito su un bene già tuo “nulla!”
Nel citato atto di indirizzo si dice “Dato atto che sulla presente proposta non necessita acquisire il parere di regolarità contabile, non rivestendo la proposta alcun aspetto che direttamente o indirettamente presenti profili finanziari, economici o contabili”; ebbene, l’atto di indirizzo non impegna alcuna spesa, la lettera d’intenti e addirittura il contratto credo proprio di si. Ma gli atti sino ad ora scambiati tra le parti sono coperti da riservatezza? In altri termini, i Consiglieri li possono esaminare? Diversamente di cosa mai dovrebbero discutere?
Contrari all’acquisto sono buona parte della maggioranza di centrosinistra, così come diversi esponenti di punta del gruppo consiliare PD e lo stesso segretario cittadino del PD. Contraria l’opposizione di centrodestra. Contraria buona parte della società civile, che ancora non ha capito per quale motivo Carancini, invece di buttarsi a corpo morto nell’assurdo acquisto del Park Si, abbia volutamente rinunziato a trattare e a risolvere la problematica legata al tante volte evocato parcheggio di rampa Zara, che, nello stesso programma elettorale di Carancini, era di fondamentale rilevanza sia per risolvere la questione parcheggi che per la pedonalizzazione del centro storico.
La contrarietà riguarda sia il merito (più volte, e con dovizia di argomenti tecnici, economici e finanziari, trattato su questo giornale) che il metodo seguito dal Sindaco, ancora una volta aspramente criticato per la totale mancanza di trasparenza e di condivisione anche con chi dovrebbe sostenerlo.
La domanda è: per quale motivo Carancini si è ostinato in questo modo, praticamente rompendo con l’area politica di suo riferimento? Per quale motivo vuole impegnare l’Amministrazione in una spesa così rilevante ed assurda sotto il profilo economico? Per quale motivo, a fine legislatura, vuole condizionare così pesantemente chi verrà dopo di lui?
Il personaggio è molto particolare, ma forse la sua intenzione, sentendosi ormai politicamente finito, è quella di bruciare i pozzi prima di ritirarsi definitivamente.
Per Iesari: lei da per scontate alcune circostanze poiché, evidentemente, si fida del suo sindaco. Mi permetta di diffidare e di svolgere il mio ruolo di indirizzo e controllo: da questa attività magari anche Lei, come cittadino maceratese, potrà ottenere preziosi chiarimenti! Visti i precedenti, numerosi ‘colpi di mano’ di questa Giunta, non mi sembra peregrina una formale ‘investitura’ del consiglio comunale sulla questione. A meno che Lei non sia a conoscenza di circostanze e dettagli che noi non conosciamo e che Le consentono di ‘stare sereno’ anche davanti a questa opaca vicenda – o dovrei dire ‘colpo di coda’ – amministrativa!
O forse la sua intenzione è non fare il bene della collettività.
Complimenti all’amico Erminio per l’analisi precisa! Non sono al dentro delle vicende amministrative (di malox ne dovrei usare a volontà) però da ignorante mi domando e faccio un esempio:
1) se sono proprietario di una casa in affitto e il conduttore è in perdita con le rate condominiali, il suo contratto poi scadrà..cosa faccio mi ricompro casa che è di mia proprietà?
Forse la domanda è superficiale (ho premesso che non sono al di dentro delle questioni amministrative) ma faccio il conto della serva!
«E’ meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro cretino e senza una lira.»
(Massimo Catalano)
Iesari non sa più a che santo votarsi.Ora ,di fronte ad insostenibili proposte,parla di una non meglio precisata visione che gli amministratori pubblici dovrebbero,oltre alla prudenza,avere.
Dovrebbero in altre parole essere dei visionari.
@ Bommarito
Non credo cui siano molti pozzi petroliferi da bruciare a Macerata.
Piuttosto mi sembra che si stiano avvelenando i pochi pozzi d’acqua rimasti per cui, chiunque venga dopo, morirà di sete….
Scusate rimango perplesso …. ma …. ma … li avete votati …. ma che nn lo sapevate ?
Mi pare di capire , che fra tutti gli avvocati di Macerata che si sono espressi , da Perticarari a Bommarito, da Micozzi a Marchiori a Sacchi e adesso anche Martello, non ce ne sia uno che lo consiglirebbe a fare questa operazione.Ma forse non si fida dei colleghi.
Non resta perciò che fargli questa domanda diretta ” Alle stesse condizioni, se ,ossero soldi tuoi, se li cacciassi tu di tasca tua,, ci vedresti l’affare ” ?
Se risponde sì, farsi spiegare perchè.
L’unico affare che vedo per Macerata Centro è l’acquisto dell’ex Cinema Corso con il vicino ex albergo per farci un parcheggio servito da una scala mobile nella scalinata di via Catenati (traversa di Corso della Repubblica) Pochi posti? ma molto importanti per gli Uffici che ritornano nel Centro della Città capoluogo. Bravo a Erminio Copparo dove ti trovi non ci sei arrivato per caso e questa mia proposta è la tua ricordi?