L’assessore Valentini contro la Questura
I consiglieri lo accusano,
Carancini prende le distanze

MACERATA - Nel mirino un post su Facebook dell'amministratore che si unisce alle critiche sulle misure messe in atto per la partita Maceratese Sambenedettese e per la manifestazione di Forza Nuova. La Pantana attacca: "Ha fatto 3 delibere in 4 anni, non può dire certe cose". Il sindaco: "Sintonia tra amministrazione e Prefettura"

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Il post dell'assessore Valentini

Il post dell’assessore Valentini

L'assessore Enzo Valentini

L’assessore Enzo Valentini oggi in Consiglio comunale

 

di Alessandra Pierini

E’ bufera sull’assessore dei Verdi  Enzo Valentini dell’amministrazione Carancini che con parole dure e linguaggio colorito ha criticato le misure messe in atto  dalla Questura per la partita Maceratese – Sambenedettese di ieri pomeriggio e in occasione della manifestazione di Forza Nuova della scorsa settimana (leggi l’articolo).

Nell’occhio del ciclone un post dell’assessore su Facebook. «Prevendita obbligatoria e biglietto nominativo  – scrive – per portare mio figlio di 5 anni a vedere una partita di calcio di serie D. Prendo atto che la Questura considererebbe a rischio anche una festa delle medie, tutela quattro fascisti che sfilano per le mura e si accanisce con chi vuole portare la famiglia allo stadio».

Il post di Valentini è arrivato anche in Consiglio comunale. A criticarlo aspramente oggi pomeriggio il consigliere di Forza Italia e candidato sindaco Deborah Pantana che ha presentato un ordine del giorno per chiedere all’assise di manifestare contrarietà rispetto alle affermazioni dell’amministratore e censurarne il comportamento.

I banchi di Forza Italia durante il Consiglio

I banchi di Forza Italia durante il Consiglio

Immediata la nota del sindaco Romano Carancini  che prende le distanze ma rinnova la sua fiducia all’assessore. «L’opinione personale di Enzo Valentini – dichiara in una nota –  espressa su Facebook a proposito della gestione della sicurezza di manifestazioni a rischio avvenute di recente in città, non è condivisa dal sindaco. La Prefettura, chi ha responsabilità dell’ordine pubblico sul territorio e le forze dell’ordine in generale – afferma Carancini – hanno fin qui svolto un ottimo lavoro e soprattutto garantito la sicurezza dei cittadini in tutte le occasioni di eventi a rischio. Si ribadisce pertanto che continua ad esserci assoluta sintonia tra Amministrazione e Prefettura sulle scelte di fondo in materia di sicurezza in questa città. Le istituzioni, comunque, in occasione di eventi a rischio, hanno l’obbligo di ricercare sempre la migliore sintesi possibile tra l’ineludibile garanzia di sicurezza per i cittadini e il mantenimento per questi ultimi di spazi di movimento ed opportunità. La non condivisione nel merito della opinione personale manifestata da Enzo Valentini su facebook – conclude il sindaco – a scanso di eventuali strumentali interpretazioni, non mette in alcun modo in discussione la fiducia nell’assessore stesso che resta piena ed incondizionata».
«Voi, i vostri assessori e consiglieri vi mandate i messaggi su Facebook – ha detto la Pantana, riferendosi anche al post di Stefania Monteverde che parlava dell’acquisto del Park Sì – l’ultimo quello di Valentini.  Un assessore non le può dire certe cose e e se le pensa se le deve tenere per sè. L’assessore ha fatto in 4 anni 3 delibere e si permette di parlare di qualcosa che non sa». Dai banchi dell’altra parte l’ha ripresa Luciano Borgiani della Federazione della sinistra: «Mica è un prete, è un assessore».

I banchi della maggiornaza

I consiglieri Luciano Borgiani e Pierpaolo Tartabini

Critico anche Romeo Renis del Pd, poliziotto: «Ritengo che la dichiarazione sia inopportuna e fuori luogo. La delicatezza delle scelte relative all’ordine della sicurezza pubblica sono di competenza del Questore e del Prefetto e soprattutto usare delle parole che mettono in discussione un argomento così delicato è pericoloso non solo per la città ma anche offensivo per tutte le forze di polizia».

Non è la prima volta che uno sfogo sui social mette in difficoltà gli amministratori pubblici. Era già successo a Civitanova, dove un post azzardato è persino costato il posto di assessore ad Antonella Sglavo. Nei mesi scorsi ha rischiato grosso l’assessore Cristiana Cecchetti che aveva dichiarato di voler fare tappeti con le pelli dei Leoni Neri.
L’assessore Valentini questo pomeriggio era regolarmente al suo posto in Consiglio. Va anche detto che Valentini non è l’unico esponente politico ad aver criticato la blindatura della città in occasione del big match. Anche il consigliere Alessandro Savi di Centro Democratico aveva espresso forti dubbi sulle scelte delle forze dell’ordine (leggi l’articolo).

(foto di Lucrezia Benfatto)

Valentini-Monteverde-Carancini

 



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