Sabrina De Padova
di Luca Patrassi
Sulle prime, ad alcuni tra quanti l’hanno letto, è sembrato uno scherzo: una lettera firmata dai vertici maceratesi di Forza Italia – i due consiglieri comunali e il coordinatore – che attaccano duramente e direttamente la consigliera comunale della lista civica Parcaroli Sabrina De Padova “rea” (secondo gli scriventi) di un «comportamento che riteniamo gravemente lesivo per l’immagine della maggioranza». Parole anche pesanti con invito ai destinari «di richiamare la consigliera al rispetto delle regole auree, ma anche di chiedere un incontro tra i referenti comunali e i capigruppo per poter ribadire il buon decalogo del Consigliere di maggioranza» Cosa avrebbe fatto di gravemente lesivo dell’immagine della maggioranza la consigliera comunale della lista civica Sabrina de Padova?
Barbara Antolini
Secondo i consiglieri comunali azzurri Barbara Antolini (che è anche presidente della commissione Cultura) e Sandro Montaguti e il commissario comunale di Forza Italia Michele Bacchi, che hanno scritto al presidente del Consiglio comunale ai capigruppo e ai coordinatori comunali, la prova «del contegno deplorevole della consigliera» sarebbe un articolo uscito su Cronache Maceratesi il 23 febbraio scorso in cui si scrive, a margine di una seduta di commissione andata in streaming, di malumori per proposte di singoli assessori non discusse e condivise prima in commissione mentre l’unica dichiarazione di De Padova si riferisce al successo che Popsophia registra da anni. Forza Italia non deve aver gradito e chiede provvedimenti “esemplari” a carico dell’esponente della civica Parcaroli, rea di aver espresso una propria opinione (esercizio per il quale il consigliere ha ricevuto una delega dagli elettori) mettendo la richiesta nero su bianco.
Sandro Montaguti
Illuminante il contenuto della lettera che Cronache Maceratesi è in grado di pubblicare: «Al sig. presidente del Consiglio Comunale, ai sigg.ri Capigruppo del Consiglio Comunale, ai sigg.ri coordinatori comunali. Formuliamo al presente per stigmatizzare quanto accade regolarmente nelle riunioni della VI Commissione Consiliare e soprattutto quanto avvenuto nell’ultima riunione del 22 febbraio 2023. Premesso che per noi la regola base per una maggioranza di governo è quella in base alla quale ci deve essere un forte dialogo e uno stretto coordinamento tra al Giunta e i Consiglieri comunali di maggioranza. Abbiamo operato costantemente e opportunamente rivolgendoci sempre in un primo passaggio all’assessore competente o concordando atti consiliari condivisi tra tutte le forze di maggioranza e la giunta. In totale spregio a tutto ciò li contegno e le iniziative della consigliera De Padova sono costantemente irrispettosi delle regole base della correttezza che dovrebbe animare una maggioranza unita e determinata.
Michele Bacchi
Esempio di tale contegno deplorevole della consigliera è l’articolo apparso ieri su Cronache Maceratesi, a seguito di un preciso comunicato stampa diffuso dalla stessa, che sminuisce e infanga quello che è invece un ottimo lavoro della maggioranza e dell’amministrazione di centrodestra. La consigliera De Padova sposa costantemente iniziative e proposte dell’opposizione a tal punto che talvolta sorge spontaneo chiedersi se la stessa sia una consigliera di maggioranza o di minoranza. Pur nel timore che questa nostra doglianza non produrrà alcun effetto, non possiamo però fare a meno di denunciare questo comportamento che riteniamo gravemente lesivo per l’immagine della maggioranza, per la serenità dei rapporti interni ad essa e per la proficuità del lavoro che tutti stiamo svolgendo. Per noi la situazione non è più tollerabile, pertanto, l’invito che si formula a tutti i destinatari della presente ognuno per i propri ruoli e per le proprie competenze, è di richiamare al consigliera al rispetto delle regole auree sopra indicate, ma anche di chiedere un incontro tra i referenti comunali e i capigruppo per poter ribadire il buon decalogo del Consigliere di maggioranza. Confidando che comprenderete lo spirito positivo e collaborativo finalizzato solamente alla risoluzione della denunciata anomalia politica al fine per poter governare serenamente per il bene della città». In assenza di atti formali dell’opposizione, o forse per questo, a tenere alta alla tensione è la stessa maggioranza di centrodestra.
Malumori in commissione cultura per le passerelle degli assessori «Le proposte vanno condivise»
Adesso un consigliere comunale non può più esprimere liberamente le sue opinioni?
C'eravamo tanto amati
Infangare?
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“MODELLO MARCHIGIANO”
Giusto che sia severamente punita per aver detto semplicemente la verità circa la necessità di un serio raccordo (oggi inesistente) tra le iniziative, spesso autoreferenziali, dei singoli assessori, e la Commissione Cultura, e per aver sostenuto iniziative evidentemente ostiche ad una parte almeno della maggioranza, quali il “progetto Ferretti”, proposto (non sia mai) dal consigliere di minoranza David Miliozzi, e Popsophia, che riscuote successo ovunque per l’elevato spessore culturale delle sue manifestazioni, apprezzate dappertutto meno che in patria (a conferma del vecchio detto: nessuno profeta in patria).
Questo attacco, peraltro, è l’ennesima conferma dello scarso peso politico, nell’ambito della maggioranza, della lista del Sindaco, lista che molto si è spesa per la sua elezione, ma che il Sindaco oggi non difende in alcun modo (come nella vicenda IRCR).
C’eravamo tanto armati
Non entro nella questione piena di sfumature. Ribadisco, come ho già scritto, che la Commissione ( qualsiasi Commissione) può, se vuole, anche riunirsi in fase “redigente”, ovvero stila una delibera che invia direttamente in Consiglio. Ho scritto “se vuole”. La Commissione, dunque, a volte recepisce, se vuole, le delibere di qualsiasi Assessore, le emenda, se vuole, e le rimanda in Giunta. Se si riunisce a livello “redigente” fa direttamente la Delibera e la invia al Consiglio ( massimo organo che è “jus supervenies” rispetto all’esecutivo ( Giunta). Questo si può fare finche esistono le Commissioni, simmetriche a quelle del nostro Parlamento. Pochi sanno, invece, che le Commissioni del Parlamento europeo non sono formate ( gurda caso…) da eletti dal popolo ( onorevoli, in proporzione matematica) ma da “Tecnici”. Un solo rappresentate appartiene agli eletti, guarda caso…
Consiglio ai consiglieri e rappresentanti di FI l’acquisto di una bella scatola di Risiko. Mi dicono che attualmente ce ne sono anche varianti aggiornate. Potranno così trascorrere felici serate di strategia bellica fingendosi novelli Churchill.