Ircr, lista Parcaroli all’attacco:
«Ci hanno fatto fuori senza motivo»
Ecco il Cda indicato dai partiti

MACERATA - Il coordinatore cittadino della civica, Stefano Settimi, non ha gradito l'esclusione della propria rappresentante dal consiglio di amministrazione. Il veto è arrivato dalla Lega. Scontro frontale all'interno della maggioranza con il sindaco in equilibrio precario tra i salviniani e la lista che porta il suo nome. Un ulteriore problema che si aggiunge agli altri contrasti con le forze politiche

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Stefano Settimi

di Luca Patrassi

All’appello del “tutti contro tutti” mancava solo la lista civica del sindaco Sandro Parcaroli e le nomine annunciate per il Cda dell’Ircr ha cancellato anche questa “assenza”. Stefano Settimi, il coordinatore della lista civica del primo cittadino (che esprime in Giunta gli assessori Iommi e Cassetta) ha firmato oggi una nota esplosiva che rivela alcuni ulteriori retroscena delle divisioni tra le forze di maggioranza. Settimi premette appunto come finora la lista Parcaroli si sia tenuta fuori dalle diatribe interne: «Come è noto la lista civica “Sandro Parcaroli Sindaco” è stata molto attiva a Macerata nella campagna elettorale del 2020 riscuotendo il 9,9% di voti; un ampio consenso popolare mai registrato in passato da una lista civica che, in sostanza, ha grandemente contribuito alla vittoria della coalizione di centro-destra e alla elezione del sindaco con il 52,8%. D’altra parte è anche evidente la continuità dell’impegno profuso in questi due anni e mezzo di attività amministrativa dai nostri candidati eletti nelle istituzioni, ma anche di quelli non eletti ma presenti nei quartieri e nei luoghi di lavoro, sempre nel rispetto costante e rigoroso dei rapporti personali e degli equilibri interni alla maggioranza».

Il passaggio al punto dolente: «Riteniamo pertanto necessaria questa premessa per evitare ogni possibile equivoco circa l’espressione di un nostro forte dissenso sulle recenti dinamiche politiche e partitiche che hanno portato alla definizione del nuovo consiglio di amministrazione dell’Ircr, escludendo di fatto, senza alcun motivo, il rappresentante della lista civica dopo averne concordato la presenza».

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Patrizia Scaramazza indicata dal sindaco Parcaroli come nuova presidente Ircr

Dunque Settimi dice che, diversamente da quello che era sembrato, nel quintetto indicato per il nuovo Cda non ci sono referenti della lista civica: «Dissentiamo fortemente dallo stratagemma attuato per far passare a mezzo stampa la rispettabilissima candidatura di Patrizia Scaramazza come una scelta della Lista civica o, peggio ancora, come una scelta fortemente voluta dallo stesso sindaco per sbloccare una non meglio precisata situazione di stallo». Aggiunge Settimi: «La nostra lista aveva da tempo individuato e proposto i propri potenziali candidati, nell’ottica del servizio da prestare generosamente alla più importante e antica istituzione socio-assistenziale della città, oggi trasformata in Azienda di servizi alla persona. Questa importante e delicatissima istituzione ha oggi bisogno di essere ben governata con efficacia, competenza e trasparenza, migliorandone possibilmente gli standard prestazionali rispetto alle precedenti amministrazioni della sinistra, e non deve trasformarsi in un luogo di puro esercizio del potere».

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Il sindaco Sandro Parcaroli

Settimi non spiega se la mancata indicazione della rappresentante della lista civica pregiudichi o meno il buon andamento dell’Ircr, però scrive appunto che la Scaramazza, candidata presidente in pectore, non è stata indicata dalla lista Parcaroli. Se ne deduce che l’indicazione è arrivata dalla Lega che a questo punto avrebbe indicato due dei cinque componenti il Cda dell’Ircr: in particolare Patrizia Scaramazza e Paolo Rapanelli mentre l’avvocatessa Laura Ricci è stata indicata da Forza Italia, Vincenzo Corneli per Fratelli d’Italia e Gianfranco Tamagnini Pisani per l’Udc. Rumors accreditati interni alla maggioranza dicono che la Lega avrebbe posto il veto sul nome indicato dalla civica Parcaroli “per questioni di opportunità”, una posizione particolare, un pochettino oltranzista, che sembra richiamare recenti prese di posizione del capogruppo del Pd Narciso Ricotta. Dal Pd alla Lega il passo non è breve, ma gli argomenti usati possono essere simil: il problema è che ad essere preso di mira è sempre il sindaco che pure risulta aver contribuito alla vittoria del centrodestra.

 

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