David Miliozzi
di Luca Patrassi
Sferisterio, Ircr, Bit: il consigliere comunale di Macerata Insieme David Miliozzi mette in fila una serie di riflessioni e l’attacco, frontale, è rivolto alla maggioranza di centrodestra e in particolare al primo cittadino Sandro Parcaroli. «Il sindaco – è il prologo dell’intervento del consigliere civico – ci aveva promesso Riccardo Muti e invece…Sicuramente ha tanto da fare, tra Comune e Provincia è impossibile seguire i tanti progetti, ma lo Sferisterio è il simbolo della nostra città. Il progetto del direttore artistico Pinamonti è fallito, si era puntato sui concerti sinfonici, ma quest’anno è saltato tutto. Il direttore artistico è una persona seria e preparata, che si trova in mezzo a una tempesta e Macerata sembra essere diventata una nave senza capitano. Mezzo Cda dello Sferisterio si è dimesso, il sovrintendente Cavalli che arriva dopo l’incompatibilità di Orsetti, la maggioranza che litiga sulle poltrone, guerre tra partiti su qualsiasi nomina, ritardi pazzeschi su tutti i fronti, come si fa a lavorare in queste condizioni e non provare ad andare via, magari a Parma».
Sandro Parcaroli e Paolo Pinamonti
Uno sguardo rivolto al passato: «Le cose – osserva Miliozzi – non vanno bene, è evidente. E non sono andate bene la scorsa stagione. Il sindaco deve ancora mostrarci il bilancio dello Sferisterio, nonostante lo abbiamo più volte sollecitato in Consiglio comunale, è un nostro diritto sapere, sono soldi dei cittadini. Il fatto che sia stato cancellato il vecchio progetto ci fa intendere che l’anno scorso le cose sono andate molto male al botteghino, creando un deficit sottaciuto alla città». Una puntualizzazione sui dissidi interni al centrodestra: «Fatto sta, tra un urlo di Fratelli d’Italia e della Lega, il sindaco continua a dire che va tutto bene, ma francamente siamo stufi di essere presi in giro. La realtà l’abbiamo capita ormai: il sindaco non è in grado di gestire la sua maggioranza, e anche quest’anno siamo arrivati a febbraio e ancora non è aperta la vendita dei biglietti per la stagione lirica dello Sferisterio. Pensare che il Mof, il Macerata Opera Festival, è sempre stato il fiore all’occhiello della nostra città. Pensiamo agli anni d’oro di Claudio Orazi, di cui quest’anno riprendiamo la Traviata degli specchi. Pensiamo agli ultimi anni: abbiamo avuto Vick, Livermore, Damiano Michieletto, Emma Dante, e quest’anno? Dobbiamo accontentarci di quello che passa il convento, perché siamo arrivati qui con un ritardo vergognoso».
La foto di gruppo alla Bit
Miliozzi rinnova una vecchia richiesta: « Almeno si cominci a lavorare alla Notte dell’opera, è stato un peccato non festeggiarla lo scorso anno, è un evento che porta gente e ravviva la città. Noi siamo a disposizione, come sempre, ma da ormai tre anni abbiamo capito come funziona, il sindaco ci dice avete ragione e poi fa il contrario, soccombe alle arroganze dei vari partiti e non si prende la responsabilità di fare quello per cui è stato votato da tanti maceratesi. Questa città si merita un sindaco vero, non un sindaco a sua insaputa, che non sa quello che fanno i suoi dirigenti e la sua giunta». Un richiamo alle recenti vicende di Bit e Ircr: «Il sindaco e quattro assessori sono andati alla Bit, ma a fare cosa se il programma dello Sferisterio lo hanno presentato dopo la fiera? Vacanze milanesi? Sul fronte dell’Ircr la musica è la stessa: il Consiglio di amministrazione è scaduto da quattro mesi e il sindaco, in balìa dei partiti, non riesce a rinnovarlo».
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Il grande lavoro di Micheli riportando la stagione lirica tra i cittadini è stato completamente buttato, mi spiace perché dal di fuori si erano viste stagioni molto ben progettate con una linea artistica ben definita ridando lustro allo Sferisterio, ai giovani maceratesi e alla città.
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Rosicate….rosicate….
Il punto è che vorremmo rosicare leggendo il bilancio della stagione lirica 2022, ma nessuno lo pubblica.
Vorremmo rosicare leggendo i curricula degli amministratori dell’Ircr, ma da quattro mesi nessuno li nomina.
Peró a qualcuno piace fare la fine dei topolini di Hamelin. Vabbè rosicheremo mentre cadono nel burrone…
Carissimo amico mio, e’ meglio che non si faccia la notte DELL’OPERA xche’ quando si fa’ la notte DELL’OPERA ci sono troppi schiamazzi e troppi ubriachi.
Questi destroidi sanno solo dire rosicate oppure la colpa è di quelli di prima tutto il resto è noia per non dire altro…””MODELLO MARCHIGIANO”
Muti.. che è meglio!!
Leggendo i vari articoli di CM sulla Bit dove hanno partecipato illustri e soprattutto capaci amministratori da Civitanova a Macerata a volte accompagnati dall'”allegro ma non troppo” Acquaroli, scommetto che quest’anno saranno in molti a tenersi lontani dal maceratese dove la noia è l’unica novità, tra l’altro molto apprezzata da chi la evita come la rogna soprattutto d’estate.
Caro David,
tutto quello che vuoi ma la Notte dell’Opera no. Proprio nell’ottica del potenziamento qualitativo della Stagione lirica, “libiam nei lieti calici” di un Golfo mistico più ampio e consistente (come vuole la tradizione melodrammatica romantica e come lo Sferisterio avrebbe tutte le carte in regola di meritare).
“Quel vino generoso” che ha animato le notti dell’opera, specie negli ultimi anni, si è rivelato un’occasione pretestuosamente intestata alla lirica per diventare una sorta di prova generale di San Giuliano. Dio ce ne scampi.
Inventiamoci allora, piuttosto, una Fiera di mezza estate o potenziamo con interventi sonori e spettacolari il Mercatino del Barattolo in versione estiva.
Lo Sferisterio può e deve brillare di luce propria.