Sferisterio, la battaglia si sposta in Comune e vede protagoniste le forze politiche. Il primo attacco era partito dai consiglieri comunali del Partito Democratico (leggi l’articolo), la replica arriva a firma dei coordinatori dei partiti della maggioranza, nel particolare si tratta di Michele Bacchi (Fi), Pierfrancesco Castiglioni (Fdi), Aldo Alessandrini (Lega), Stefano Settimi (Lista Parcaroli) e Marco Foglia (Udc). La premessa è tutta in chiave politica: «Con l’ennesimo attacco allo Sferisterio – rilevanti gli esponenti della maggioranza di centrodestra – , il gruppo consiliare del Partito Democratico di Macerata dimostra ancora una volta il suo livore dopo la sua eclatante sconfitta elettorale. A corto di contenuti per controbattere l’azione amministrativa dei partiti di maggioranza e dei loro rappresentanti nell’Amministrazione a guida Parcaroli che sta cambiando la città dopo decenni di immobilismo e rendite di posizione da parte del centrosinistra, il Pd, sempre più frequentemente cerca di trovare giovamento nel criticare per fini politici e in modo scomposto la stagione lirica, dimostrando quanto meno di avere la memoria corta. Bravi più a giudicare che a fare, a suggerire che a realizzare quando per 25 anni ne hanno avuto l’opportunità, non trovano meglio da fare che puntare il dito su un errore ortografico relativo alla scorsa campagna promozionale – grave, vero, ma imputabile a un sbavatura tecnica – dimenticando di aver evitato a suo tempo di attaccare allo stesso modo Carancini, allora responsabile materiale di quella “u” di troppo su quella targa di ringraziamento al Qatar, divenuta oggi di evidente imbarazzo».
Una panoramica dello Sferisterio durante la prima di Pagliacci della scorsa estate
Si entra nel merito delle questioni legate allo Sferisterio, prima lo statuto e poi i lavoratori. «Rimasti con un tocco di “parmigiano” sulla via della capitale della cultura, solo oggi (il riferimento è al Pd, ndr) scoprono le difficoltà della stessa macchina organizzativa per decenni da loro guidata, parlando persino di impasse verso uno statuto che non hanno mai voluto revisionare. Non contenti, strumentalizzano pure le rimostranze dei lavoratori, altra categoria tradizionalmente nel mirino del Pd, i quali, consapevoli del rischio, li avevano già precedentemente smentiti sconfessando “prese di posizioni politiche”. Se l’attività del Mof sta attraversando da due anni un periodo di sofferenza, duole sottolineare agli smemorati consiglieri piddini che gli effetti della pandemia si sono fatti finanziariamente sentire anche sul mondo della cultura, ma, soprattutto, e lo diciamo rivolgendoci in particolare ai maceratesi, va ricordato come il voler superare gli ultimi ostacoli posti da un sistema che non accetta il cambiamento democratico avvenuto alle urne comporti tempo e fatica che non solo non ci spaventano, ma ci motivano ancor di più».
La mancata trasparenza degli atti: « Gli stessi puntano il dito sulla trasparenza, eppure contestano al Cda di aver “perso tempo”, pubblicando avvisi per manifestazioni di interesse riguardo tutto ciò che fosse possibile mettere a bando, proprio per garantire la partecipazione di tutti i potenziali interessati e sulla base del merito, dopo decenni di affidamenti diretti ai quali non parrebbero estranee anche le affinità politiche. Pretendono poi puntualità sulla pubblicazione dei verbali, quando siamo ancora in attesa di leggere quelli redatti a partire dal 2010. Stesso dicasi riguardo ai bilanci che, giova ricordare, nel ventennio Pd era possibile conoscere dopo un anno e più dalla fine della stagione di riferimento. I rappresentanti del Pd sembrano incapaci di ritrovare un po’ di onestà intellettuale e quell’amore per la stagione lirica che sicuramente gioverebbe all’immagine di una città che non ha certo bisogno di rincorse elettorali a vuoto sulla pelle dello Sferisterio». Per la verità sul fronte dei bilanci e della mancata pubblicazione degli atti del Consiglio di amministrazione, anche con il centrodestra la musica non è cambiata.
La contestazione del cartellone: «Quando si arriva – rilevano ancora i coordinatori cittadini dei partiti di centrodestra – addirittura a contestare il cartellone proposto si oltrepassa il ridicolo, e, dobbiamo ammetterlo, di allestimenti ridicoli e politicizzati negli ultimi anni se ne sono visti parecchi. Si fa l’elenco delle messe in scena di opere immortali come Carmen e Traviata (naturalmente gli smemorati dimenticano appositamente la terza opera, Lucia di Lammermoor), credendo che nessuno si accorga, proprio grazie a quelle date riportate nel loro comunicato, di come scelte ripetute di questi titoli siano state fatte proprio durante gli anni di governo del Pd. Ieri andava bene, mentre oggi che lo si fa, ad esempio per Carmen, con una nuova, sorprendente e importante messa in scena, ovviamente non più. Se tra le opere più rappresentate nel mondo nel 2022 ci sono: 1° Il Flauto magico (18.561 rappresentazioni con 2.860 produzioni) 2° Traviata (18.123 rappresentazioni, 3.708 produzioni) e 3° Carmen (16.615 rappresentazioni, 3.203 produzioni), tutte presenti nella nostra stagione; se queste opere incontrano il favore del pubblico in tutto il mondo vi sarà pure una ragione; cosa mai vedranno i consiglieri PD in tali scelte di così “illogico e irrazionale” soprattutto se non conoscono quale è la strategia artistica dei progetti di allestimento e della scelta dei cast, delle possibili coproduzioni internazionali e degli altri aspetti del programma?».
Il centrodestra vede anche un cambio di passo rispetto a prima: «Certamente l’insediamento del nuovo Cda dello Sferisterio e le successive nomine hanno comportato una vera e propria inversione di tendenza, privilegiando – su impulso ed espressa richiesta dei partiti di maggioranza – sempre più l’impiego ed il coinvolgimento di realtà artistiche locali e comunque l’idea di far crescere professionalmente le stesse ritenute anch’esse patrimonio del territorio nella consapevolezza che comunque la Stagione lirica può contribuire alle aspettative economiche locali. In tal senso ci si è mossi anche nel recente incontro che i coordinatori delle forze politiche che sostengono la giunta Parcaroli hanno avuto con il Direttore Artistico ed il Sovrintendente». Infine l’accento su Unimc, torba in ballo a sproposito dal Pd: « Da ultimo, ciliegina sulla torta, per concludere in bellezza, i consiglieri Pd riaprono una loro vecchia battaglia: quella contro l’Università, parlando ancora una volta senza avere un vero fine e senza conoscere lo statuto o il contesto di talune situazioni, sproloquiando su sostituzioni e nomine di parte – alle quali sono abituati – dei rappresentanti del Cda, mancando ancora una volta di memoria e di eleganza. L’astinenza dal potere sta giocando al Pd un brutto scherzo spingendolo a trascinare nella polemica politica due tra le più importanti realtà culturali, economiche e artistiche della città: lo Sferisterio e l’Università. Fare opposizione non è facile, ma avranno ancora tempo per imparare».
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La maggioranza del centro destra ha perfettamente ragione xche’ i sinistroidi nonostante che hanno subito la “violenta sconfitta” elettorale non se la smettono d’insultare se si trovano all’opposizione, sono veramente ottusi.
Magari la risposta è sì, non lo so, ma a Verona e a Milano il cartellone dell’Arena e quello della Scala sono oggetto di diatriba politica?
In realtà a me è sembrato che le critiche siano venute più dai commercianti, i quali avevano evidenziato la ritardata programmazione per l’anno venturo, che solitamente veniva comunicata in estate, e l’aver svolto una sola Opera a settimana, invece di più Opere per invogliare gli spettatori a rimanere in città. Non ho letto nulla in merito nel comunicato.
Voi destroidi invece di dire che la colpa è di quelli di prima incominciate a fare qualcosa…sapete solo dire sonora sconfitta …lo sappiamo bene che avete vinto con larga maggioranza ma dopo 2 anni bisogna vedere qualche buon risultato non ripetere sempre le stesse cose …alla faccia degli insulti…guardate ad esempio la sanità come la state riducendo e avete ancora il coraggio di saper cantare solo vittoria un po di vergogna no e suvvia meno fanatismo perché il popolo comincia a essere stanco attenzione qualche volta bisogna anche accettarla qualche critica e ve la dice uno che fino a quando ha votato la crocetta la metteva sempre nel partito di destra perciò più fatti e meno festeggiamenti