I lavoratori dello Sferisterio
di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
Preoccupazione per il ritardo nella programmazione della stagione lirica 2023, necessità di un confronto sindacale per una retribuzione equa delle ore di lavoro che si fanno in più rispetto a quelle previste dai contratti ma anche proposte per operazioni importanti da effettuare allo Sferisterio e al teatro Lauro Rossi per migliorarne l’utilizzo anche dal punto di vista lavorativo.
Sauro Tartari
Tutto questo arriva da una rappresentanza degli oltre 80 tra tecnici, attrezzisti, sarte, elettricisti ed altre figure che lavorano dietro le quinte dell’Arena Sferisterio e che sono il cuore pulsante di un’attività che senza di loro non partirebbe neppure. A rappresentare queste criticità a nome delle maestranze dello Sferisterio sono stati Sauro Tartari (aiuto tecnico) che è anche figura rsa della Cgil, Mauricio Pasquali (caposquadra), Andrea Gentilini (aiuto tecnico), Daniela Patacchini (sarta), Mauro Pettinari (aiuto tecnico) e Pietro Pettinari (gruista).
«La premessa è che quello che diciamo pubblicamente oggi lo abbiamo già segnalato sia al nuovo sovrintendente dell’associazione Arena Sferisterio, Flavio Cavalli, che ai due assessori di riferimento che sono Silvano Iommi e Katiuscia Cassetta –ha esordito Mauricio Pasquali- sia perché lo Sferisterio è una struttura pubblica ed è bene far sapere quello che succede anche con la voce di chi ci lavora oltre che degli amministratori e delle figure apicali. Proposte ed analisi che facciamo noi è bene che siano portate all’esterno. In questa fase va detto che noi siamo molto allarmati, nonostante le rassicurazioni che arrivano dal sindaco, da Pinamonti e da Cavalli, per i ritardi che stanno caratterizzando anche questa nuova stagione del Mof. Il che comporta poi un inevitabile aggravio di peso lavorativo sulle nostre spalle come purtroppo si è verificato anche lo scorso anno. Ci sono alcune situazioni tecniche che non possono attendere ed alle quali va data una risposta in tempi brevi, in particolare per il teatro Lauro Rossi la cui stagione è in corso».
Mauricio Pasquali (a destra)
L’elenco è ampio e dettagliato degli interventi da effettuare nelle due strutture del capoluogo, con le maestranze dello spettacolo che si attendono risposte concrete da parte dell’amministrazione comunale. «Allo Sferisterio bisognerebbe completare la pavimentazione del sottopalco e effettuare una copertura sotto le grate del palcoscenico – prosegue Mauricio Pasquali – rendere più funzionale il retropalco con quinte di fondo intercambiabili e leggere permettendo una maggiore e molteplice agibilità, effettuare il rifacimento di alcune parti del tavolato sia del palcoscenico che del soppalco a causa dell’inevitabile usura. Poi è prioritario il riordino generale dei magazzini dove si trovano collocate scenografie e costumi, con il necessario recupero di spazi ormai colmi individuando materiale obsoleto da eliminare e riciclando parti che potrebbero avere un nuovo utilizzo. Sistemazione adeguata e necessario restauro di realizzazioni artistiche di punta del Mof come la Traviata di Svoboda. Infine dotarsi di mezzi di trasporto di medie dimensioni per effettuare rapide movimentazioni di materiale da e verso i magazzini e Sferisterio o teatro Lauro Rossi. E’ importante che questi interventi vengano fatti prima dell’avvio della stagione operistica altrimenti c’è un rischio di accavallamento con il nostro lavoro».
In riferimento al teatro di piazza della Libertà è Sauro Tartari ad indicare quelle che sono le situazioni cui mettere mano che sono state riscontrate dagli stessi lavoratori che operano dietro le quinte di spettacoli e rappresentazioni. «Al Lauro Rossi, sempre con riferimento al luogo di lavoro, -afferma Tartari – bisogna mettere mano su una struttura a lungo trascurata nel settore palcoscenico e graticcia, includendo la pulizia e un riordino ormai indispensabili. Il materiale di base per gli allestimenti scenografici tipo quinte e pedane praticabili ha bisogno di un radicale rinnovo, ne va della qualità degli spettacoli così come della sicurezza di chi sta sul palco, artisti e tecnici. Per quanto riguarda invece le questioni meramente contrattuali, partiamo dal fatto che siamo sotto organico dallo scorso anno e questo è già un primo problema da affrontare. Poi gli incontri vanno fatti anche a livello sindacale per un adeguamento delle retribuzioni che, per carità, a livello contrattuale allo Sferisterio sono per la quasi totalità a tempo determinato cosa che non avviene in tanti altri teatri italiani. Con la dirigenza del teatro e del Mof c’è stato sempre un rapporto dialogante nel corso degli anni e per questo abbiamo chiesto un incontro già dal 20 dicembre al sovrintendente che spero arrivi presto per affrontare le questioni aperte sul tavolo. Voglio anche ribadire che in questa nostra uscita non c’è alcuna presa di posizione politica, in quanto anche con le precedenti amministrazioni abbiamo avuto sempre questo atteggiamento di confronto e di dire quello che pensiamo sul lavoro che si svolge al Lauro Rossi ed allo Sferisterio perché ci riguarda in prima persona».
Manodopera dell’arena che non ha mai lesinato il proprio impegno anche lavorando a temperature proibitive sul palco in estate, non tirandosi mai indietro ma che vorrebbe avere anche un preciso punto di riferimento a cui esternare preoccupazioni e proposte. «Il nuovo direttore degli allestimenti arrivato lo scorso anno -prosegue Mauricio Pasquali- ha elogiato l’unione dei lavoratori che ha trovato a Macerata ma al contempo ha indicato una negatività nella mancanza di organizzazione, quello che noi chiediamo anche adesso, e cioè che ci sia una struttura cui far riferimento, cosa che è mancata negli scorsi mesi quando non c’è era un dirigente, un sovrintendente, un direttore di produzione a cui fare riferimento. Riusciamo a fare gruppo come manodopera che nei vari reparti si aiuta, però abbiamo bisogno di chi ci guida e che risolve le situazioni e criticità che gli sottoponiamo. Flavio Cavalli è arrivato da poco nel ruolo di sovrintendente, ha tante cose da fare, però bisogna che uno sguardo lo si dia anche a chi lavora come noi dietro le quinte e conosce bene le strutture di Sferisterio e Lauro Rossi».
Amministrazione di fenomeni
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Tranquilli tanto è tutta colpa di quelli di prima “MODELLO MARCHIGIANO”
Guarda caso si parla subito di retribuzione e poi guarda caso il rappresentante dei lavoratori è della Cgil !!!!
Dai su non buttiamo tutto sulla politica, basta.