Una cooperativa sociale
chiede la gestione del cimitero
Tensione in maggioranza

MACERATA - L'idea di privatizzare i servizi (loculi, luci votive ed impianti) in un settore particolare sta facendo discutere animatamente i partiti di centrodestra

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Il cimitero di Macerata

di Luca Patrassi

C’è un progetto, di diverse centinaia di migliaia di euro quanto al valore, che a Macerata sta facendo discutere animatamente la maggioranza di centrodestra. Un project, di recente presentato da una cooperativa sociale di San Ginesio, la Koininia + con il sostegno operativo di alcune aziende marchigiane.  La proposta fa riferimento alla gestione della struttura cimiteriale del Comune di Macerata, finalizzata al recupero edilizio dei loculi cimiteriali e delle altre strutture in scadenza di concessione, all’adeguamento dell’impianto elettrico con relativo piano energetico, all’adeguamento ed all’ammodernamento dei locali della camera mortuaria con successiva realizzazione della sala autoptica a pressione negativa. 

«Questo intervento – si legge nella scheda di presentazione –  permetterà la messa in sicurezza e l’adeguamento tecnico degli impianti nonché un notevole risparmio energetico attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici che consentiranno di migliorare la fruibilità dei luoghi da parte degli utenti ed un rinnovamento delle strutture cimiteriali. Il piano di recupero dei loculi mira a risolvere il problema della ricollocazione delle salme inconsunte a scadenza della concessione. La soluzione individuata consiste nella cremazione dei resti mortali inconsunti, accompagnata da un recupero ciclico su larga scala a 10 anni. Si prevede di recuperare 2.000 loculi, abbattendo, così, i costi di costruzione del nuovo e creando introiti a favore del Comune».

In base ai dati indicati dalla cooperativa sociale ginesina, risultano in scadenza di concessione nei prossimi 10 anni 3.598 loculi. Secondo la coop «considerando l’attuale carenza di loculi ed una richiesta media annua pari a 350 (una parte di cittadinanza, infatti, dispone di una tomba di famiglia, altri, invece, scelgono la cremazione o l’inumazione) il loro recupero andrebbe a soddisfare la domanda, senza dover sostenere ulteriori oneri per la costruzione di nuovi fabbricati. In ogni caso, per ragioni di prudenza, si ipotizza un totale di loculi recuperati nel corso dell’intera concessione di 2.000 unità, una media di 200 a l’anno.  Nel cimitero di Macerata un loculo retrocesso costa in media al cittadino 585 euro. Se il prezzo di vendita del loculo ripristinato venisse fissato dal Comune in 986 euro più Iva, le entrate annue per 200 loculi sarebbero pari a 197.200, euro. Tale aumento è sicuramente giustificato dal fatto che tutti i loculi retrocessi saranno restaurati al loro interno e forniti di nuove fasce in marmo e di un nuovo impianto elettrico. A fronte di questo servizio, il Comune dovrebbe riconoscere alla ditta appaltatrice, un corrispettivo pari a 960 euro per singolo loculo. Il servizio offerto ricomprenderebbe: il servizio di estumulazione e di cremazione del resto mortale o di riduzione e inumazione, oltre al restauro del loculo e dei fabbricati. In questo modo il Comune otterrebbe, in 10 anni, un risultato economico positivo pari a 52mila euro. Gli utenti riceveranno un servizio più efficiente dal punto di vista della tempestività degli interventi, un congruo risparmio sul canone annuo e sulla quota allaccio, oltre a poter godere di ambienti più decorosi e moderni».

Una partita, quella annunciata, che si gioca su vari ambiti: si passa dalla riqualificazione dei loculi all’impianto elettrico fino al servizio di lampade votive. La coop proponente parte dall’assunto che la gestione attuale in capo al Comune è in rosso per settemila euro annui mentre con il project l’Ente incasserebbe un canone e il corrispettivo di una quota derivante dalla vendita dei loculi risistemati. Discussione in atto tra i partiti della maggioranza, riserbo assoluto ma filtrano non pochi elementi di divisione: la privatizzazione dei servizi cimiteriali non sembra entusiasmare alcuni dei partiti di centrodestra.

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