La presentazione del progetto In.Nova
di Mauro Giustozzi
Un polo di ricerca e sviluppo ma anche un museo digitale unico ed all’avanguardia per Macerata e l’intera regione. In grado di attrarre visitatori ed in particolare i giovani della generazione dei millennians più abituati ad usare gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione rispetto ad un approccio più tradizionale. Che sarà fruibile entro il secondo semestre del 2023 visto anche che i lavori interni alla struttura risultano essere compatibili con gli spazi necessari, questo il traguardo posto sia dall’amministrazione comunale che dagli operatori privati e le università che hanno aderito all’iniziativa.
Katiuscia Cassetta, Francesco Mastrofini, Michele Spagnuolo
Presentato in occasione della manifestazione Sharper Night il progetto In.Nova Macerata, che vedrà sorgere nei locali dell’ex Mercato delle Erbe, un nuovo polo di ricerca e sviluppo per vivere esperienze multimediali e immersive. Il progetto, finanziato dal bando Por Marche Fesr 2014/20 di cui il Comune di Macerata è organismo intermedio, vede la partecipazione dei quattro atenei marchigiani, Università degli Studi di Macerata, Università Politecnica delle Marche, Università di Camerino e Università degli Studi di Urbino e delle aziende Rainbow Cgi srl, PlayMarche srl, Grottini Lab Srl, Stark srl, Marchingegno srl. Alla base un nuovo concetto di museo/mostra con approccio esperienziale, interattivo, integrato con le più innovative tecnologie a disposizione che vuole divenire punto di riferimento e incubatore di contenuti nazionali e internazionali. L’intervento ha un costo complessivo di 1.025.180,80 euro: di questi, 499.272,44 saranno cofinanziati da fondi Por Fesr e il resto dell’investimento sarà a carico dei soggetti partecipanti. Ad illustrare quella che si preannuncia come una vera e propria rivoluzione nel modo di approcciarsi ad esperienze di realtà virtuale aumentata, gaming, videomapping, formazione, produzione e distribuzione di contenuti, mostre digitali sono stati l’assessore comunale alla Cultura, Katiuscia Cassetta, l’ad di Raimbow Cgi Francesco Mastrofini e Michele Spagnuolo ad di Play Marche.
Katiuscia Cassetta
«Non dobbiamo spaventarci di fronte a sfide così importanti e innovative che portano ad un’evoluzione nell’uso degli strumenti legati a cultura e tecnologia –ha sottolineato l’assessore Cassetta-. Dobbiamo saper cogliere questi strumenti e usarli per avvicinare ancor più le giovani generazioni ad un metodo diverso di visitare un luogo che è allo stesso tempo un polo destinato alla ricerca ed all’allestimento di mostre temporanee. Le aziende e le Università della nostra regione sono da mesi a lavoro per un progetto di valorizzazione di un nuovo attrattore culturale, il Mercato delle Erbe, luogo di ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie a servizio dell’arte e della cultura. È un vanto per la città di Macerata avere a disposizione uno spazio dove proporre e sperimentare un’idea innovativa di museo immersivo per vivere esperienze multimediali che permetteranno una reale valorizzazione del patrimonio a servizio di uno sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio e a beneficio della comunità». Saranno allestite in quegli spazi intermodali mostre temporanee esperienziali e immersive, un’aula per la didattica e un’area dedicata al gaming. Le tematiche fondamentali del progetto saranno la predisposizione di strumenti e tecnologie digitali innovative per il contesto culturale e creativo, la realizzazione di contenuti multimediali e la valorizzazione del patrimonio culturale in chiave innovativa. Un’occasione per vivere il territorio, il patrimonio culturale e artistico con occhi diversi, in grado di arricchire notevolmente l’offerta museale cittadina.
«L’ambiente che realizzeremo sarà un polo tecnologico che permetterà la distribuzione e la fruizione di contenuti digitali di nuova concezione, esperenziali e adattivi. L’impegno delle aziende nella ricerca e nello sviluppo dei sistemi e della loro integrazione, aiuterà la futura sostenibilità di questo nuovo centro di aggregazione socio-culturale – ha ribadito Francesco Mastrofini, amministratore delegato di Rainbow Cgi, capofila della cordata di progetto -. In.Nova Macerata prevede la realizzazione e l’allestimento di un polo museale sperimentale in cui poter vivere esperienze di realtà aumentata e virtuale applicate al patrimonio culturale, fruire di tecnologie avanzate di video mapping projection, vivere in maniera contemporanea e innovativa spazi comunali completamente riqualificati e riconvertiti. Una nuova occasione di sviluppo culturale territoriale, fondato su edutainment, innovazione e processi di digitalizzazione. Capace di essere allo stesso attrattivo per le nuove generazioni e per i visitatori che godranno un nuovo e diverso metodo di visita di esposizioni che si organizzeranno».
Si tratta di un progetto importante per il nostro territorio anche considerando il coinvolgimento di tutti gli atenei marchigiani che integrano le proprie competenze e collaborano per lo sviluppo locale in chiave innovativa e con una visione comune. «L’obiettivo di questo progetto –ha concluso Michele Spagnuolo- è quello di valorizzare il territorio, aumentare le presenze in città di giovani e famiglie, essere da traino ad un incoming turistico perché ci troviamo di fronte ad un’iniziativa di valore nazionale e internazionale. Sarà anche un museo di ultima generazione dove approderanno artisti che lavorano esclusivamente in digitale. Allo stesso tempo darà vita ad una filiera produttiva nel nostro territorio che nel futuro sarà autosufficiente per la vita di questo innovativo polo. E’ una grande sfida, il futuro sarà in questo contenitore che proporrà cultura verso i giovani con linguaggi nuovi».
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Gaming—videomapping projection—incoming—
speriamo che poi all’interno del nuovo museo digitale per noi poveri ignoranti della lingua inglese il tutto venga pure tradotto in dialetto maceratese..justo pe capì che ggorbu simo ijti a vedè..e non perdece dendro tutte se novità..
però già ” raimbow” è anglo-maceratese…
Pistacopping.