Il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore Katiuscia Cassetta
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Approvata a maggioranza (17 favorevoli, 2 contrari e sei astenuti) la delibera per l’inserimento della scuola di Sforzacosta nell’ambito del circolo Mestica con conseguente uscita dall’istituto Monti di Pollenza. L’opposizione contesta, il capogruppo dem Narciso Ricotta per protesta abbandona l’aula ma appunto la maggioranza chiude l’operazione, o almeno approva la proposta per il piano scolastico che ora approderà prima in Provincia ed infine all’Ufficio scolastico regionale per l’approvazione definitiva, o per la bocciatura.
A presentare le motivazioni dell’amministrazione comunale oggi pomeriggio è stata l’assessore Katiuscia Cassetta: «Dall’operazione conseguono importanti benefici di continuità didattica, è un processo di aggiornamento, importanti investimenti sono programmati dall’Ente ed altri sono già stati fatti: per l’attuazione del progetto di formazione si rende più utile integrare la scuola riconducendo all’interno del territorio comunale tutte le istituzioni scolastiche. E’ una proposta che sarà vagliata dalla Provincia e dalle Regione che ha di recente varato le linee guida».
Il segretario comunale Francesco Massi
Dibattito aperto con una questione preliminare sollevata dalla Dem Ninfa Contigiani che ha osservato, nell’istruttoria, la mancanza di un parere dell’Istituto Monti ed ha chiesto la sospensiva dell’atto e dunque rinvio. Pierfrancesco Castiglioni ha annunciato la posizione contraria della maggioranza visto che il Comune è già in ritardo sulla presentazione del piano mentre il segretario Francesco Massi ha osservato che, pur in presenza di alcune anomalie, il Consiglio resta sovrano sul fronte della programmazione e si tratta pur sempre di un primo passaggio, non dell’atto che fissa la questione. Richiesta di sospensiva bocciata e dibattito aperto.
I banchi dell’opposizione
Alberto Cicarè, consigliere di Strada Comune: «Ci troviamo a fare le cose all’ultimo momento, un altro atto che dovremmo votare per un atto di fede con l’aggravante che nelle dispute tra istituzioni ci vanno di mezzo i bambini. Casette Verdini e Sforzacosta sono la stessa frazione e noi li dividiamo. Creiamo i presupposti per far sparire l’istituto Monti di Pollenza dopo che lo scorso hanno ha contribuito a salvare la prima di Sforzacosta, creiamo i presupposti per contrasti con un Comune limitrofo con quale dovremmo collaborare, penso al Cosmari, è una delibera ostile contro un Comune di altro colore politico». Di Castiglioni si alza la voce quasi irata: «In cosa ci ha aiutato Pollenza? Facciamo delibere contro chi non la pensa come noi? Ma cerchiamo di essere seri…La Mestica corre il pericolo di essere sottodimensionata, non altri, abbiamo dei pareri di chi alla fine dovrà decidere, anche di alcuni sindacati non politicizzati, capisco il sindaco di Pollenza, non capisco il dirigente scolastico del Monti, la scuola resterà come è adesso, nessun pericolo di accorpamento ad oggi,, l’unica cosa che cambierà è il fare il collegio dei docenti a Macerata e non a Pollenza».
Ninfa Contigiani (Pd)
Ricotta non gradisce, lo dice al microfono ed abbandona l’aula. La consigliera Dem Ninfa Contigiani motiva le perplessità del gruppo, la leghista Paola Pippa osserva: « Sentire i primi attori della scuola, non è una questione di partiti. È una esigenza che nasce dalle famiglie di Sforzacosta, che sono stanche di questa situazione, pagano di più il bus scolastico per andare a Pollenza ed anche i servizi». In linea anche il consigliere leghista Aldo Alessandrini: «La parola esatta è ricongiungimento, 22 anni dopo. Sforzacolta è comune di Macerata, ricordiamocelo». Sabrina De Padova, Civica Parcaroli: «Scorretto dire che si fanno delle scelte in base al colore delle amministrazioni, bisogna pensare al bene degli alunni». Stefania Monteverde, Macerata Bene Comune: «Vorremmo capire le ragioni, la Mestica ha un problema di dimensionamento? Non c’è scritto da nessuna parte nell’istruttoria. Ci sono due vizi nell’atto, non so perchè devo sottoscrivere questo atto». Arriva il voto, appunto approvazione a maggioranza.
Stefania Monteverde (Macerata Bene Comune)
Poi il Consiglio approva la modifica al progetto per la realizzazione degli impianti sportivi di Unimc in viale Indipendenza, l’area ex Crass. «Una struttura di eccellenza nel Centro Italia» ha osservato l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi. Delibera approvata con 20 voti favorevoli, 2 contrari e un astenuto. Infine l’ordine del giorno presentato dal consigliere Dem Andrea Perticarari per la contitolazione dell’Helvia Recina a Giuseppe “Pino” Brizi. Tre minuti di pausa per via di un emendamento presentato dalla maggioranza. «Felice per essere giunti a un punto di incontro per la contitolazione dello stadio, che non è un impianto sportivo solo per il calcio, a Giuseppe Brizi che è il più grande calciatore che Macerata ha avuto». L’assessore Riccardo Sacchi ha ringraziato Perticarari ricordando l’impegno dell’Amministrazione nell’attivazione della procedura. L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.
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Tralasciando la scorrettezza istituzionale dellamministrazione comunale di Macerata, che si fa beffe di 22 anni di servizi garantiti a cittadini maceratesi a spese del Comune e dei cittadini di Pollenza, è giusto sottolineare come la delibera del Consiglio Comunale, nelle promesse contenga una affermazione palesemente falsa: quando si dice che il provvedimento non ha ripercussioni sul corretto dimensionamento dellistituto comprensivo di Pollenza. E palesemente falso, come sottolineato nel parere inviato al Comune di Macerata dal Consiglio di Istituto del IC Monti
Il Sindaco di Macerata e oggi Presidente della Provincia sta offrendo un nuovo ruolo alla città capoluogo, nuovo anche rispetto al ruolo promesso in campagna elettorale, di una Macerata che sa collaborare e condividere. Sembra condivisibile l'immagine di una sorta di attacco inutile ai servizi che funzionano per i residenti e fruitori della scuola Liviabella e di un attacco che nulla aggiunge all'istituto Mestica o ai cittadini che vogliono come già fanno consentire si propri figli di iscriversi presso la scuola Mestica.
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Abbiamo fatto come lo stadio di NAPOLI che lo ha intitolato a DIEGO ARMANDO MARADONA.
A quando l’abolizione della lindea 12 che sconfina a Colbuccaro ? Ci penserà la Laviano !