Il sindaco Sandro Parcaroli durante il Consiglio di ieri pomeriggio
di Luca Patrassi
FdI chiede la delega alla Sanità, finora espressione di un uomo della Lega. Una professionalità incompresa e non utilizzata. Così, più o meno, si era espresso il consigliere delegato alla Sanità Giordano Ripa nel motivare le dimissioni dal gruppo comunale della Lega. Doveva passare subito con Fratelli d’Italia ma è rimasto incastrato per un paio di settimane sulle porte girevoli che si sono bloccate. Ripa, preso alla sprovvista, ha annunciato l’adesione al gruppo misto: FdI aveva fatto sapere di aver bloccato gli ingressi di consiglieri da altri partiti della maggioranza. Passate le elezioni, l’intesa sembra essere saltata visto che appunto Ripa è passato a Fratelli d’Italia. La Lega ha chiesto di indicare un altro consigliere per la Sanità, ma Fratelli d’Italia ha presentato la stessa richiesta al primo cittadino e la settimana prossima la questione dovrebbe essere discussa in maggioranza. Il clima non è bellissimo, tensione tra Fratelli d’Italia e Lega ed anche nella civica Parcaroli lo shopping dei meloniani e i continui attacchi all’Apm guidata dall’ex civico Gianluca Micucci Cecchi è al centro delle fibrillazioni.
Il consigliere Giordano Ripa, passato dalla Lega a Fratelli d’Italia
Il primo cittadino Sandro Parcaroli dice di non curarsi dei retroscena, «sono qui per fare il bene della città, non per seguire gli interessi dei partiti». Bene, quindi la domanda del giorno non è se è nata prima la delega alla Sanità o Ripa. Per la verità, giusto per dire, in due anni di amministrazione, non è che si sia visto molto sul fronte sanitario, ad iniziare dal nuovo ospedale. Solo i penultimatum dell’assessore regionale, puntualmente inevasi nel silenzio del consigliere delegato e di tutti gli altri.
Il nuovo gruppo regionale della Lega (terza da destra, Anna Menghi)
A proposito di Regione, si pensava che la presidenza della commissione Sanità, dopo le dimissioni di Elena Leonardi, approdata al Senato, potesse rimanere in provincia, lato Lega, nello specifico Anna Menghi. L’altro giorno però la riunione del gruppo del partito di Salvini ha discusso la questione senza definirla: il nome che il partito sostiene è quello di Luca Serfilippi, cosa che conferma l’assenza di peso politico di Macerata città. Lega a trazione pesarese ed ascolana con enclave camerte-cingolana. Menghi dunque fuori da una commissione Sanità rispetto alla quale pure avrebbe qualcosa da dire se non altro per i tanti anni passati nel settore.
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Più leggo le loro gesta e più mi convinco che a questi interessano molto le poltrone e molto poco governare.
“Modello Marchigiano “…dove sono quelli che per l’elezione per la regione Marche o per sindaco di Macerata ecc…ecc…non vedevano l’ora di cambiare ecco il risultato è 2 anni e ancora pensano alla poltrona…tanto la colpa è dì quelli di prima…invece di pensare sempre a quello che hanno fatto prima non sarebbe ora che incominciano a fare qualcosa
Il mondo assiste col fiato sospeso.
Arrivata al consiglio regionale perché “squillo di tromba ” Saltamartini a beneficio di tutti i marchigiani diventava per scelte “oculate” che potevano partire solo da un presidente che più che trattare qualche nastro non ha mai saputo fare altro oltre le solite promesse, tutte da mantenere e che quindi lasciano aperto un spazio su cui potrebbe passarci benissimo… Adesso un’altra carica per l’omissione di un altro pezzo da novanta, mi sembra un po’ troppo. E che fa, piano piano mi ti arriva a prendere il posto di qualche assessore? Poi considerando l’inutilità del ruoli, visto e considerato che finora hanno dimostrato, specie il Saltamartini di non essere decisamente necessari mentre sugli altri specie quelli partiti poniamo un velo pietoso che si piange da solo. Poi quella fotografia con Parruccone, MaiKa e l’Umbro con scritto “processate anche me” parla da sola.