di Luca Patrassi
I tempi di realizzazione del nuovo ospedale, il progetto di Itinera approvato nel 2019 dall’Asur, i problemi che sembrano emergere sul fronte dei servizi sanitari e delle relative risorse umane da utilizzare (magari, non con contratti di lavoro a tempo determinato) hanno acceso il dibattito.
Ad intervenire sono il segretario provinciale del Pd e la consigliera comunale di Macerata Bene Comune, Stefania Monteverde, che ha presentato una interrogazione partendo dall’articolo pubblicato da Cronache Maceratesi. Articolata la presa di posizione del leder Dem Sciapichetti: «La destra che governa la Regione ha vinto legittimamente le elezioni e rientra pienamente nel suo diritto rivedere, aggiornare, migliorare i progetti lasciati dall’amministrazione precedente. Quello che non può permettersi è prendere in giro i cittadini raccontando bugie e falsità pensando che i cittadini abbiano l’anello al naso. Sulla realizzazione dell’ospedale di Macerata continuano a non fare nulla (ed è passato un anno e mezzo) se non proclami ed annunci ad effetto come se fossimo ancora in campagna elettorale riproponendo il vecchio gioco delle tre carte. Fare il bene comune dovrebbe essere l’impegno di tutti coloro che vogliono amministrare una comunità. E cosa c’è di più importante della realizzazione di un ospedale per fare il bene comune? Giocare sulla pelle dei cittadini e dei malati dividendo una comunità sulla realizzazione di un’opera come l’ospedale è quanto di più grave possa esserci perché una struttura sanitaria di primo livello non può essere né di destra né di sinistra ma rappresenta una necessità di cui l’intera comunità della provincia di Macerata, sente il bisogno. Per riportare le cose nel giusto binario è necessaria innanzitutto un’operazione verità basata su molti punti, prendiamo in considerazione almeno quelli fondamentali».
Ed ecco l’analisi di Sciapichetti: «Acquaroli non ha messo 60,5 milioni per l’ospedale di Macerata perché 55 milioni erano stati lasciati in eredità dalla precedente giunta che, prima della fine del mandato fece richiesta e ottenne dal Ministero della salute i 55 milioni di cui sopra (non lo dico io, ma il decreto del Ministero del 16 luglio 2021). Il progetto (Itinera) lasciato in eredità dalla precedente giunta prevedeva un ospedale di 550 posti letto e un costo complessivo di realizzazione di 230 milioni, “chiavi in mano”, dotato cioè di tutte le più moderne tecnologie sanitarie (stimate in più di 36-38 milioni di euro) compresa anche la gestione del calore, le assicurazioni e la manutenzione ordinaria e straordinaria per otto anni delle stesse. Saltamartini parla invece di un ospedale di 400 posti letto al costo di 140 milioni di euro che prevede in pratica solo la realizzazione delle opere murarie, senza dotazione di nessuna tecnologia sanitaria. Se anche si volesse credere a quello che dice Saltamartini, dove sono gli altri milioni (80-85) che mancano per arrivare a 140 partendo dai 55 che gli abbiamo lasciato più i 5 che ci hanno effettivamente messo loro? Come si fa a fare una gara di appalto senza la necessaria copertura finanziaria prevista almeno per la realizzazione delle opere murarie? In merito ai tempi di realizzazione il progetto Itinera prevedeva una procedura semplificata e la consegna dell’opera finita entro 3 anni dall’insediamento del cantiere, pena il pagamento di pesanti penali. L’avvio del cantiere, se non fosse stato tutto bloccato dalla nuova amministrazione regionale, era previsto per la fine del 2021, inizio 2022;
La giunta Acquaroli dice invece che la procedura che sarà utilizzata per il nuovo ospedale sarà quella della normale procedura di appalto, il che significa ripartire praticamente da zero e iniziare una serie di passaggi obbligati che se andassero bene e se non ci fossero ricorsi possibili ad ogni passaggio amministrativo, l’ospedale di Macerata non verrà realizzato (se mai verrà realizzato) prima dei prossimi 10/15 anni come la costruzione dell’ospedale dell’Inrca all’Aspio di Ancona insegna. Per fini politici, riuscendo a dividere la comunità provinciale, hanno voluto creare confusione dicendo che secondo il vecchio progetto sarebbe stato costruito “l’ospedale unico” quando non c’è un solo atto che parla di “ospedale unico” ma bensì di ospedale di primo livello che invece adesso secondo la nuova versione Saltamartini non sarebbe più neanche tale. In merito al fatto che secondo la versione Saltamartini non ci sarebbe traccia del progetto da noi portato avanti in Regione, come giustamente riportava il vostro giornale qualche giorno fa il gruppo interdisciplinare dell’Area Vasta 3 nell’ambito dell’Asur nel dicembre 2019 ha approvato il progetto presentato da Itinera valutandolo ” rispondente alle esigenze dal punto di vista tecnico e funzionale”. Perché quindi continuare a raccontare tante bugie alla comunità maceratese? Se posso permettermi di rivolgermi alle persone di buon senso che pure ci sono all’interno della maggioranza che governa la regione vorrei dire: fermatevi, sedetevi intorno ad un tavolo lasciando da parte il furore ideologico che vi contraddistingue, riprendete in mano il vecchio progetto, correggetelo, rivedetelo se volete ma non cancellatelo come state facendo perchè prima o poi i cittadini si accorgeranno dell’errore storico che state commettendo e la vostra insensata scelta si trasformerà in un boomerang che ricadrà sopra di voi a danno purtroppo dell’intera comunità che si vedrà scippata di un’opera che non può e non deve avere colore politico ma al tempo stesso resta indispensabile per la crescita di tutto il territorio provinciale».
Toni analoghi per l’interrogazione della consigliera Stefania Monteverde che appunto chiede al sindaco «perchè ha accettato un piano ridimensionato per la città capoluogo e quali azioni metri in campo per rappresentare i diritto dei maceratesi ad avere un ospedale di primo livello con i posti letto previsti nel primo progetto».
Poi che altro se fate funzionare bene quello che c'è sarebbe molto meglio, invece di tenere due piani chiusi e pensare di farne un altro!!!!
Ma perché se era così importante ed era tutto così semplice, non si è riuscito a portarlo a casa entro il 2020? Perché a Fermo sono andati avanti mentre il PD a Macerata ha perso 33 mesi di tempo per una variante? Perché ora si parla tanto mentre quando si poteva si è fatto poco?
Piergiorgio Ciarlantini perché questo sa fare il PD
Per fortuna che ci avete pensato voi...
Gli mancano i tagli dei nastri
pe la vecchiara
Il covid ha dimostrato come una sanità "locale" e non centralizzata sia la chiave per gestire problematiche serie come la pandemia, e qua si parla solo di accorpare. Neanche davanti all'evidenza questa gente cambia idea, qualsiasi colore indossi sulla casacca.
Mi sembra poco
Meglio così..
Il cambiamento
Complimenti,anche tra 30 o 40 anni fa niente,intanto mandate armi mantenete il grennpass e preparatevi all accoglienza che qualcuno la sa lunga....
E basta, basta!!!! Avete governato 25 anni e ora sapete solo dire: "quando c'eravamo noi, avevamo progetti... partenza a data da decidere..." ma di concreto, a parte smantellare, nn avete fatto nulla!!!
Soldi sprecati.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La nostra Provincia a livello regionale evidentemente non ha peso politico.
Ottimo!
Come la ricostruzione,quelli di striscia ancora ti cercano,non serve un nuovo ospedale ,riaprite quelli chiusi e fateli funzionare.
Purtroppo storicamente Macerata è fatta cosi rinuncia sempre al suo ruolo di città Capoluogo. Nel dopoguerra richieste di utilizzare la cubatura dell’ex campo di concentramento di Sforzacosta (in quell’epoca non esistevano i prefabbricati per creare laboratori – piccole fabbriche) nel 1980 negli archivi del Comune trovai una lettera scritta in un inglese Americano che chiedeva tale spazio per la costruzione di motori per elicotteri credo che non ebbero neppure la cortesia della risposta, In Via Martiri della Libertà n.12 ci fu la richiesta della Jolly Hotel nessuna risposta, poi venne Enrico Mattei per la costruzione del Motel Agip e rifornimento si fece precedere dalle ruspe fortuna volle che all’ora era Sindaco Arnaldo Marconi con un carattere tipo Mattei e le scartoffie si fecero in corso dei lavori, una l’ ho vissuta personalmente insieme al Prof. Alfredo Murri visto che nei miei interventi nella sede storica della D.C. in Via XX Settembre n.5 parlavo sempre di portare a Macerata qualche posto di lavoro al difuori di quelli statali – Enti Pubblici, mi consultò per costruire a Piediripa una fabbrica di Elettro Medicali avendo avuto la disponibilità dell’Imprenditore Fratalocchi di Sant’Elpidio il quale aveva fabbriche di elettronica a Roma sulla Tiburtina. Purtroppo alcuni politici di allora reagirono pesantemente si sconvolgeva la Città “dei servizi” e non si fece nulla (se qualcuno che mi legge vuole vedere la pratica sono disponibile) l’investimento a detta dell’Ing. Fratalocchi era interessante per le scuole di tecnici di San Severino Marche, Corridonia e il Montani di Fermo era una fabbrica dove si lavorava con il camice bianco.
Dopo tanti anni la storia si ripete con i necessari investimenti nella moderna sanità peggiorata con la politica dei campanili un esempio lo notiamo nelle città di frontiera della Provincia di Macerata- Matelica con Camerino – Fabriano ha declassato nell’interessante comprensorio l’Ospedale voluto da Enrico Mattei, Cingoli non è mai cresciuta per guardare solo a Jesi. Matelica sta recuperando con l’arrivo della Pedemontana mentre Cingoli è stata sempre esclusa dalla grande viabilità verso il Capoluogo. Un’autocritica deve anche venire dai maceratesi i quali non sono mai riusciti a cambiare mentalità al di fuori del posto statale. Ora sul nuovo Ospedale Provinciale di Macerata corrono voci non esatte non è giusto dire che indeboliscono Civitanova Marche, San Severino, Tolentino, Camerino. I rimanenti Ospedali saranno in collaborazione con Macerata che a sua volta darà una mano a Torrette di Ancona costretta spesso a segnare il passo per i continui interventi causati da incidenti di tutti i tipi e non può iniziare la grande qualificazione che troviamo in Emilia Romagna – Lombardia. (nonostante la sua grande qualità di livello nazionale)
La scelta del nuovo Ospedale Provinciale alla Pieve di Macerata ricordo che fu votata all’unanimità nella Conferenza dei sindaci della Provincia di Macerata dove feci aggiungere con una proposta fatta in Consiglio Comunale di inserirci uno spazio per Scienze Infermieristiche aperte anche a stranieri non dimentichiamo Macerata Città degli Studi.
Ivano Tacconi Ex capogruppo dell’UDC insieme al collega Marco Foglia fui il primo firmatario nella proposta del nuovo Ospedale a Macerata il quale ha abbandonato spero momentaneamente il Partito con il simbolo della Democrazia Cristiana solo perche’ nelle ultime elezioni dopo aver lavorato positivamente per 10 anni in quella di sinistra piena di ex democristiani (la scelta dell’Ass.re Marco Cardarelli nella nuova Amm.ne di Destra lo dimostra, prima era in quella di Sinistra.
Vi scongiuro non abbandoniamo la lotta per questo nuovo ospedale a Macerata tutto il comprensorio ha necessità di inserirsi nell’attività di Torrette per dare alla Regione Marche una grande qualificazione sulla quale gli Ospedali Riuniti di Ancona già sta camminando con successo.