«La guerra ha sempre tanti colpevoli,
ora contano i negoziati di pace
Triste la sospensione di Gergiev»

IL PUNTO DI VISTA di Emanuele Tacconi, maceratese, attualmente funzionario dell'Organizzazione mondiale della sanità. Il suo messaggio ai maceratesi: «Studiate e informatevi, responsabili sono anche i silenzi della Ue e dell'Occidente intero e quelle figure che alimentano i conflitti per guadagnarci». Riguardo il direttore d'orchestra che non si esibirà al Macerata Opera Festival: «La bellezza salverà il mondo, che c'è di più bello dello sport, dell'arte della musica»

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Emanuele Tacconi

 

di Alessandra Pierini

«Non sto né con la Russia né con l’Ucraina, quello che chiedo è un proficuo negoziato che porti ad una pace immediata». Il maceratese Emanuele Tacconi, attualmente funzionario dell’organizzazione Mondiale della Sanità, addetto alla Logistica, con base in Giordania, conosce l’Ucraina. Ci ha passato un mese nel 2009 quando si era diffusa nel Paese una epidemia di H1N1.
«All’epoca – ricorda – ero a Mosca e ci avvisarono del diffondersi dell’epidemia, quindi ci precipitammo in Ucraina e siamo rimasti per circa un mese. Per fortuna l’epidemia rimase circoscritta e nel giro di poco siamo potuti tornare alla base». Allora il governo ucraino riconobbe l’importanza del suo lavoro e gli consegnò un attestato di ringraziamento e soprattutto non c’erano problemi di sicurezza evidenti. «Queste schermaglie, di solito si combattono nelle zone di frontiera e non si avvertivano perché si combatteva in zone circoscritte».

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L’attestato ricevuto dal governo ucraino nel 2009

Tacconi non ha intenzione di scegliere da che parte stare: «Le guerre non sono mai giuste, né da una parte né dall’altra. L’opinione pubblica ragione con il cuore e con la pancia e vede in Putin il mostro e in un certo modo lo è, però queste provocazioni sono antiche e profonde. Se devo dare la colpa a qualcuno la do al silenzio dell’Ue, sempre debole nella politica estera, e dell’Occidente intero. Triste dirlo ma la guerra a qualcuno fa sempre comodo, ad esempio a quelle figure oscure che certe guerre (e quella in Ucraina non è l’unica) le creano ed alimentano ad hoc per incrementare i loro guadagni e il loro potere. Alla fine chi ci rimette è il popolo con conseguenze che si portano dietro per anni e anni. Poi c’è tutto il discorso della ricostruzione, fonte di guadagno miliardario».

Sull’allarme lanciato da più parti sul fatto che molti profughi ucraini non sono vaccinati, qual è la situazione? «So che alla frontiera ci sono organizzazioni umanitarie con tanto di centri di vaccinazione e pronte ad effettuare tamponi, ma è anche vero che non è obbligatorio avvalersene, quindi servirà una certa attenzione».
Tacconi in questi giorni è a Macerata e ha seguito anche la vicenda del maestro russo Valery Gergiev, sospeso dal Macerata Opera festival. Doveva dirigere un concerto allo Sferisterio. 
«La cosa triste è che, con questa guerra, ci vanno di mezzo artisti e sportivi, anche i paraolimpici. Sinceramente non lo capisco, potrebbero essere comunque ammessi, magari senza bandiera, senza inno, lo stesso valer per il direttore d’orchestra. Io capisco che in certi contesti e l’ho verificato personalmente, ci sono gli eroi e i martiri che prendono posizione, ma poi ci sono tante altre persone che non lo fanno perché spesso è rischioso prendere una posizione. Spesso queste persone hanno dei familiari in patria che per una dichiarazione di parenti e amici, rischiano di finire in prigione o peggio. La bellezza salverà il mondo, che c’è di più bello dello sport, dell’arte della musica».
Per finire, un suggerimento ai maceratesi: «Cercate di capire, di andare oltre quello che si vede e di studiare anche perché certe cose succedono.  La colpa è sempre in più soggetti».

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