La sede della Lega a Civitanova
Raccolta beni per l’Ucraina, aperta la sede della Lega di Civitanova per l’iniziativa a sostegno della popolazione civile. Oggi e domani la sede della Lega di viale Vittorio Veneto rimarrà aperta a tutti colori che vorranno donare un aiuto per l’Ucraina. L’iniziativa “Legami di pace” si svolge contemporaneamente nelle principali città italiane ed è organizzata dal partito di Matteo Salvini per aiutare la popolazione vittima dell’invasione russa. Si raccolgono farmaci e alimenti a lunga conservazione.
«Ci siamo subito sentiti il dover di fare qualcosa – dice Giorgio Pollastrelli commissario comunale – perché quello che vediamo in tv oggi non è il solito film di guerra ma è una cronaca vera di un popolo assediato dalle bombe lanciate dagli aerei e dai carri armati russi. La popolazione Ucraina non merita di essere lasciata sola ad affrontare questi vili attacchi perpetrati dall’esercito russo e raccogliere farmaci e alimenti può essere un modo concreto per aiutare chi è chiuso nella morsa della paura e della fame nella propria città assediata. La preghiera e l’augurio di tutti noi è che il buon senso insieme alla politica della mediazione trovino una soluzione alternativa alla guerra in atto».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La Lega è andata dietro alle mattane irresponsabili di Draghi, che pagheremo sulla pelle dei nestri imprenditori e delle loro maestranze. E sulle nostre. Eviterei pure di dare giudizi su di un argomento con un unico punto di vista: quello della propaganda Nato e Occidentale. Mentre a Milano, l’Ucraina filo-Nato ha aperto un reclutamento di volontari, ossia di mercenari, da inqudrare nei gruppi paramilitari nazifascisti che operano da anni contro i gruppi filo-russi del Sud Ucraina. E che, al ritorno, potrebbero essere utilizzati per “stabilizzare” l’Italia secondo i desideri dei nostri nuovi Padroni occidentali e dell’alta finanza.
All’epoca non facevo parte della Lega, quindi non so quale fu il suo atteggiamento quando dalle basi italiane la Nato bombardava Belgrado e successivamente la Libia di Gheddafi. Io credo che su certi argomenti guerrafondai, il meno colpevole porta oggi la rogna. E al popolo “minuto”, ossia a noi, come storicamemte avviene da sempre, tocca a pagare lo scotto.
Ma adesso ci pensa Salvini con tante preghiere e un viaggetto la..